Ascensione di Gesù al cielo

Con l’Ascensione di Gesù al cielo si conclude il tempo della Pasqua: Gesù esce dallo spazio terreno ed entra nella pienezza della sua gloria. E’ la festa di Gesù, Figlio di Dio; è la festa dell’umanità tutta perché Gesù, vero Dio e vero uomo, entra nel cielo potando con sè la nostra umanità. Gioiscono gli Angeli; gioiscono le anime già da 40 giorni liberate dal limbo ed oggi ammesse nel Regno dei cieli; gioisce la Chiesa tutta: Maria, gli apostoli, le pie donne perché da oggi inizia la storia della Chiesa.
Gesù infatti, prima di salire al cielo, dice alla sua Chiesa: “Come il Padre ha mandato me, io mando voi; non mi vedrete più ma sarò sempre accanto a voi”. I discepoli di Gesù, sconosciuti dal mondo, sono chiamati a conquistare la terra per fare dell’umanità la grande famiglia di Dio. A questi uomini deboli e fragili occorre un’armatura e Gesù promette loro la presenza dello Spirito Santo: ‘Giovanni battezzò con acqua ma voi battezzerete da qui a pochi giorni con lo Spirito Santo’.
L’Ascensione di Gesù al cielo segna il punto di partenza della storia della Chiesa nel mondo: la Chiesa è chiamata a portare avanti la missione affidatale da Gesù: predicare a tutte le genti; essere testimoni credibili davanti a tutti; vivere in gioiosa comunione con i fratelli costituendo il nuovo popolo di Dio. Gesù non lascia gli Apostoli in pianto, nelle lacrime; essi giulivi rientrano a Gerusalemme con grande gioia. L’Ascensione di Gesù segna il punto di arrivo di Cristo Gesù nella sua gloria; Gesù porta a termine la missione affidatagli dal Padre.
L’Ascensione segna anche il punto di partenza dello Spirito Santo, promesso da Gesù, che il Padre presto invierà sulla terra: il grande dono assicurato da Gesù ai suoi discepoli. L’evento della Ascensione è descritto non come un viaggio verso l’alto bensì come l’azione della potenza di Dio che introduce Gesù nello splendore della sua gloria: ‘seduto alla destra del Padre’.
Con Gesù asceso al cielo, l’uomo entra a pieno titolo, in modo inaudito e nuovo, nell’intimità della vita divina e perciò Gesù dirà ai suoi: ‘Vado a prepararvi un posto’. Il termine ‘cielo’ non indica un luogo sopra le stelle ma qualcosa di più sublime: indica Cristo Gesù che accoglie l’umanità redenta nella gloria perché in Lui, vero Dio e vero uomo, le due nature sono inseparabilmente unite nell’unica Persona divina. Per l’uomo essere con Dio significa essere in cielo, essere in comunione con Lui. Da qui il motivo per cui gli Apostoli rientrarono in Gerusalemme ‘pieni di gioia’.
L’Ascensione di Gesù non è stato un distacco ma la piena convinzione che Gesù, crocifisso e risorto, era veramente vivo ed aveva aperto le porte del regno dei cieli. Elevato in alto, reso invisibile agli occhi dei suoi discepoli, Egli non li aveva abbandonati; messo a morte nel corpo, è risorto e rimane sempre presente come Persona divina nella Chiesa che assicura la salvezza offerta a tutti.
Con il suo sacrificio in croce ha suggellato la nuova alleanza tra Dio e l’uomo; una alleanza dove tutti gli uomini sono invitati ad entrare con la fede e il Battesimo. Questa ‘alleanza’ non è un semplice segno di amicizia tra Dio e gli uomini ma l’adozione filiale dell’uomo al Padre, che diventa così anche ‘nostro Padre’. Gli Apostoli sono i testimoni non solo della sua passione, morte e risurrezione ma anche dell’Ascensione di Gesù al cielo: Gesù è salito al cielo; rimane così sempre con noi ! Cosa allora bisogna fare ? Ce lo indicano gli Atti degli Apostoli: ‘Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo’; non state allora a braccia conserte, ma, su, all’opera !
Nasce così la storia millenaria della Chiesa una, santa, cattolica, apostolica. La festa dell’Ascensione di Gesù al cielo è il grazie più sentito a Gesù, che ha aperto a tutti le porte del Regno dei cieli; è un invito a guardare il cielo, che è la nostra vera patria dove Gesù ci ha preceduto con il suo amore; è la patria dove tutti siamo diretti per dare il via ad una vita nuova. La Santissima Vergine, Madre di Gesù e nostra, ci assista sempre, ci protegga nel nostro cammino per la maggior gloria di Dio.