Papa Francesco: una vita santa porta “sapore” nel mondo

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Siate luce e sale del mondo ripete Papa Francesco commentando il Vangelo domenicale. Quando si affaccia dalla finestra del Palazzo Apostolico per pochi minuti si affaccia il sole in una giornata piovosa. Il Papa spiega la legge ebraica e il significato del sale e della luce ma soprattutto ricorda le beatitudini e lo sguardo di Gesù sui discepoli : “Gesù li guarda con gli occhi di Dio, e la sua affermazione si capisce proprio come conseguenza delle Beatitudini. Egli vuole dire: se sarete poveri in spirito, miti, puri di cuore, misericordiosi… voi sarete il sale della terra e la luce del mondo!” Ecco la missione di tutti i cristiani: “con la fede e con la carità possono orientare, consacrare, rendere feconda l’umanità. Tutti noi battezzati siamo discepoli missionari e siamo chiamati a diventare nel mondo un Vangelo vivente: con una vita santa daremo “sapore” ai diversi ambienti e li difenderemo dalla corruzione, come fa il sale; e porteremo la luce di Cristo con la testimonianza di una carità genuina. Ma se i cristiani perdono sapore e si spengono, la loro presenza perde di efficacia.”

Un ricordo anche per i malati di cui si celebra la giornata l’11 febbraio festa della Madonna di Lourdes: “ E’ l’occasione propizia per mettere al centro della comunità le persone malate, pregare per loro e con loro, stare loro vicini.” E il pensiero va agli operatori sanitari: “che lavoro prezioso!” perché custodiscono la dignità della persona che “non si riduce mai alle sue facoltà o capacità, e non viene meno quando la persona stessa è debole, invalida e bisognosa di aiuto. Penso anche alle famiglie, dove è normale prendersi cura di chi è malato; ma a volte le situazioni possono essere più pesanti… Tanti mi scrivono, e oggi vorrei assicurare una preghiera per tutte queste famiglie, e dico loro: non abbiate paura della fragilità!”

Poi un saluto gli atleti dei giochi olimpici invernali e un pensiero a coloro che “stanno soffrendo danni e disagi a causa di calamità naturali, in diversi Paesi. La natura ci sfida ad essere solidali e attenti alla custodia del creato, anche per prevenire, per quanto possibile, le conseguenze più gravi.” E per concludere il consueto: “ Buon pranzo”!

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