La Santa Sede ricorda 10 anni di Laudato sì
Tutto pronto per domani per la conferenza internazionale ‘Raising Hope for Climate Justice’ alla quale parteciperà anche papa Leone XIV nel pomeriggio di domani, promossa dal Movimento Laudato Sì in collaborazione con vari partner ecclesiali e istituzionali, per celebrare i dieci anni dell’Enciclica ‘Laudato Sì’ di papa Francesco, presentata dalla dott.ssa Lorna Gold, direttrice esecutiva del Movimento Laudato Si’; suor Alessandra Smerilli, segretaria del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale; l’onorevole Arnold Schwarzenegger, già governatore della California e Presidente dell’USC Schwarzenegger Institute; dal dott. Maina Talia, ministro degli Affari Interni, dei Cambiamenti Climatici e dell’Ambiente di Tuvalu, e dal card. Jaime Spengler, arcivescovo di Porto Alegre e presidente della Conferenza Episcopale del Brasile e del CELAM, che ha sottolineato la capacità di cura:
“Credo che sia stato e sia possibile prevedere il giardino dell’Eden. Crediamo che lo spirito del Creatore sia capace di fare nuove tutte le cose, purché l’essere umano, parte del tutto, partecipante all’opera della creazione, si senta interpellato a prendersi cura, coltivare e promuovere il giardino! La Terra, con tutto ciò che contiene, è un essere vivente. Come ogni essere vivente, è fragile! Non possiamo sfruttarla in modo aggressivo, brutale, smisurato. Ha bisogno di essere trattata bene, rispettata, amata! E’ bella; e la bellezza ci ordina di preservarla! Questa è una responsabilità urgente per tutti. Sì, la Terra è bella!”
Ma ‘preservare’ significa anche ‘lodare’: “Preservare richiede lodare! Questo è ciò che Francesco d’Assisi (e quello di Roma!) ci ricordano! Credo che dobbiamo riscoprire la capacità e la necessità di ‘venerare la Terra’. E’ vero che stiamo perdendo (o abbiamo già perso!) la capacità di ascoltarla! Essa geme dolori di parto! I fenomeni estremi che si verificano con maggiore frequenza sono espressioni tangibili di una malattia silenziosa che colpisce tutti, specialmente i più vulnerabili, i più poveri”.
Però tale crisi è anche una crisi di fiducia: “ La crisi ecologica è anche una crisi di fiducia: il mondo non si salverà se le nazioni non recupereranno la necessità di credere l’una nell’altra e di assumere responsabilità comuni fondate sul principio di giustizia.
Come comunità di fede, la Chiesa è orientata dalla fede ricevuta dagli Apostoli e che annuncia e prega. Vi è un principio della liturgia cattolica che afferma: ‘Lex orandi, lex credendi’. Possiamo dire: la Chiesa prega ciò che crede; o ciò che crede, la Chiesa lo prega… E’ questa comprensione che fa sì che la Chiesa, attraverso il suo magistero, promuova la tematica in questione. Ha ben presente che deve trasmettere ciò che essa stessa ha ricevuto dal suo Signore e che ha sviluppato come dottrina nel tempo”.
Per questo sono necessari uomini e donne di buona volontà: “La crisi ecologica che viviamo richiede decisioni segnate, sì, dall’etica! Per questo, abbiamo bisogno della determinazione e del coraggio di uomini e donne con forza politica; direi, che siano statisti! E’ urgente la disponibilità di uomini e donne di buona volontà per una vera conversione ecologica integrale. È urgente ascoltare il grido della Terra e dei poveri”.
E’ un invito a prendere ‘decisioni’ coraggiose: “Auspico che la COP 30, che si celebrerà alle porte dell’Amazzonia, sia occasione per decisioni coraggiose! Decisioni che gli statisti sono chiamati a costruire, poiché la scienza mostra che il tempo stringe. Decisioni necessarie affinché le future generazioni possano avere giorni migliori. Quando trattiamo dei cambiamenti climatici e della urgente e necessaria transizione energetica, non si può agire in maniera ‘romantica’. Si tratta di un problema umano e sociale in senso ampio, con ripercussioni in diversi ambiti.
