Anno A seconda domenica del tempo ordinario- Invoca lo Spirito Santo

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Il giorno dopo, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: «Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me». Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». 

Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: «Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo». E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio”.

Giovanni vede “Gesù venire verso di lui”. Tutto inizia da un vedere la vera realtà che ci circonda, dall’osservare con occhi “nuovi” le cose di sempre e scoprire in esse il grande mistero della presenza viva e vera di Gesù.

Se, infatti, ci mettiamo a scrutare i segni dei tempi non sarà difficile scoprire la presenza di Gesù attorno a noi e riconoscerlo nei fratelli bisognosi di essere accolti e amati. Occorre, quindi, togliere il velo che ci impedisce di “vedere” i tanti agnelli di Dio che stanno condividendo con il Cristo le piaghe della sofferenza e del dolore per chinarci sulle loro ferite e assaporare la “gioia” di essere stati prescelti per prendercene cura.

Quando il Signore ci permette di fare questo e quando noi accettiamo di realizzarlo in noi si sta compiendo la stessa missione di Giovanni: riconoscere Gesù e testimoniare l’amore che nasce da questo incontro che cambia la vita.

Non siamo noi i protagonisti. Il vero protagonista è Gesù, è il povero, l’ultimo degli ultimi, quello che consideriamo un “nulla”. E’ lui il protagonista della storia, il prescelto da Dio per consentire a tutta l’umanità di salvarsi.

Giovanni battezzò con l’acqua, purificò quanti si sono riconosciuti bisognosi di vivere questa chiamata ma Gesù lo ha fatto nello Spirito Santo e cioè donando ciò che ci serve per poterlo “vedere” nel quotidiano dei nostri giorni. Giovanni, infatti, ha contemplato la discesa dello Spirito Santo su Gesù e lo ha riconosciuto. Giovanni non sapeva chi fosse il prescelto da Dio ma i suoi occhi, diversamente dagli altri presenti, hanno visto. “Io non lo conoscevo”, dice Giovanni ma poi, riesce a vedere lo Spirito Santo che scende su Gesù e gli permette di ascoltare una voce che gli conferma che “…è lui che battezza nello Spirito Santo”.

Solo chi ha ricevuto e accolto il dono dello Spirito è capace di donarlo anche agli altri. Un dono, però, che proprio attraverso la testimonianza di vita può contagiare gli altri affinché tutti quanti hanno buona volontà possano riuscire a riconoscere in Gesù “il Figlio di Dio”.

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