Cosa sarebbe il mondo senza le suore?

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Cosa sarebbe il mondo senza le suore? Con questa frase il Papa ha sottolineato l’importanza di religiosi e dei consacrati che oggi  celebrano in modo particolare questa domenica della Presentazione di Gesù al Tempio. All’appuntamento di mezzogiorno per la preghiera dell’angelus il Papa ha ricordato che il Vangelo di oggi è  “un’icona della donazione della propria vita da parte di coloro che, per un dono di Dio, assumono i tratti tipici di Gesù vergine, povero e obbediente, il Consacrato del Padre.”

E se tutti siamo chiamati ad offrirci a Dio perchè tutti siamo consacrati dal battesimo la consacrazione “è vissuta in modo particolare dai religiosi, dai monaci, dai laici consacrati, che con la professione dei voti appartengono a Dio in modo pieno ed esclusivo. Questa appartenenza al Signore permette a quanti la vivono in modo autentico di offrire una testimonianza speciale al Vangelo del Regno di Dio. Totalmente consacrati a Dio, sono totalmente consegnati ai fratelli, per portare la luce di Cristo là dove più fitte sono le tenebre e per diffondere la sua speranza nei cuori sfiduciati.”

“Ogni persona consacrata è un dono per il Popolo di Dio in cammino- ha detto il Papa- C’è tanto bisogno di queste presenze, che rafforzano e rinnovano l’impegno della diffusione del Vangelo, dell’educazione cristiana, della carità verso i più bisognosi, della preghiera contemplativa; l’impegno della formazione umana e spirituale dei giovani, delle famiglie; l’impegno per la giustizia e la pace nella famiglia umana.”

Francesco ha annunciato ufficialmente che il 2015 sarà dedicato in modo speciale alla vita consacrata e affidato “questa iniziativa all’intercessione della Vergine Maria e di san Giuseppe, che, come genitori di Gesù, sono stati i primi ad essere consacrati da Lui e a consacrare la loro vita a Lui.”

Dopo la preghiera il Papa ha ricordato che in Italia si celebra la Giornata per la Vita: “Ognuno, nel proprio ruolo e nel proprio ambito, si senta chiamato ad amare e servire la vita, ad accoglierla, rispettarla e promuoverla, specialmente quando è fragile e bisognosa di attenzioni e di cure, dal grembo materno fino alla sua fine su questa terra.”  Un saluto alle iniziative universitarie e un grazie per i convegni sulle problematiche legate alla natalità.

Infine il Papa ha rivolto il suo pensiero alla gente di Roma e della Toscana “colpite dalle piogge che hanno provocato allagamenti e inondazioni. Non manchi a questi nostri fratelli, che sono nella prova, la nostra solidarietà.”

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