Le suore Marcelline custodi di 1000 volumi antichi

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Quattro anni fa il Collegio delle Suore Marcelline di via Quadronno di Milano ha donato all’Istituto Marcelline di Lecce ben 500 volumi antichi. Un gesto così generoso sarebbe passato sotto silenzio se la dott.ssa Lorella Ingrosso non fosse riuscita a catalogarli e a rendere pubblico il suo lavoro. Gli sforzi hanno dato vita ad un catalogo intitolato “Il patrimonio librario dell’Istituto Marcelline di via Quadronno (Milano) nella biblioteca dell’Istituto Suore Marcelline di Lecce”. La catalogazione ha richiesto molti mesi di lavoro, ma la sua sorpresa è stata constatare l’ottimo stato di conservazione di quasi tutti i volumi tanto che “solo una decina di essi hanno necessitato un restauro”. Un lavoro non nuovo per Ingrosso che già nel 2004 aveva pubblicato il “Catalogo del fondo antico dell’Istituto Marcelline di Lecce” in cui si dava conto di 329 libri. 

La dottoressa chiarisce che un’opera viene considerata antica se è anteriore al 1830 ed entrando nel dettaglio spiega che “la donazione conta 124 opere, molte in più tomi”. La più antica risale al 1573, si tratta del Rosario della Sacratiss. Vergine Maria Madre di Dio di Luis de Granata dell’Ordine dei predicatori, 56 libri sono stati pubblicati fra il 1718 e il 1796 e 443 tra il 1804 e il 1885.

Fra gli autori spiccano i latini Catullo con i Carmina, Cesare con il De bello gallico, l’Opera omnia di Cicerone in 17 volumi, quella di Livio in 14 volumi e l’omonima di Ovidio in 8 volumi. Una vera chicca tutta italiana riguarda la prima edizione napoletana della Divina Commedia di Dante Alighieri in tre tomi corretta dal padre Baldassarre Lombardo; fra gli autori nostrani sono da segnalare Marcantonio Sabellico, Pietro Bembo con il secondo tomo che comprende le istorie veneziane latinamente scritte del 1718, Paolo Paruta, Andrea Morosini, Battista Nani, Michele Foscarini, Alessandro Manzoni con le Opere Scelte. 

La storia è degnamente rappresentata dalla Storia delle repubbliche italiane dei secoli di mezzo, in 16 volumi, di Sismondo dei Sismondi, la Storia universale di Cesare Cantù in 21volumi e ancora le Biografie per corredo alla storia universale (2 volumi), i Discorsi ed esempi in appoggio alla storia universale, per chiudere con la Storia degli Italiani pubblicata tra il 1857 e il 1863.

Per quanto riguarda la letteratura straniera, la Francia la fa da padrone con le Fables di Jean de La Fontaine, l’Histoire philosophique et politique, in 4 tomi, di Franҫois Raynal, Les aventures de Télemaque fils d’Ulysse di Franҫois de Salignac de la Mothe Fénelon.

Il pregio culturale ed economico dei libri non permette che vengano dati in prestito, ma solo in consultazione a ricercatori, studiosi e laureandi.

Negli ultimi tempi la biblioteca leccese si è ulteriormente arricchita grazie ad altri 145 libri antichi donati da Foggia alle Marcelline; tali volumi sono già stati inventariati, ma non ancora catalogati.

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