E’ necessario coraggio per costruire forme vincolanti di transizione energetica che siano efficienti, vincolanti e monitorabili”… La crisi ecologica e il conseguente riscaldamento globale non possono essere trattati come una questione da discutere più avanti! Siamo al limite del possibile! Ancora un po’ e non avremo capacità di ritorno. E’ necessario convertirsi! Ora!”
Mentre suor Smerilli ha sottolineato l’importanza dell’enciclica papale: “Con la ‘Laudato Sì’, dieci anni fa, papa Francesco ci consegnava un testo che non era soltanto un documento del Magistero, ma una vera e propria ‘carta di navigazione’ per la nostra epoca. Con parole profetiche ci ricordava che ‘tutto è connesso’ e che la cura della casa comune è inseparabile dalla giustizia verso i poveri, dalla pace tra i popoli e dall’affermazione della dignità di ogni persona”.
In questi 10 anni l’enciclica è ispirazione per tutti: “In questo decennio, Laudato Si’ ha saputo toccare non solo le coscienze dei fedeli, ma anche quelle di uomini e donne di buona volontà in tutto il mondo. È divenuta una fonte di ispirazione per tanti, nei contesti più diversi. Oggi possiamo dire che ha generato un vero e proprio movimento globale e ramificato, di cui il Movimento Laudato Sì è una delle espressioni più vivaci, che continua a crescere e ad alimentare nuove iniziative per la cura della creazione”.
Infine la dott.ssa Lorna Gold, direttrice esecutiva del Movimento ‘Laudato Sì’ ha sottolineato la cooperazione tra associazioni: “Questa collaborazione senza precedenti tra organizzazioni cattoliche, in collaborazione con voci autorevoli di molte fedi e della società civile, arriva appena un mese prima della COP30. Sappiamo che i leader non stanno compiendo progressi adeguati per salvaguardare il nostro clima per le generazioni future.
Nonostante la crescente urgenza della crisi climatica e l’ingiustizia che rappresenta, siamo costernati dalla mancanza di progressi concreti per abbandonare senza indugio i combustibili fossili, come esortato da papa Francesco nel 2015 e nuovamente nella ‘Laudate Deum’ nel 2023. Invitiamo tutti i governi a pubblicare NDC ambiziosi e a impegnare le risorse finanziarie necessarie per invertire la rotta”.
Infine ha enunciato l’impegno del Movimento: “Entro la fine di questa settimana lanceremo un impegno (l’impegno Laudato Sì 10) invitando i presenti alla Conferenza, e coloro che vorranno unirsi a noi, a definire chiaramente la propria ambizione e a contribuire alla realizzazione della visione e della missione della Laudato Si’. Questo impegno collettivo sarà presentato alla COP30 come un ‘Impegno Determinato dei Popoli’ della Laudato Sì (un PDC), se preferite – che può affiancarsi agli NDC ufficiali preparati dai Paesi e contribuire al Bilancio Etico Globale”.
Infine la continuazione tra i due papi: “Dopo la scomparsa di papa Francesco, papa Leone XIV ha dimostrato il suo impegno a proseguire questa missione attraverso nuove iniziative come la messa per il Creato, l’inaugurazione del Borgo Laudato Si’ e la partecipazione alla nostra conferenza di domani. La scomparsa di papa Francesco ha dato energia a tutto il nostro movimento: ora sentiamo il sacro dovere di essere un’eredità viva e di portare la sua guida e il suo impegno nel nostro lavoro. Negli anni a venire, continueremo a suscitare speranza ovunque, come lui ci ha indicato, con spirito di gioia e determinazione”.



























