Il papa sarà presto in Abruzzo per confortare le vittime del sisma di domenica notte

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Anche se non c’è ancora una data ufficiale, ma in molti parlano della settimana prossima, è certo che il papa sarà presto a L’Aquila per portare conforto ai terremotati. Il vescovo della città Giuseppe Molinari ha ringraziato il papa in una lunga telefonata nella mattina di oggi per confermare l ‘intenzione della visita.Una esplosione di “gratitudine” e “commozione”, una “presenza consolante” e “un dono grande”, ha detto Molinari.“La visita del Papa ci dà speranza e forza per affrontare l’attuale situazione così difficile e dal futuro così incerto. Siamo commossi e ringraziamo fin da ora il Santo Padre per la sua visita. La sua presenza è davvero consolante”.
Al termine dell’ udienza generale il papa stesso ha annunciato la visita anche se il direttore della Sala stampa ha detto che “non c’è nessuna data fissata”, tempi “relativamente brevi, ma non imminenti”, ha detto padre Lombardi. Dopo il sisma in Marche ed Umbria del settembre 1997, Giovanni Paolo II potè recarsi in visita alle popolazioni solo il 3 gennaio del 1998.

All’ udienza di oggi il papa ha presentato una catechesi specifica sulla settimana santa appena iniziata. La passione del Signore continua nelle sofferenze degli uomini, ha detto, la morte di Cristo richiama il cumulo di dolore e di mali che grava sull’umanità di ogni tempo: il peso schiacciante del nostro morire, l’odio e la violenza che ancora oggi insanguinano la terra”. In questa prospettiva, “il mistero si fa insondabile per la ragione umana”, in quanto “siamo posti davanti a qualcosa che umanamente potrebbe apparire assurdo: un Dio che non solo si fa uomo, non solo soffre per salvare l’uomo caricandosi di tuta la tragedia dell’umanità,ma muore per l’uomo”. 

Dopo il “grande silenzio” del sabato santo, la solenne veglia pasquale, “madre di tutte le veglie”, che farà posto alla “gioia per la risurrezione di Cristo”, e durante la quale – ha concluso il Papa – “ancora una volta, verrà proclamata la vittoria della luce sulle tenebre, della vita sulla morte, e la Chiesa gioirà nell’incontro con il suo Signore”, entrando così “nel clima della Pasqua”.

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