Il G8 della Chiesa ha ripreso la sua lunga discussione

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Stanno esaminando una per una la situazione dei dicasteri romani, cominciando dalla Congregazione per il Culto Divino, anche se – spiega padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede – “non c’è una ragione precisa per la scelta di iniziare da lì”. Certo è che gli otto cardinali chiamati da Papa Francesco a pensare ad una riforma della Pastor Bonus ci tengono a far precisare che “l’analisi sarà profonda”, e addirittura a far capire che si sta persino pensando “alla stesura di una nuova costituzione pastorale”.

Certo, il lavoro da fare è ancora lungo. Gli otto cardinali si incontrano ogni mattina, in una stanza della Domus Sanctae Marthae, dove risiedono tutti, dopo aver concelebrato la Messa con il Papa. Dalle 9 alle 12 e 30 la prima sessione di incontri, con un piccolo break nel mezzo della mattinata. Poi, riposo, e seconda sessione dalle 16 alle 19. Il Papa presenzierà sempre alle riunioni, tranne domani mattina, quando si assenterà per l’udienza generale.

Vogliono fare presto, gli otto cardinali, e alcuni fanno persino filtrare le loro proposte di riforma sulla stampa. E però, a sentire alcuni officiali dei dicasteri vaticani, le proposte inviate dalla Curia sono state soprattutto quelle di una maggiore collegialità e un maggior coordinamento. Quel coordinamento di cui aveva parlato anche il card. Francesco Coccopalmerio, in un suo intervento sulla riforma della Curia.

Padre Lombardi spiega che tutti i cardinali hanno messo sul tavolo le proposte e le situazioni che sono loro giunte dalle varie conferenze episcopali. Per esempio – sottolinea padre Lombardi – “il cardinal Gracias ha parlato delle Conferenze Episcopali in Asia, il cardinal Marx ha fatto riferimento alle riunioni in Europa…”

Di certo, il materiale giunto sul tavolo di Marcello Semeraro, vescovo di Albano e segretario del Consiglio dei Cardinali, è tantissimo, e qualcuno gli è arrivato anche dal cardinal Giuseppe Bertello, presidente del governatorato vaticano, che – spiega padre Lombardi – “essendo a Roma è un po’ un riferimento per tutti”.

I cardinali sono subito entrati nel vivo del dibattito, mentre alla prima riunione di ottobre avevano parlato anche di una possibile riforma del sinodo. Con la terza sessione, prevista a febbraio, alla vigilia del concistoro, padre Lombardi pensa “che si potrà arrivare a degli elementi che poi Papa Francesco potrà presentare al concistoro”. Ma di certo non si prevede che i lavori del consiglio siano terminati per quella data.

Gli otto cardinali hanno intenzione anche di invitare il Segretario di Stato Pietro Parolin a presenziare ad una riunione, per un breve saluto ed una presa di contatto.

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