Papa Francesco: la dignità dell’uomo e l’impegno dei laici cuore della missione della Chiesa

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La dignità dell’ uomo e il ruolo dei laici, sono stati questi i temi al centro  dei discorsi che Papa Francesco oggi ha rivolto all’ Istituto Dignitatis Humanae  e alla Plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici.

“L’uomo è creato a immagine e somiglianza di Dio” è possiede “una dignità originaria … insopprimibile, indisponibile a qualsiasi potere o ideologia”. Il Papa parte da questa “verità fondamentale” per sottolineare che “purtroppo nella nostra epoca, così ricca di tante conquiste e speranze, non mancano poteri e forze che finiscono per produrre una cultura dello scarto; e questa tende a divenire mentalità comune”, le vittime sono gli “esseri umani più deboli e fragili i nascituri, i più poveri, i vecchi malati, i disabili gravi che rischiano di essere ‘scartati’, espulsi da un ingranaggio che dev’essere efficiente a tutti i costi. Questo falso modello di uomo e di società attua un ateismo pratico negando di fatto la Parola di Dio.

La Chiesa ha da sempre una “medicina” ed è la Dottrina sociale, “frutto particolarmente significativo del lungo cammino del Popolo di Dio nella storia moderna e contemporanea” che riunisce i temi “della libertà religiosa, della vita in tutte le sue fasi, del diritto al lavoro e al lavoro decente, della famiglia, dell’educazione”.

Per questo è fondamentale che  i fedeli laici “sappiano pensare secondo il Vangelo e la Dottrina sociale della Chiesa e agire coerentemente, dialogando e collaborando con quanti, con sincerità e onestà intellettuale, condividono, se non la fede, almeno una simile visione di uomo e di società e le sue conseguenze etiche. Non sono pochi i non cristiani e i non credenti convinti che la persona umana debba essere sempre un fine e mai un mezzo”.

Un compito che è anche annuncio come ha ricordato il Papa alla Plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici il cui argomento di lavoro era: “Annunciare Cristo nell’era digitale”.

Il Papa ha ripreso le parole del Concilio  e di Giovanni Paolo II:  “è scoccata l’ora del laicato” è ha sottolineato l’esigenza per la Chiesa di annunciare Cristo nel continente digitale. Il suo sviluppo “ripropone la questione sempre attuale del rapporto tra la fede e la cultura” ha detto il Papa  e ha aggiunto che “tra le opportunità e i pericoli della rete, occorre «vagliare ogni cosa», consapevoli che certamente troveremo monete false, illusioni pericolose e trappole da evitare. Ma, guidati dallo Spirito Santo, scopriremo anche preziose opportunità per condurre gli uomini al volto luminoso del Signore”.

Certo l’annuncio del Vangelo non è solo frutto di tecnologia ma serve “incontrare donne e uomini reali, spesso feriti o smarriti, per offrire loro vere ragioni di speranza” con  “relazioni umane autentiche e dirette per sfociare in un incontro personale con il Signore”.

La tecnologia non è sufficiente, ma è al tempo stesso indispensabile.

Il Papa ha ricordato anche i 15 anni della Mulieris Dignitatem. “Nella crisi culturale del nostro tempo la donna viene a trovarsi in prima linea nella battaglia per la salvaguardia dell’umano”.

Poi un pensiero al messaggio della GMG di Rio: “ Il tema della Giornata: ‘Andate e fate discepoli tutti i popoli’, ha messo in evidenza la dimensione missionaria della vita cristiana, l’esigenza di uscire verso quanti attendono l’acqua viva del Vangelo, verso i più poveri e gli esclusi.” ed ha concluso: “La Chiesa è sempre in cammino, alla ricerca di nuove vie per l’annuncio del Vangelo”.

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