Capovilla riceve la berretta a Sotto il Monte

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Per motivi legati all’età il neo cardinale Loris Capovilla, segretario particolare di Papa Giovanni XXIII, la scorsa settimana non ha partecipato alla celebrazione, con Papa Francesco, per la creazione dei nuovi porporati. Oggi, a Sotto il Monte, città del bergamasco che ha dato i natali a papa Roncalli e dove oggi vive Capovilla, il decano del collegio cardinalizio, il cardinale . Angelo Sodano ha consegnato a Capovilla la berretta rossa e l’anello cardinalizio. Loris Francesco Capovilla, 98 anni, è apparso molto emozionato nel momento del giuramento.

“La nostra è una Chiesa che anche oggi genera sempre nuovi santi, come Papa Giovanni XXIII”, ha detto il cardinale Sodano durante l’omelia della celebrazione eucaristica: “è una chiesa che non si ripiega su sé stessa e che guarda con amore materno gli uomini di oggi, anche se tanti non la conoscono”. Una chiesa – ha spiegato il decano – “madre di santi” che  “porta i suoi figli al traguardo della santità eroica”.

Sono venuto a Sotto il Monte – terra di papa Giovanni XXIII – ha spiegato il porporato “anche per i vincoli che mi uniscono al neocardinale e alla vostra comunità. Il Signore ce lo conservi a lungo a edificazione di tutta la santa chiesa di Dio”.

“Dovete compatire la mia emozione profonda, irrefrenabile”, ha spiegato Capovilla chiedendo al card. Sodano di farsi interprete presso il Santo Padre Papa Francesco “dei miei sentimenti di gratitudine”.

“A tutti coloro che all’annuncio papale del 12 gennaio mi hanno fatto oggetto di benevolenza, ho inviato quattro righe – ha aggiunto nel suo intervento durato 45 minuti citando spesso Giovanni XXIII  – alla buona, direbbesi al caminetto di casa, quale è la Chiesa e vuole mostrarsi al mondo: Modesto contubernale di Giovanni XXIII – ho scritto – sto per essere aggregato al collegio cardinalizio per decisione di Papa Francesco. Conosco quanto basta la mia piccolezza e mi sento intimidito. Le amabili ed evangeliche parole dei servitori della Chiesa, dinanzi ai quali mi sento come una locusta, mi incoraggiano e mi confortano. Chiedo di pregare per me. Io ricambio. Infine, flexis genuis, chiedo a tutti di benedirmi”

“Il segreto del successo di Roncalli – ha proseguito nel suo intervento il neocardinale Capovilla – sta nella matrice tradizionale, e, ciononostante, dinamica, della sua formazione e cultura ecclesiastica, nell’apparente paradosso tra severo conservatorismo e umana ed evangelica apertura”.

“E’ un’emozione forte quella che ha accompagnato me e i miei familiari alla cerimonia di imposizione della berretta cardinalizia a mons. Loris Capovilla”, ci dice il pronipote Emanuele Roncalli: vedere l’anziano segretario di mio prozio Papa Giovanni commuoversi fino alle lacrime mi ha scosso. E poi le sue parole a metà fra Lectio magistralis e testamento spirituale: ben 45 minuti durante i quali tutti lo hanno ascoltato in rigoroso silenzio. Per tutti noi – conclude – una giornata meravigliosa e una pagina di storia della chiesa che rimarrà memorabile”.

Alla celebrazione hanno assistito anche 
alcuni parenti di Giovanni XXIII, il vescovo di 
Bergamo monsignor Francesco Beschi, alcuni presuli e delegazioni delle diocesi di Chieti-Vasto e Loreto dove è stato vescovo.

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