Papa Francesco: Il corpo va rispettato perché è risonanza di eternità

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Freddo e sole in Piazza San Pietro per la prima udienza generale di dicembre di Papa Francesco che ha proseguito la catechesi sulla vita eterna e la resurrezione della carne. “La nostra risurrezione- ha detto il Papa- è strettamente legata alla risurrezione di Gesù; il fatto che Egli è risorto è la prova che esiste la risurrezione dei morti.” 

Il Papa rileggendo le Scritture ha ricordato che  Gesù stesso  “dice: «Io sono la risurrezione e la vita» (Gv 11,25). Infatti, sarà Gesù Signore che risusciterà nell’ultimo giorno quanti avranno creduto in Lui.”

É la sua resurrezione che ci da la certezza della nostra : “Egli, il Verbo incarnato, morto per noi e risorto, dona ai suoi discepoli lo Spirito Santo come caparra della piena comunione nel suo Regno glorioso, che attendiamo vigilanti. Questa attesa è la fonte e la ragione della nostra speranza: una speranza che, se coltivata e custodita, diventa luce per illuminare la nostra storia personale e comunitaria.” E il Papa aggiunge: “siamo discepoli di Colui che è venuto, viene ogni giorno e verrà alla fine. Se riuscissimo ad avere più presente questa realtà, saremmo meno affaticati dal quotidiano, meno prigionieri dell’effimero e più disposti a camminare con cuore misericordioso sulla via della salvezza.”

Ma che significa risorgere? Avverà nell’ ultimo giorno e Dio “restituirà la vita al nostro corpo riunendolo all’anima, in forza della risurrezione di Gesù.” Una trasformazione che “viene preparata in questa vita dal rapporto con Gesù nei Sacramenti, specialmente l’Eucaristia.”

E il Papa conclude con la certezza che noi già siamo parte della Resurrezione di Cristo. “Infatti- ha detto il Papa- mediante il Battesimo, siamo inseriti nella morte e risurrezione di Cristo e partecipiamo alla vita nuova” Il Papa ha chiesto a gran voce ai presenti: credete che Gesù è vivo? E noi siamo con lui. Gesù non ci lascerà morire.  Poi ha concluso: “ in attesa dell’ultimo giorno, abbiamo in noi stessi un seme di risurrezione, quale anticipo della risurrezione piena che riceveremo in eredità. Per questo anche il corpo di ciascuno di noi è risonanza di eternità, quindi va sempre rispettato; e soprattutto va rispettata e amata la vita di quanti soffrono, perché sentano la vicinanza del Regno di Dio, di quella condizione di vita eterna verso la quale camminiamo.”

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