Eluana, il governo ha pronto il decreto. I dubbi del capo dello Stato

Pubblico il testo del decreto che il governo sarebbe intenzionato a presentare. I dubbi del capo dello Stato però sarebbero notevoli. L’approvazione del provvedimento bloccherebbe la procedura che condurrà Eluana Englaro alla morte. Torna in pista anche la magistratura, con la procura di Udine che apre un fascicolo sulla vicenda. E se possibile lo scontro si fa ancora più duro.
DECRETO – La via sembra essere stata intrapresa. Ed è una via che porta ad un decreto da parte del governo per vietare l’interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione su tutto il territorio nazionale. Un decreto che dovrebbe essere portato molto presto, forse già domani, in Consiglio dei Ministri e che avrebbe come effetto immediato di fermare tutte le procedure che stanno per essere poste nei confronti di Eluana Englaro nella clinica di Udine “La Quiete”. Un decreto del quale però ancora non si conosce la sorte, dal momento che il presidente della Repubblica avrebbe espresso serie perplessità.
IL TESTO – La bozza del provvedimento dell’esecutivo finalizzato a sospendere l’attuazione della sentenza della Corte di Appello di Milano è filtrata e si sa dunque al momento che il testo del decreto reciterebbe così: “L’alimentazione e l’idratazione, in quanto forme di sostegno vitale e fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze, non possono in alcun caso essere rifiutate dai soggetti interessati o sospese da chi assiste soggetti non in grado di provvedere a se stessi”. Una semplice frase ora all’esame preventivo e informale del Quirinale.
REAZIONI – Quella di un decreto del governo è stata definita dai legali di Eluana una “ipotesi costituzionalmente abnorme”. Il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi ha sottolineato in una nota che «sarebbe comunque paradossale che Eluana Englaro dovesse essere l’unica persona a morire sulla base di una volontà presunta, dal momento che la futura legge sulla fine di vita non potrà non recepire il principio, contenuto nelle proposte dei diversi schieramenti, a proposito di una volontà che deve essere esplicita e certificata, ma che mai può essere indirettamente ricostruita”. Il mondo politico è diviso. Alcuni chiedono con forza al governo di fare presto, altri chiedono al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di non firmare un eventuale decreto contrario alla sentenza della Corte di Appello di Milano su Eluana.
LA PROCURA DI UDINE – Il caso Englaro torna anche all’attenzione dei magistrati. La procura di Udine intende infatti verificare le testimonianze di amici e parenti sulla volontà espressa da Eluana Englaro. La decisione di nuove verifiche è stata presa dalla procura sulla base dei contenuti di alcuni esposti inviati in questi giorni a polizia, carabinieri e alla procura stessa. Le indagini sulle testimonianze di amici e parenti dovrebbero affiancarne altre, fra le quali quelle relative alla legittimità del protocollo firmato nei giorni scorsi dalla casa di riposo «La Quiete», dall’Azienda Sanitaria 4 Medio Friuli e dall’associazione «Per Eluana» per l’attuazione del decreto della Corte di Appello di Milano per l’interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione della donna in coma.