C’è ancora un futuro per la cultura Cristiana?

Copertina libro
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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 23.05.2025 – Jan van Elzen] – Il pianeta è impantanato nella guerra. Gli scenari di conflitto non sono unicamente i campi di battaglia con il loro tributo di sangue, ma anche gli arengari della politica e i salotti della grande finanza. Il bene comune parrebbe una chimera: un concetto sulla bocca di molti, che non trova seguito nell’azione concreta. Risultato? L’Occidente è in decadenza, le democrazie mostrano ora volti pallidi e vestiti logori, mentre le risorse sociali e personali impoveriscono.

A questo macrocosmo burrascoso corrisponde una società dilaniata da violenze spicciole e quotidiane non meno devastanti: una partita di calcio può diventare il pretesto per uno scontro mortale e le cronache di ogni giorno mostrano in carrellata i volti di vittime che non risparmiano certo i più deboli: le donne, i vecchi e i bambini… Le famiglie stesse sono devastate, con figli e genitori nei casi più eclatanti gli uni contro gli altri nei panni di carnefici. E anche dietro la bandiera dell’integrazione si celano storie di sfruttamento che spesso negano ogni spirito di accoglienza e, in controcanto, un autentico desiderio di essere accolti.

È in questo contesto, in cui l’aggressione verbale è prodromo di quella fisica e le ideologie in voga non sembrerebbero saper offrire soluzioni, che Pierpaolo Donati, padre della Sociologia relazionale, ha scritto Una cultura che trasforma il mondo. La vita come relazione (Ares 2024, 216 pagine [QUI]): saggio breve, denso di riflessioni, che rinviene nel messaggio Cristiano il segreto per una società capace, mediante incontri autentici e relazioni aperte, di ritrovare la via per una riappacificazione a ogni livello.

Le provocazioni di questo testo verranno raccolte in un dialogo che il Prof. Donati intratterrà alla Camera dei Deputati con la Prof.ssa Marta Cartabia, giudice, Presidente emerita della Corte Costituzionale, già Ministro della Giustizia e attualmente docente di Diritto costituzionale nell’Università Bocconi di Milano. Un confronto fra una giurista e un sociologo di fama internazionale per capire se la grandezza di una civiltà sta nelle sue leggi o nella qualità delle relazioni in campo. Arbitrerà Giorgio Spallone, avvocato civilista del Foro di Bologna.

L’incontro pubblico – ma con accredito obbligatorio sia per gli ospiti sia per i giornalisti – avrà luogo martedì 27 maggio 2025 a Roma, presso la Sala del Refettorio, via del Seminario 76, alle ore 16.30. Per registrarsi contattare la Dott.ssa Valentina Calvello [ valentina.calvello@edizioniares.it ] entro le ore 13.00 di venerdì 23 maggio 2025.

Il libro

C’è ancora un futuro per la cultura Cristiana? Per buona parte dell’opinione pubblica la risposta è negativa, perché la considera ormai irrilevante ed estranea rispetto al prevalere di nuove tendenze evolutive. Non pensa così Pierpaolo Donati, fondatore della sociologia relazionale, che vede in questa marginalità un’occasione per comprendere davvero che cosa significhi “fare cultura”. In queste pagine mostra, infatti, come una cultura possa rinascere e rinnovarsi solo grazie a relazioni vitali che colorino di senso il nostro quotidiano. È una sfida che invita a ripensare la cultura cristiana non tanto o soltanto come sistema di idee o di grandi narrazioni, ma come modus vivendi. Ossia, come uno stile di vita che si ispira a una matrice teologica relazionale che unisce l’umano e il divino in tutte le realtà quotidiane.

Pierpaolo Donati, sociologo e filosofo, è noto a livello internazionale per la sua “sociologia relazionale” o “teoria relazionale della società”. Ha insegnato nell’Università di Bologna ed è membro della Pontificia Accademia di Scienze Sociali e dell’Accademia delle Scienze dell’Università di Bologna. Tra le pubblicazioni più recenti: Sociologia della relazione (Il Mulino 2013), Sociologia relazionale. Come cambia la società (La Scuola SEI 2013), L’enigma della relazione (Mimesis 2015), Lo sguardo relazionale (Meltemi 2021), Alterità. Sul confine fra l’Io e l’Altro (Città nuova 2023).

Fonte: Comunicato Stampa delle Edizioni Ares.

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