Cosa resta dell’ultimo anno di pontificato di papa Francesco: la preghiera davanti alla tomba di Re Baldovino del Belgio

La preghiera di Papa Francesco (1936-2025) davanti alla tomba del re Baldovino di Sassonia Coburgo Gotha (1930-1993), è una delle istantanee più suggestive del viaggio apostolico di Bergoglio in Belgio, Paese visitato tra il 26 e il 29 settembre, dopo una breve tappa in Lussemburgo.
In tale occasione il Pontefice ha elogiato pubblicamente il coraggio del sovrano per aver scelto nel 1990 di «lasciare il suo posto da Re per non firmare una legge omicida», ovvero quella che ha legalizzato l’aborto in Belgio. Per la pubblica testimonianza in favore della vita Papa Francesco ha auspicato che la causa di beatificazione di colui che è stato Re del Belgio per oltre quarant’anni (dal 1951 al 1993) proceda e, dopo la scomparsa di Bergoglio, ci auguriamo davvero che tale indicazione abbia seguito.
A tal fine la pubblicazione avvenuta la scorsa settimana, a firma del giornalista Fulvio Fulvi, di una nuova e ben documentata biografia di Baldovino (Edizioni Ares, Milano 2025, pp. 144, euro 16), non può che fare piacere. Del resto questo sovrano è stato un personaggio molto amato, in patria e non solo, per le sue doti di equilibrio e saggezza, capacità di ascolto e servizio.
Al suo funerale, il 7 agosto 1993, la nazione intera si è stretta intorno a lui e nella sua omelia il primate del Belgio, il cardinale Godfried Danneels (1933-2019), ha pronunciato a suo riguardo parole forti e solenni dando eco ai sentimenti di molti. «Vi sono Re che sono più che Re -ha detto fra l’altro -: sono i pastori del loro popolo. Non si limitano a regnare, amano, fino a dare la propria vita. Tale è stato Re Baldovino. Egli amava. La sua intelligenza politica affondava le proprie radici profonde nel cuore, il suo savoir-faire gli derivava dalla sua forza d’amare. Il segreto del suo regno era il suo cuore.
È stato un Re secondo il cuore degli uomini. Ci amava, noi l’amavamo. Quest’uomo discreto, silenzioso, sempre sorridente, infinitamente delicato, aveva un cuore largo come le spiagge lungo il mare. Vi nascondeva tutte le gioie e tutte le sofferenze del suo Paese e del suo popolo. Quest’uomo portava in sé un calore, una capacità di ascolto ed empatia difficilmente immaginabili».
Baldovino di Sassonia Coburgo Gotha, comunque, è stato una personalità autorevole e influente non solo per il Belgio ma anche per la storia dell’Europa del secondo Novecento. Nel libro di Fulvi si ripercorrono a questo proposito eventi significativi come la deportazione del futuro re con la famiglia durante il dominio del continente da parte del nazionalsocialismo, gli anni del collegio svizzero e, soprattutto, la sua salita al trono poco più che ventenne. Nel 1951 il nuovo Re dovette affrontare la grave crisi in cui versava la sua nazione dopo la Seconda guerra mondiale che cercò di rimediare con equilibrio, saggezza e lungimiranza. In seguito, si adoperò con convinzione e da protagonista per l’ingresso del Belgio nell’Ue e nell’Alleanza Atlantica.
Figura indelebile della vita di Baldovino è naturalmente quella della moglie, la regina Fabiola. Compagna inseparabile di vita e di fede e sua prima confidente, ebbe un ruolo di primo piano anche nello snodo più importante (dal punto vista etico e valoriale) del suo regno, ovvero quando, nel 1990, Baldovino sospese il suo incarico piuttosto che firmare la legge favorevole all’aborto votata dal Governo. In questa decisione risultò decisivo l’incontro segreto che i sovrani ebbero con un frate al santuario di Loreto. È questo il “gran rifiuto” di Baldovino, lodato da Papa Francesco durante la sua visita pastorale a Bruxelles, nella quale ha avuto anche modo, come accennato, di sollecitare ai vescovi locali l’apertura del processo per la beatificazione del re.
Fulvio Fulvi, giornalista e scrittore, ha lavorato per le redazioni Interni e Agorà del quotidiano cattolico Avvenire. È autore di numerose biografie e saggi sul cinema, tra i quali: Poliziotti senza paura. Stelvio Massi e il cinema d’azione (Il Foglio Letterario 2010); Il desiderio nasce dallo sguardo. Il silenzio degli innocenti di Jonathan Demme (Unmondoaparte 2012), Il vero volto di don Camillo. Vita & Storie di Fernandel (Ares 2015); Lo spirito di Giulietta Masina, storia di un’antidiva (Edizioni La Fronda 2021); Graham Greene. Il tormento e la fede (Ares 2023).