Papa Francesco e il Natale: cultura dell’incontro e amicizia con Dio

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Due festose udienze questa mattina per Papa Francesco che prima di Natale ha voluto salutare e ringraziare i Funzionari del Cerimoniale Diplomatico della Repubblica Italiana, e i Funzionari dell’Ambasciata di Italia presso la Santa Sede, ma ha anche mantenuto la bella tradizione dello scambio di auguri con i ragazzi dell’ Azione Cattolica.

“Per il vostro servizio- ha detto il Papa ai diplomatici italiani-  voi siete nella condizione di favorire la cultura dell’incontro. Siete funzionari diplomatici e tutto il vostro lavoro tende a far sì che i rappresentanti dei Paesi, delle Organizzazioni internazionali, delle Istituzioni possano incontrarsi nel modo più proficuo. Quanto è importante questo servizio! L’aspetto propriamente cerimoniale, più visibile, è finalizzato a ciò che non appare, alla crescita di relazioni positive, basate sulla conoscenza reciproca, sul rispetto, sulla comune ricerca di vie di sviluppo e di pace”.

“In particolare, voi avete in tutto ciò – ha sottolineato il Papa – una carta in più da giocare: quella del patrimonio culturale italiano. L’Italia è sempre stata nel mondo sinonimo di cultura, di arte, di civiltà. E voi contribuite a far sì che questo sia valorizzato per la cultura dell’incontro, che tale patrimonio vada a vantaggio del bene comune, di quella che Paolo VI chiamava la civiltà dell’amore”.

Un vera festa l’incontro del Papa con i bambini che hanno ripetuto il loro slogan:  “Non c’è gioco senza Te”. “Il Natale – ha detto il Pontefice – è proprio la festa della presenza di Dio che viene in mezzo a noi per salvarci. La nascita di Gesù non è una favola! È una storia realmente accaduta, a Betlemme, duemila anni fa. La fede ci fa riconoscere in quel Bambino, nato da Maria Vergine, il vero Figlio di Dio, che per amore nostro si è fatto uomo.

Nel volto del piccolo Gesù contempliamo il volto di Dio, che non si rivela nella forza, nella potenza, ma nella debolezza e nella fragilità di un neonato. Poi il Papa ha aperto nel suo stile un dialogo con i ragazzi :”Cari ragazzi, Gesù vi vuole bene, vuole essere vostro amico; vuole essere amico di tutti i ragazzi! Siete convinti di questo?  E saprete testimoniarlo comportandovi da veri cristiani: pronti a dare una mano a chi ha bisogno. E se quello che non ti vuole bene ha bisogno di qualcosa, tu gli darai una mano? (…) Senza giudicare gli altri, senza parlare male – ha concluso il Pontefice – È brutta la gente che parla male degli altri. Le chiacchiere sono cristiane o no? No! Chiacchierare è una preghiera? Chiacchierare è come pregare o no? No! Chiacchierare è una cosa cattiva, Mai si deve fare. (…) Avanti così. Allora buon cammino, sempre uniti a Gesù”.

 

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