Papa Leone XIV ha scelto il tema del 54° Congresso Eucaristico Internazionale nel 2028 a Sydney: “Questo è il mio corpo, offerto per voi”

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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 14.10.2025 – Vik van Brantegem] – Sua Santità Papa Leone XIV ha scelto Questo è il mio corpo, offerto per voi come tema per il 54° Congresso Eucaristico Internazionale che avrà luogo nel 2028 a Sidney. Lo ha annunciato l’Arcivescovo metropolita di Sydney, S.E.R. Mons. Anthony Fisher, OP, dopo la conferma ufficiale da parte di Padre Corrado Maggioni, SMM, sacerdote dei Missionari della Compagnia di Maria (Congregazione dei Monfortani), Presidente del Comitato Pontificio per i Congressi Eucaristici Internazionali, durante la sua visita di fine settembre in Australia. Originario di Brembate di Sopra nella Diocesi di Bergamo, dal 5 novembre 2014 fino alla sua nomina a Presidente del Comitato Pontificio il 13 settembre 2021 da parte di Papa Francesco, è stato Sottosegretario dael Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. «Il sacrificio di Cristo, spinto solo dall’amore, è al centro della Fede Cristiana. Le sue parole ci ricordano che non si può ricevere il suo corpo e restare gli stessi», ha detto Padre Maggioni. L’Arcivescovo Fisher ha affermato, che la scelta del tema riassume «non solo il dono dell’Eucaristia, ma anche la chiamata all’amore che si dona», offrendo «molteplici opportunità catechetiche, nuove vocazioni e maggiore attenzione verso i più fragili».

Durante la sua visita a Sydney, Padre Maggioni ha espresso il desiderio del Comitato di sottolineare il sacrificio reale e tangibile di Cristo, morto per nessun altro motivo che l’amore. «Questo sacrificio guidato dall’amore è al centro della Fede Cristiana», ha affermato Padre Maggioni. «Le parole di Gesù, “Questo è il mio Corpo, dato per voi” [Cfr. Luca 22,19], chiariscono che non possiamo ricevere il suo Corpo e rimanere immutati. San Paolo lo esprime in Romani 12,1: dobbiamo offrire i nostri corpi come sacrificio vivente allo stesso modo di Cristo».

Il Presidente del Comitato Pontificio per i Congressi Eucaristici Internazionali, Padre Corrado Maggioni, SMM, con il Vescovo ausiliare di Sydney, S.E.R. Mons. Richard Umbers, Segretario Generale del Comitato Organizzatore (Foto di Alphonsus Fok).


L’Arcivescovo Fisher, in una dichiarazione del 7 ottobre, ha affermato, che il tema racchiude l’intera storia Cristiana e la chiamata che pone a coloro che cercano di seguire Cristo. «Queste parole, pronunciate da Gesù durante l’Ultima Cena, parlano non solo della sua passione, morte e risurrezione e del dono dell’Eucaristia, ma anche della chiamata all’amore sacrificale. La ricchezza di questo tema offrirà innumerevoli opportunità di catechesi, un culto arricchito, un rinnovato impegno nella promozione delle vocazioni al sacerdozio, alla vita religiosa e al matrimonio, e un servizio più intenzionale ai poveri e ai vulnerabili».

Sulla stessa linea il Vescovo ausiliare di Sydney, S.E.R. Mons. Richard Umbers, Segretario Generale del Comitato Organizzatore, che ha affermato che la centralità del tema per la Fede Cattolica servirà a ricordare il dono di Cristo nell’Eucaristia. «Il tema – Questo è il mio corpo, offerto per voi – va dritto al cuore della Fede Cattolica. Ci ricorda che l’Eucaristia non è qualcosa che noi facciamo per Dio, ma ciò che Cristo fa per noi. Egli si dona affinché noi possiamo vivere in Lui», ha affermato Mons. Umbers. «La mia speranza è che le persone a Sydney, in tutta l’Australia, in Oceania e nel mondo intero scoprano per la prima volta, o riscoprano, la gioia di essere nutrite da Cristo e siano rafforzate per diventare la Sua presenza nelle nostre comunità, altri Cristi per la vita del mondo», ha concluso.

Benjamin Galea, il Direttore Operativo, ha affermato che il tema invita i fedeli a riflettere profondamente su questo sacro mistero: «L’Eucaristia non è un semplice simbolo, ma il dono vivente di Gesù stesso, veramente e realmente presente». Ha affermato che «il Congresso sarà occasione per rinnovare la Chiesa in Australia. Darà forma alla nostra catechesi e formazione in questi anni preparatori. La nostra preghiera è, che questo congresso apra i cuori, rinnovi la Chiesa in Australia e lasci un’eredità duratura di unità, devozione e testimonianza».

«I Congressi Eucaristici, manifestazione tutta particolare del culto eucaristico, si devono considerare come una “statio” cioè una sosta d’impegno e di preghiera, a cui una comunità invita la Chiesa universale… per approfondire insieme un qualche aspetto del mistero eucaristico e prestare ad esso un omaggio di pubblica venerazione, nel vincolo della carità e dell’unità. Tali Congressi devono essere quindi un segno autentico di fede e di carità, per la piena partecipazione della Chiesa locale e la presenza rappresentativa delle altre Chiese» (De sacra communione et de cultu mysterii eucharistici extra missam [Rito della comunione fuori della Messa e culto eucaristico], 109. Riformato a norma dei Decreti del Concilio Ecumenico Vaticano II, fu approvato da Papa San Paolo VI, che ne autorizzò la promulgazione avvenuta con Decreto della s Sacrre Congregationis pro Sacramentis et Cultu divino con decreto del 4 gennaio 1978).

