Papa Francesco all’ Olimpico? Il sogno per i 100 anni del CONI
Papa Francesco all’Olimpico per il centenario del Coni. È questo il sogno che il presidente del Comitato Olimpico italiano Giovanni Malagò ha confidato intervenendo a chiusura dei lavori del Consiglio direttivo nazionale delle Polisportive Giovanili Salesiane, ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni, che si è svolto a Roma presso l’istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice di via Marghera, raccogliendo l’invito del presidente nazionale PGS Gianni Gallo.
“Sono stato pochi giorni fa in Vaticano, a parlare con padre Georg – ha raccontato Malagò –. Il prossimo anno, nella notte fra il 9 e il 10 giugno, il Coni compirà 100 anni. Il Papa si è già reso disponibile a fare qualcosa insieme. Il mio sogno è riuscire a portarlo al Coni, a celebrare una Messa per gli sportivi, magari allo stadio Olimpico. Lui è molto sensibile al mondo dello sport”.
Rivolto ai membri della Giunta esecutiva e del Consiglio direttivo nazionale delle PGS, Malagò ha affermato: “Conosco molto bene la solidità, la consistenza, la certezza, la serietà del vostro ente”.
Il presidente del Coni ha osservato che all’interno del mondo dello sport si creano “contenziosi, diatribe, polemiche”. Tra gli enti di promozione, oppure tra loro e le discipline sportive associate, o le federazioni sportive nazionali, avviene che ci sia “concorrenza spicciola, bieca, puerile per accaparrarsi questo o quel tesserato, questa o quella società, questa o quella iniziativa”. “Immaginate: ci sono 45 federazioni, 19 discipline sportive, 15 enti di promozione… Quanti incroci negativi ci possono essere…”. Eppure, ha rilevato Malagò, “giuro che non c’è stata una volta in cui qualcuno mi abbia detto: ‘Ho un problema con le PGS’. E questo dimostra in modo estremamente eloquente quanto siete seri, quanto siete corretti. PGS è un ente di promozione speciale”.
“Si deve ripartire dall’oratorio – ha esortato Malagò –, soprattutto nei centri di provincia, ove oggi, in mancanza di impianti e strutture, è l’unico posto dove riusciamo a tirar via la gente dalle sirene o dai cattivi insegnamenti di questa società”. “Io mi sto impegnando moltissimo, c’è un’atmosfera diversa: gli atleti oggi si sentono gratificati da questa nuova governance del Coni. Noi esistiamo se c’è gente che fa sport – ha quindi concluso –, i dirigenti esistono perché ci sono dei ragazzi che fanno sport. Mi fanno andare fuori di testa quelli che esercitano dei ruoli per avere attestati di potere”. Concorda il presidente PGS Gianni Gallo, che rivolto al Consiglio ha ribadito: “È davvero importante il vostro ruolo, io vi ringrazio. Vorrei che foste orgogliosi di lavorare e di promuovere la pratica sportiva nelle PGS. Perché il vostro lavoro consentirà a migliaia di ragazzi di andare su un campo sportivo”.