La Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori ha incontrato Papa Leone XIV

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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 05.06.2025 – Ivo Pincara] – Questa mattina, la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, presieduta dal Signor Cardinale Seán Patrick O’Malley, O.F.M.Cap., Arcivescovo emerito di Boston, è stata ricevuta in Udienza da Sua Santità Papa Leone XIV. L’incontro, durato un’ora, ha segnato un momento significativo di riflessione, dialogo e rinnovamento dell’impegno incrollabile della Chiesa per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili.

Dopo l’Udienza la Commissione ribadisce l’impegno per la salvaguardia di minori, ha fatto il punto sulla sua attività con l’aggiornamento sul rapporto 2024 che offre osservazioni per 22 Paesi e 2 congregazioni religiose, esprimendo speranza nel proseguimento della missione iniziata nel 2014 e nell’accompagnare la Chiesa e per costruire una cultura di responsabilità, giustizia e compassione.

La Commissione continua a consigliare il Sommo Pontefice nello sviluppo e nella promozione di standard di salvaguardia universali e accompagnare la Chiesa nella costruzione di una cultura di responsabilità, giustizia e compassione.

Negli ultimi due anni, la Commissione ha intrapreso un ampio processo per sviluppare un Quadro di Linee Guida Universali per la Tutela, in stretta consultazione con i leader della Chiesa, i professionisti della tutela, le vittime di abusi e gli operatori pastorali di tutto il mondo. Questo sforzo ha prodotto una bozza di quadro che è stata perfezionata attraverso programmi pilota a Tonga, Polonia, Zimbabwe e Costa Rica. Questi progetti pilota regionali hanno fornito alla Commissione spunti preziosi sulle dimensioni pratiche, culturali e teologiche della tutela.

Queste linee guida non sono solo descrittive ma profondamente teologiche, radicate nella Scrittura, nella Dottrina Sociale della Chiesa e nel magistero dei Papi. Intendono ispirare una vera conversione del cuore in ogni leader e agente pastorale nella Chiesa, assicurando che la tutela non diventi un mero obbligo, ma un riflesso della chiamata del Vangelo a proteggere gli ultimi tra noi.

La Commissione ha aggiornato Papa Leone XIV sui progressi compiuti nell’ambito dell’iniziativa Memorare, il programma di rafforzamento delle capacità ideato per supportare le Chiese locali, in particolare nel Sud del mondo, nei loro sforzi per proteggere i minori e prendersi cura delle vittime di abusi. L’iniziativa prende il nome dall’antica preghiera alla Beata Vergine Maria, che ci ricorda che “nessuno è lasciato senza aiuto”. Offre una risposta concreta e pastorale affinché ogni Chiesa particolare diventi il luogo più sicuro di tutti.

Con il sostegno finanziario delle Conferenze Episcopali, l’iniziativa Memorare si basa su quattro pilastri:

  1. Creazione di infrastrutture di tutela: sostenere la creazione di uffici locali che offrano supporto alle vittime, garantiscano meccanismi di segnalazione e forniscano accesso a servizi legali, psicologici e pastorali.
  2. Prevenzione attraverso l’educazione: offrire formazione e supporto all’implementazione di protocolli che promuovano ambienti sicuri e una cultura di buon trattamento e rispetto.
  3. Collaborazione globale: creare reti intercontinentali per la condivisione delle conoscenze e l’impegno collettivo, secondo il principio di “Una Chiesa per la protezione dei minori”.
  4. Comunicazione strategica: consentire alle Chiese locali di comunicare in modo efficace, promuovere la salvaguardia e favorire la trasparenza.

L’iniziativa Memorare è adattata ad ogni contesto ecclesiale. Rispetta l’autonomia locale, offrendo al contempo un supporto essenziale per garantire che tutte le chiese, indipendentemente dalle risorse, possano onorare il loro sacro dovere di proteggere i più vulnerabili.

Inoltre, la Commissione ha aggiornato il Santo Padre sullo sviluppo e l’impatto del Rapporto Annuale, pietra angolare del suo mandato, progettata per valutare la capacità di tutela delle Chiese locali, offrendo raccomandazioni pratiche basate sulle realtà di ogni regione.

Il Rapporto Annuale di quest’anno presenta un’analisi mirata della Giustizia Conversazionale attraverso la lente delle riparazioni. Ciò include uno studio teologico-pastorale completo e la raccolta di dati sulle attuali pratiche di riparazione nella Chiesa Universale. È in fase di elaborazione un nuovo vademecum sulle riparazioni, basato sulle esperienze vissute da vittime e sopravvissuti, per guidare le chiese locali nel rispondere con giustizia e compassione.

Il Rapporto Annuale integra diversi miglioramenti metodologici, tra cui un Focus Group Vittime/Sopravvissuti ampliato con contributi diretti di sopravvissuti provenienti da tutte e quattro le regioni della Commissione. I dati relativi alla Chiesa a livello nazionale provengono anche dal processo di revisione del Comitato ONU sui Diritti dell’Infanzia, rispondendo alla crescente richiesta di maggiore trasparenza attraverso dati esterni. La Commissione delinea inoltre la sua collaborazione in corso con i partner delle Nazioni Unite per migliorare l’accesso a dati affidabili sulla prevalenza degli abusi, invitando le istituzioni, anche esterne alla Chiesa, a investire in migliori quadri di raccolta dati, per azioni più basate sull’evidenza.

Il Rapporto Annuale di quest’anno presenta analisi e osservazioni per 22 Paesi e 2 congregazioni religiose (Sezione 1), identifica tendenze e sfide regionali (Sezione 2) e include una revisione istituzionale del Dicastero per l’Evangelizzazione (Sezione 3). La Sezione 4 presenta la metodologia iniziale della Commissione per la revisione dei movimenti laici, sperimentata in collaborazione con il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, con i primi risultati della sua analisi del Movimento dei Focolari. I principali risultati e osservazioni del Rapporto Annuale, plasmati dal dialogo continuo con gli stakeholder della Chiesa, riflettono il ruolo sempre più profondo della Commissione nel sostenere la riforma, la trasparenza e il risanamento in tutta la Chiesa.

Durante l’Udienza concessa dal Santo Padre, la Commissione ha ribadito il suo impegno per l’unità e la collegialità dei suoi membri. Una lettera firmata da tutti i membri dopo l’Assemblea Plenaria del marzo 2025 ha sottolineato la necessità di continuità del mandato, nella governance e nei metodi di lavoro della Commissione, affermando l’indipendenza della Commissione e il suo ruolo di consulente di fiducia del Santo Padre.

La Commissione ha sottolineato la crescente collaborazione dei Dicasteri della Curia Romana, invitandoli a continuare a collaborare in questo ministero vitale.

La Commissione spera di presentare il Quadro di Linee Guida Universali definitivo al Santo Padre entro la fine dell’anno. Nel frattempo, la Commissione riafferma l’impegno ad ascoltare, a camminare al fianco delle vittime e dei sopravvissuti e a sostenere ogni comunità ecclesiale nei suoi sforzi per salvaguardare con compassione tutto il popolo di Dio.

Foto di Vatican Media.

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