Il Papa e i fidanzati: l’amore è relazione, capacità di perdono cortesia e ringraziamento a Dio

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Un happening di canto e testimonianze per attendere le parole del Papa. Qualche decina di miagliaia di fidanzati questa mattina in Piazza San Pietro hanno animato la festa di San Valentino in modo diverso. E il Papa ha parlato con loro, con i ragazzi che stanno preparandosi al passo più impostante della loro vita.

I consigli del Papa sono quelli di sempre: sconfiggere la ccultura del provvisorio con un amore fondato sulla preghiera uno per l’altro perché “l’amore è unarelazione, allora è una realtà che cresce, e possiamo anche dire a modo di esempio che si costruisce come una casa.” L’amore è il dono quotidiano come il Papa fa ripetere ai ragazzi presenti in piazza: “Signore, dacci oggi il nostro amore quotidiano”, insegnaci ad amarci, a volerci bene! Più vi affiderete a Lui, più il vostro amore sarà “per sempre”, capace di rinnovarsi, e vincerà ogni difficoltà.”

Poi il Papa ricorda le tre parole che ama spesso ripetere: permesso, grazie, scusa.  “Chiedere permesso- ha detto il Papa- significa saper entrare con cortesia nella vita degli altri. A volte invece si usano maniere un po’ pesanti, come certi scarponi da montagna! L’amore vero non si impone con durezza e aggressività.” Perché la cortesia è necessaria nella famiglia, come dire grazie e “tenere viva la coscienza che l’altra persona è un dono di Dio, di cui sempre rendere grazie. E in questo atteggiamento interiore dirsi grazie a vicenda, per ogni cosa. Non è una parola gentile da usare con gli estranei, per essere educati. Bisogna sapersi dire grazie, per andare avanti bene insieme.” Bisogna imparare a riconoscere i nostri errori, dice il Papa.

E poi scusa, perche nessuno è perfetto, non esiste una moglie o un marito perfetto ma siamo tutti peccatori, il consglio del Papa: “non finire mai una giornata senza chiedersi perdono, senza che la pace torni nella nostra casa, nella nostra famiglia. Se impariamo a chiederci scusa e a perdonarci a vicenda, il matrimonio durerà, andrà avanti.”

E come festeggiare il giorno del matrimonio? Che non sia una festa mondana dice il Papa ma che al centro ci sia il Signore. “È la sua presenza che offre il “vino buono”, è Lui il segreto della gioia piena, quella che scalda il cuore veramente.”

Quindi non preoccuparsi dei segni esteriore “del banchetto, delle fotografie, dei vestiti e dei fiori… Sono cose importanti in una festa, ma solo se sono capaci di indicare il vero motivo della vostra gioia: la benedizione del Signore sul vostro amore. Fate in modo che, come il vino di Cana, i segni esteriori della vostra festa rivelino la presenza del Signore e ricordino a voi e a tutti i presenti l’origine e il motivo della vostra gioia.”

La festa che ha animato la piazza per tutta la mattina si è conclusa con l’abbraccio del Papa ai tanti ragazzi in un sole estivo che ha reso più intensa la preghiera finale dei fidanzati .

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