Con l’udienza del papa ai frati francescani, si chiude il “Capitolo internazionale delle stouie”

Con l’udienza di Benedetto XVI nel cortile del palazzo apostolico di Castel Gandolfo termina il “Capitolo delle Stuoie” dei francescani, che dal 15 aprile scorso sono riuniti ad Assisi. I 1755 frati provenienti da tutto il mondo, appartenenti ai quattro rami della famiglia francescana, rappresentano il 5% del dei frati del Primo Ordine e del Terz’Ordine Regolare. Il capitolo è stato organizzato in occasione dell’ottavo centenario dell’approvazione della Regola di San Francesco da parte del Papa Innocenzo III. Per la prima volta nella storia, si riuniscono tutte e quattro le ‘famiglie’ francescane. Nella cittadina umbra, sono rappresentati i francescani di 65 paesi diversi in rappresentanza dei 35 mila francescani sparsi in tutto il mondo.
Le giornate di riflessione si sono alternate sui temi di riflessione cari al fondatore Francesco: l’accoglienza, la testimonianza, la penitenza e il digiuno e la gratitudine. Eminenti le figure che hanno animato i dibattiti e le tavole rotonde, coordinate da fr. Josè Carballo, ministro generale OFM. Tra gli altri, le figure di Padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa pontificia, Fr. Aldo Broccati, presidente dell’Unione delle conferenze dei ministri provinciali d’Italia, Fr. Pierbattista Pizzaballa, Custode della terra Santa, Fr. Danilo Salezze, direttore del messaggero di S. Antonio, fr. Mark MkBride, consigliere generale, fr. Paulo Xavier, missionario in Amazzonia, Fr. Michel J Higgins, ministro generale, Incarnation Del Pozzo, ministra generale OFS.
Hanno presieduto le solenni concelebrazioni eucaristiche Mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi, il Card. Franck Rodè, Prefetto degli Istituti per la vita consacrata e il card. Claudio hummes, OFM, Prefetto per la Congregazione per il clero.
A conclusione del capitolo, nel pomeriggio di domani, una delegazione di 25 responsabili mondiali degli ordini francescani sarà ricevuta dal Capo dello Stato italiano Giorgio Napolitano presso la tenuta di Castel Porziano. “…Siamo invitati tutti all’azione di grazia per il dono che Dio ha fatto a noi e alla sua Chiesa, – scrivono i francescani nell’indizione del capitolo – chiamando i cristiani, per l’intercessione di Francesco e dei suoi compagni ad accogliere la totalità del Vangelo di Gesù Cristo per un nuovo vivere. Questo richiamo, la grazia delle origini, non ha cessato di risuonare, d’essere inteso, di esprimersi dentro la vita ed ecco dopo otto secoli raggiunge una folla innumerevole di uomini e di donne di ogni condizione e stato di vita. …L’evento che ci apprestiamo a celebrare ci riguarda tutti: non possiamo viverlo ognuno per conto proprio!”
Il ”Capitolo internazionale delle stuoie” che si sta tenendo in questi giorni, ricorda il primo grande raduno di seguaci di Francesco d’Assisi del 1221 (cinque anni prima della sua morte), quando circa 5000 frati si ritrovarono attorno alla ”Porziuncola” e, per mancanza di posti letto, furono costretti a ”dormire sulle stuoie”. I frati presenti al raduno mondiale francescano verranno oltre che dall’Italia (1300) in 345 dall’Europa, 80 dal nord America, 35 dal centro e 45 dal sud America, 15 dal Medio Oriente, 26 dall’Asia e 40 dall’Africa. Per l’evento mediatico, oltre 160 i giornalisti accreditati, sei dirette televisive, delle quali due di tv straniere, e l’ampia copertura di Rai e Tele Radio Padre Pio.