USA: i vescovi celebrano la Settimana nazionale della Migrazione

Fino all’11 gennaio la Conferenza Episcopale degli USA promuove una campagna di mobilitazione e iniziative capillari volte a chiedere la riforma dell’immigrazione per legalizzare 11.000.000 di immigrati privi di documenti, attraverso lo slogan ‘Out of the Darkness’ (Fuori dall’Oscurità).
La campagna si propone di incentivare una presa di coscienza dei cittadini e delle istituzioni pubbliche statunitensi sulle realtà di emigrazione: i minori, i più vulnerabili ed esposti allo sfruttamento e all’abuso; coloro privi di documenti che vivono ai margini della legge; le vittime del traffico umano ed i rifugiati in fuga da conflitti e persecuzioni di natura politica o religiosa.
Nella nota dei vescovi americani si informa che il Dipartimento per i migranti e i rifugiati sollecita tutti ad inviare cartoline per spingere il Congresso americano ad ‘approvare una giusta riforma dell’immigrazione’, attraverso cinque richieste: definire un percorso di cittadinanza per gli immigrati privi di documenti; garantire l’unità della famiglia; elaborare una soluzione legale per gli immigrati in cerca di lavori non qualificati; ristabilire il processo di protezione nelle politiche immigratorie; affrontare le cause di quella parte di migrazione provocata dalla persecuzione e dalla disuguaglianza economica.
Questa Settimana nazionale della Migrazione è una iniziativa che i vescovi americani realizzano da 25 anni e quest’anno coincide con il 10^ anniversario della Lettera pastorale ‘Non siamo più stranieri: insieme nel cammino della speranza’, pubblicata nel 2003 insieme alla Conferenza episcopale del Messico. Nella lettera per questa campagna i vescovi americani sottolineano: “La nostra vocazione come Chiesa è quello di portare la luce di Cristo a queste persone lontano, che vivono nell’oscurità, ed aiutarli ad inserirli nella società, fornendo aree dove possono rinascere come esseri umani… Dio è luce e noi cristiani siamo chiamati a riflettere la luce nel mondo. Ciò comporta invitare gli altri nella comunione con la Chiesa, per parlare contro l’ingiustizia”.
Nella preghiera per gli immigrati i vescovi si rivolgono a Dio “Padre di amore e di misericordia… Chiediamo la protezione divina per tutti i migranti che hanno lasciato le loro case in cerca di nuove opportunità altrove. Per i rifugiati che sono costretti dalle loro case da minacce di violenza, imploriamo di fornire loro un rifugio sicuro. Per le vittime migranti della tratta della schiavitù, imploriamo di concedere loro la liberazione, la guarigione e la forza di ricominciare. Per gli immigrati, che lasciano amici e familiari, chiediamo di concedere loro una vita migliore e più opportunità altrove.
Preghiamo soprattutto per la protezione sui figli dei migranti vulnerabili allo sfruttamento e gli abusi per mano di altri. Ti preghiamo di dare la vostra protezione tutti i migranti e guidarli verso la salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, Tuo Figlio, che vive e regna con Te, nell’unità con lo Spirito Santo, nei secoli dei secoli, amen”.
Tale iniziativa dei vescovi statunitensi si fonda su precisi studi economici: infatti, tra luglio e settembre dello scorso anno, il PIL degli Stati Uniti è cresciuto del 4,1% grazie agli immigrati. Secondo tali studi l’economia americana continuerà a crescere grazie ad un rapido aumento della produttività, del suo spirito imprenditoriale, dell’apertura ad un’immigrazione selettiva.