Papa Francesco: non ci si confessa da soli, ma nella Chiesa

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Non ci si confessa da soli a Dio, ma il sacerdote ci assicura che il perdono lo chiediamo anche ai fratelli e alla Chiesa e solo il confessore può darcelo.  Il Papa spiega in Piazza San Pietro a qualche migliaio di fedeli il sacramento della Confessione. Lo fa ricordando quando è bello dopo la fatica di vincere la “vergogna”, uscire rinnovati e puliti dal confessionale.

Ma prima spiega come il Sacramento della Penitenza e della Riconciliazione scaturisca direttamente dal mistero pasquale. “Infatti, la stessa sera di Pasqua il Signore apparve ai discepoli, chiusi nel cenacolo, e, dopo aver rivolto loro il saluto «Pace a voi!», soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati»”

Dunque non è frutto dei nostri sforzi “ma è un regalo, un dono dello Spirito Santo, che ci ricolma del lavacro di misericordia e di grazia che sgorga incessantemente dal cuore spalancato del Cristo crocifisso e risorto.”

Poi deve avere una forma pubblica “è la comunità cristiana il luogo in cui si rende presente lo Spirito, il quale rinnova i cuori nell’amore di Dio e fa di tutti i fratelli una cosa sola, in Cristo Gesù. Ecco allora perché non basta chiedere perdono al Signore nella propria mente e nel proprio cuore, ma è necessario confessare umilmente e fiduciosamente i propri peccati al ministro della Chiesa.”

E conclude “celebrare il Sacramento della Riconciliazione significa essere avvolti in un abbraccio caloroso”.

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