Aggiornamenti sul Caso Rugolo (e Gisana)

Gisana-Murgana-Rugolo
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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 23.05.2025 – Ivo Pincara] – Nel processo di appello, che si celebra in Corte d’appello a Caltanissetta, a Don Giuseppe Rugolo, il sacerdote condannato a 4 anni e mezzo di carcere dal tribunale di Enna, per violenza sessuale a danno di minori, nella prossima Udienza, fissata per il 27 maggio, non ci sarà la sentenza. L’ha annunciato, a chiusura della seconda Udienza, la Presidente nella I Sezione penale Roberta Serio nel corso della quale hanno parlato Giovanni Di Giovanni, il legale di parte civile della famiglia di Antonio Messina, il giovane archeologo che aveva denunciato Rugolo.

Per la prima volta dall’inizio del processo, Messina non era in aula e neppure il suo legale, l’Avv. Eleanna Parasiliti Molica, “perché – ha detto l’Avv. Giovanni Di Giovanni – convocati dalla Santa Sede, in Vaticano”. Assente anche l’imputato, Don Giuseppe Rugolo.

«Ho accolto l’attenzione riservata a me e al mio caso da parte della Pontificia Commissione Pontificia per la Tutela dei Minori, ma al momento ritengo giusto mantenere il riserbo sui contenuti dell’incontro. Auspico una risoluzione anche a livello ecclesiastico, che apra la strada alla verità e possa essere da esempio per altre vittime», ha dichiarato Antonio Messina, che già aveva ricevuto, nei mesi scorsi, un invito ad incontrare Papa Francesco, mai avvenuto a causa della morte.

L’Avv. Mauro Lombardo, il legale della Parrocchia di San Giovanni, dove sarebbero avvenute alcune violenze, ha attaccato la sentenza di I grado che, secondo lui, non avrebbe approfondito alcuni aspetti chiave della vicenda mentre l’Avv. Gabriele Cantaro, il legale della Curia di Piazza Armerina, ritenuta responsabile civile, ha parlato di attacco mediatico al Vescovo Rosario Gisana e ha poi incentrato il suo intervento sul fatto che si sarebbe dovuta citare la Diocesi piuttosto che la Curia, che a suo dire, potrebbe essere considerata come una sorta di segreteria della Diocesi.

Intanto c’è attesa per l’udienza prebattimentale, che si celebra al Tribunale di Enna il prossimo 26 maggio e che vede imputati per falsa testimonianza proprio il Vescovo di Piazza Armerina, Mons. Rosario Gisana e il suo Vicario giudiziale, attuale parroco della Chiesa Madre di Enna, Mons. Vincenzo Murgano. I due sono accusati di avere mentito in aula durante il processo al sacerdote Rugolo.

Inoltre, una settimana fa si è svolta l’Udienza davanti al Presidente del Tribunale di Enna, Cristina Russo, in funzione di Gip, per Pierelisa Rizzo, la giornalista denunciata per ben tre volte da Don Giuseppe Rugolo per “diffamazione e diffusione di atti procedurali”. La Procura aveva chiesto l’archiviazione, a cui i legali di Don Rugolo si erano opposti.

Pierelisa Rizzo è accusata di aver pubblicato su Facebook alcuni stralci tratti dall’ordinanza di arresto del prete, in risposta ad una testa giornalistica, che avrebbe screditato l’operato della Procura e della Polizia, sostenendo che nei supporti informatici di Don Rugolo non vi fossero contenuti pornografici.

Il legale di Rizzo, l’Avv. Eleanna Parasiliti Molica ha chiesto e ottenuto la produzione dell’ordinanza di arresto del sacerdote, che contiene proprio i passaggi pubblicati dalla giornalista, per dimostrare che tali informazioni erano già di pubblico dominio dall’aprile 2021, poiché pubblicate anche da altre testate e non apprese in seguito alle Udienze a porte chiuse nell’ambito del processo di I grado a Rugolo.

L’Avv. Parasiliti ha sottolineato inoltre, come i legali di Rugolo avessero richiesto il sequestro dei supporti informatici e cellulari di Rizzo, in un maldestro tentativo di colpire i legali di Antonio Messina, che ha denunciato Rugolo, sospetto di aver diffuso atti procedurali.

Il Pm Stefania Leonte, presente in aula, ha insistito, così come l’Avv. Parasiliti, nella richiesta di archiviazione. Il Gip si è riservato di decidere.

Caso Rugolo – Indice [QUI]