I Congressi Eucaristici Internazionali, iniziati a Lille, in Francia, nel 1881, si tengono ogni quattro anni, l’ultimo dei quali si è tenuto a Quito, in Ecuador, dall’8 al 15 settembre 2024. Saranno esattamente 100 anni da quando il 29° Congresso fu ospitato a Sydney 1928, e sarà la prima volta che si tiene in Australia da quando Melbourne ospitò il 40° Congresso nel 1973.

La candidatura dell’Arcidiocesi di Sydney ha avuto il sostegno della Conferenza Episcopale Cattolica Australiana e del Quinto Consiglio Plenario dell’Australia. L’evento gode anche del sostegno del Primo Ministro del Nuovo Galles del Sud, Chris Minns, che al momento dell’annuncio iniziale nel settembre 2024 a Quito, si è detto “entusiasta” di apprendere che Sydney era stata scelta e si aspettava migliaia di visitatori in Città.

I momenti salienti dell’evento, che durerà una settimana, saranno le solenni Sante Messe di apertura e chiusura, e una Processione Eucaristica per le strade di Sydney.

Il Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali

Il primo Comitato permanente per i Congressi Eucaristici Internazionali è nato in Francia nella primavera del 1881 con la benedizione di Papa Leone XIII. Esso raccoglieva i frutti dell’apostolato di San Pierre-Julien Eymard, «apostolo dell’Eucaristia» (1811-1868) e di altre eminenti figure come il Beato Antoine Chevrier (1826-1879), Léon Dupont (1797-1876) e Gaston-Adrien de Ségur (1820-1880). Il tutto attraverso l’intuizione e l’impegno di Émilie Tamisier (1834-1910) il cui progetto di pellegrinaggi eucaristici si era trasformato progressivamente nei Congressi delle Opere Eucaristiche chiamati d’allora in poi «Congressi Eucaristici».

Fin dagli inizi il loro scopo è quello di «far sempre meglio conoscere, amare e servire Nostro Signore Gesù Cristo nel suo Mistero Eucaristico» attraverso la promozione e la celebrazione periodica dei Congressi eucaristici internazionali. A partire dal primo celebrato a Lille nel 1881, i Congressi Eucaristici Internazionali si caratterizzarono come manifestazioni pubbliche destinate a stimolare la fede dei Cattolici nella «presenza reale», ad accrescere lo zelo per la devozione all’Eucaristia soprattutto fuori della Messa e a proclamare la regalità sociale di Cristo.

Composto dai personaggi ecclesiastici e laici più impegnati nel movimento eucaristico internazionale, il Comitato permanente dei Congressi, in felice simbiosi con il movimento liturgico, promosse la diffusione e l’applicazione dei decreti di Papa San Pio X sulla Comunione frequente e sull’età della Prima Comunione, sottolineando il valore dell’Eucaristia come nutrimento della vita Cristiana. Tra le due guerre mondiali, il Comitato permanente stimolò una più marcata fisionomia internazionale e missionaria dei Congressi Eucaristici Internazionali raggiungendo tutti i continenti.

Dopo la Secondo Guerra Mondiale, tale Comitato perse la sua connotazione di “permanente” e fu posto direttamente al servizio della Santa Sede che si assunse il compito di nomina e di guida.

In sintonia con il movimento liturgico, il Comitato si impegnò ad orientare progressivamente la «pietà eucaristica» verso la Messa. Il primo Congresso a beneficiare di questa visione rinnovata è quello di Monaco di Baviera del 1960.

A partire dalle riforme del Concilio Ecumenico Vaticano II, la nuova fisionomia dei Congressi Eucaristici – codificata nel Rituale Romano De sacra communione et de cultu mysterii eucaristici extra Missam (21 giugno 1973, NN. 109-112) – venne rispecchiata nel nuovo Statuto del Comitato divenuto “pontificio” con l’approvazione di Papa San Giovanni Paolo II nel 1986. Infine, in data 24 dicembre 2009, Papa Benedetto XVI approvò lo Statuto attuale con il quale il Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali viene soggetto al Regolamento Generale della Curia Romana.

Finalità e competenze

Il Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali si propone di «far sempre meglio conoscere, amare e servire Nostro Signore Gesù Cristo nel suo Mistero Eucaristico, centro della vita della Chiesa e della sua missione per la salvezza del mondo» (Statuto, N. 2).

A tal fine promuove ed anima la celebrazione periodica dei Congressi Eucaristici Internazionali, collabora alla celebrazione dei Congressi Eucaristici Nazionali; chiede alle Conferenze Episcopali di nominare i Delegati nazionali che s’impegnano nella preparazione dei Congressi; collabora nel favorire e coordinare, in vista dei Congressi, l’attività delle aggregazioni di fedeli che hanno lo scopo di incrementare la pietà verso il Mistero Eucaristico in tutti i suoi aspetti (Statuto, N. 3).

Il nuovo Statuto ricupera come compito del Pontificio Comitato anche la promozione dei Congressi Nazionali affinché la statio orbis celebrata ogni quattro anni non sia un momento isolato ma il culmine del cammino eucaristico di tutta la Chiesa rinnovata nella Fede e nella comunione. È in questo quadro che i Congressi Eucaristici Internazionali possono promuovere una celebrazione fruttuosa e un culto sempre più vero del Mistero della Fede, fonte e culmine della vita ecclesiale.

L’opera di coordinamento e di promozione dei Congressi Eucaristici a tutti i livelli, inoltre, coinvolge ed integra nel movimento del rinnovamento liturgico e nel cammino della nuova evangelizzazione tutte le manifestazioni tradizionali del culto eucaristico fuori della Messa e tutti i movimenti che dall’Eucaristia traggono ispirazione come i movimenti per l’Adorazione, le Confraternite del Santissimo Sacramento, ecc.

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