Un viaggio del Papa in Asia? C’è da aspettarselo dice Padre Lombardi
Il Papa guarda con molta attenzione all’Asia. “Possiamo aspettarci dei viaggi verso questo continente anche perché Benedetto XVI non li ha fatti”. Lo ha detto Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede che ha incontrato a Roma i direttori degli oltre 180 settimanali cattolici italiani aderenti alla Fisc riuniti in Assemblea.
Con Papa Francesco “abbiamo assistito a un cambio di atmosfera”, ha spiegato il religioso rispondendo alle domande dei partecipanti, in virtù del quale “la Chiesa non viene più vista come una serie di proibizioni, ma come un’annunciatrice di amore e di misericordia”.
Papa Bergoglio ha una “innata” capacità di saper comunicare e lo ha dimostrato sin dal momento della sua elezione quando si è presentato alla folla in piazza San Pietro.
Padre Lombardi ha raccontato di questi otto mesi di pontificato, mesi “intensi” accanto ad una persona che ha dimostrato un “modo familiare” di presentarsi ai fedeli. “Pensavo che la sua scelta di risiedere a San Marta fosse provvisorio – ha detto Lombardi – ma mi sono dovuto ricredere”. E poi i tanti momenti che lui trascorre con i malati abbracciato uno per uno nei diversi incontri.
E parlando della stretta attualità, richiamata dalle domande dei giornalisti della Fisc ha ricordato la recente Esortazione Apostolica sottolineando come il Papa è riuscito a “cambiare la prospettiva con cui la Chiesa si presenta e viene percepita dalla gente”. Anche le “diverse forme di riforma” auspicate dal Papa vanno nel senso di “ripensare il servizio della Curia” non come “luogo di accentramento o di potere”, ma come “servizio competente”.
Nel suo magistero – ha detto Lombadi – “non c’è un cambiamento dei riferimenti dottrinali o altro, ma la volontà di guardare in faccia la realtà e muoversi a partire da essa”.
“Povertà, semplicità, incontro”, per il direttore della sala Stampa della Santa Sede sono le tre parole-chiave del pontificato di Papa Francesco. E poi un invito ai giornalisti. “mettersi dalla parte dei poveri”, per capire quali sono “le conseguenze negative” delle scelte di certi modelli di società e “a partire da quelle, prendere posizione” su ciò che non va nel mondo. “Avete una capacità di lettura delle situazioni locali che nessuno può togliervi”, ha aggiunto.
Padre Lombardi ha quindi parlato del suo rapporto con Papa Benedetto XVI che ha rinunciato al pontificato. Un gesto di “grandissimo coraggio spirituale”, dietro il quale non c’è stata alcuna manovra occulta né tantomeno complotto o fuga. “La vera motivazione – ha detto Lombardi – è nelle parole pronunciate da Benedetto XVI al momento della rinuncia. Anzitutto le forze che venivano meno, tra l’altro in un mondo sempre più veloce”. Il direttore della Sala Stampa ha incontrato recentemente papa Ratzinger: “sta bene, molto meglio del periodo successivo alla rinuncia quando probabilmente ha sofferto anche il calo della tensione dopo quanto successo. Sta così bene che si ha quasi la voglia si faccia sentire un po’ di più. Ma credo che questo non avverà”.