Il papa chiede impegno delle autorità per le famiglie che affrontano la crisi
Un incoraggiamento alle “autorità sia politiche che civili, come anche agli imprenditori, affinché con il concorso di tutti si possa far fronte a questo delicato momento.” Dopo la preghiera dell’Angelus di questa prima domenica di Quaresima il papa ha parlato ancora una volta delle crisi salutando i lavoratori dello stabilimento FIAT di Pomigliano d’Arco.
Siete “venuti a manifestare la loro preoccupazione per il futuro di quella fabbrica e delle migliaia di persone che, direttamente o indirettamente, dipendono da essa per il loro lavoro. Penso anche ad altre situazioni ugualmente difficili, come quelle che stanno affliggendo i territori del Sulcis-Iglesiente, in Sardegna, di Prato in Toscana e di altri centri in Italia e altrove. Mi associo ai Vescovi e alle rispettive Chiese locali nell’esprimere vicinanza alle famiglie interessate dal problema, e le affido nella preghiera alla protezione di Maria Santissima e di San Giuseppe, patrono dei lavoratori” Il papa ha poi concluso ribadendo che “c’è bisogno, infatti, di comune e forte impegno, ricordando che la priorità va data ai lavoratori e alle loro famiglie”.
Nella riflessione spirituale prima della preghiera mariana il papa ha parlato degli Angeli che servono Gesù dopo il digiuno del deserto e le tentazioni di satana. “In Terra Santa-ha detto il papa- ad ovest del fiume Giordano e dell’oasi di Gerico, si trova il deserto di Giuda, che per valli pietrose, superando un dislivello di circa mille metri, sale fino a Gerusalemme.” Una discrezione che sembra anticipare il prossimo viaggio in quei luoghi . “Nel deserto, luogo della prova, come mostra l’esperienza del popolo d’Israele, appare con viva drammaticità la realtà della kenosi, dello svuotamento di Cristo, che si è spogliato della forma di Dio (cfr Fil 2,6-7). Lui, che non ha peccato e non può peccare, si sottomette alla prova e perciò può compatire la nostra infermità (cfr Eb 4,15). Si lascia tentare da Satana, l’avversario, che fin dal principio si è opposto al disegno salvifico di Dio in favore degli uomini.” Spiegando il ruolo degli Angeli il papa ha detto che “essi sono il contrappunto di Satana. “Angelo” vuol dire “inviato”.”
Dopo aver ricordato gli Angeli nell’Antico e nel Nuovo Testamento, Benedetto XVI ha spiegato che “toglieremmo una parte notevole del Vangelo, se lasciassimo da parte questi esseri inviati da Dio, i quali annunciano la sua presenza fra di noi e ne sono un segno. Invochiamoli spesso, perché ci sostengano nell’impegno di seguire Gesù fino a identificarci con Lui. Domandiamo loro, in particolare quest’oggi, di vegliare su di me e sui collaboratori della Curia Romana che questo pomeriggio, come ogni anno, inizieremo la settimana di Esercizi spirituali.”
Alle ore 18.00 infatti nella Cappella Redemptoris Mater del Palazzo Apostolico Vaticano iniziano gli Esercizi Spirituali, con la partecipazione del Santo Padre Benedetto XVI. Le meditazioni sono proposte quest’anno dall’Em.mo Card. Francis Arinze, Prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, sul tema: “Il sacerdote incontra Gesù e lo segue”. Gli Esercizi, che si concluderanno sabato mattina 7 marzo, Nella settimana degli Esercizi Spirituali sono sospese tutte le udienze, compresa l’Udienza Generale di mercoledì 4 marzo.