Papa Francesco: non narcotizziamo il nostro cuore
“Prendere più viva consapevolezza dell’opera redentrice di Cristo; vivere con più impegno il proprio Battesimo.” Sono questi gli impegni quaresimali indicati da Papa Francesco all’udienza generale. E vivere il Battesimo, spiega Francesco “significa non abituarci alle situazioni di degrado e di miseria che incontriamo camminando per le strade delle nostre città e dei nostri paesi. C’è il rischio di accettare passivamente certi comportamenti e di non stupirci di fronte alle tristi realtà che ci circondano. Ci abituiamo alla violenza, come se fosse una notizia quotidiana scontata; ci abituiamo a fratelli e sorelle che dormono per strada, che non hanno un tetto per ripararsi. Ci abituiamo ai profughi in cerca di libertà e dignità, che non vengono accolti come si dovrebbe. Ci abituiamo a vivere in una società che pretende di fare a meno di Dio, nella quale i genitori non insegnano più ai figli a pregare né a farsi il segno della croce.” Perchè l’”assuefazione a comportamenti non cristiani e di comodo ci narcotizza il cuore!” Tempo per cambiare rotta, tempo forte, tempo di conversione per guardare “con occhi nuovi ai fratelli e alle loro necessità.” Occasione per meditare “i misteri centrali della fede, la passione, la croce e la risurrezione di Cristo” e rendersi conto “che il dono senza misura della Redenzione ci è stato dato per iniziativa gratuita di Dio.” La ricetta proposta dal Papa è semplice ed impegnativa: “ Rendimento di grazie a Dio per il mistero del suo amore crocifisso; fede autentica, conversione e apertura del cuore ai fratelli.” E tutto accompagnati da Maria “la prima credente in Cristo, ad accompagnarci nei giorni di preghiera intensa e di penitenza, per arrivare a celebrare, purificati e rinnovati nello spirito, il grande mistero della Pasqua del suo Figlio.”