Alcuni punti fermi. Innanzitutto, chiarezza sull’unicità del Cristo Risorto come unica via di salvezza

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 19.05.2025 – Vik van Brantegem] – Dopo i primi 10 giorni, culminati nel solenne inizio di pontificato del Romano Pontefice Leone XIV, da ieri felicemente regnante, sono già chiarissimi alcuni punti fermi, oltre il suo stile, la sua preparazione teologica e culturale, la sua serenità e tranquillità, la sua determinazione, mostrandosi di trovarsi a suo agio nei panni papali.
Innanzitutto, Papa Leone XIV rimette la Chiesa Cattolica al centro, in particolar modo nella policrisi internazionale, spostando di colpo gli equilibri (“La Santa Sede si mette a disposizione per far sedere i nemici e guardarsi negli occhi”) e di fronte alla rivoluzione dell’intelligenza articificiale (tema su cui è preparato).
Poi, Papa Leone XIV promuovendo l’armonia fa quello che chiede l’ufficio del Romano Pontefice: confermare i Cattolici nella fede e richiamarli all’unità della Chiesa (e questo pare rivolto soprattutto ai “bergoglioni” più accaniti o ciechi-sordi) ricordando che la Chiesa non è una ONG o una semplice associazione (e che ha un’altra missione, diversa dalla loro) e che occorre colmare l’ignoranza dottrinale della gente.
Poi, con tutto questo, c’è il pericolo che Papa Leone XIV faccia la fine dei suoi immediati predecessori, che è diventato palese, dopo la frase che ha pronunciato sulla famiglia e il matrimonio, ha attivato la macchina del fango, che da Repubblica, Corriere, ecc. e sui social media ha rovesciato le ire dei “benpensanti”. Ha ribadito la centralità nella società della famiglia fondata sull’unione tra un uomo e una donna, due persone di sesso diverso, chiedendo ai governi di sostenerla come nucleo essenziale per società armoniche e pacificate. Affermando l’ovvio, la dottrina della Chiesa Cattolica su matrimonio e famiglia, ha spiazza però tutti coloro che si erano illusi, che la dottrina della Chiesa Cattolica su matrimonio e famiglia non fosse più quella di sempre.
Papa Leone XIV da subito annuncia Gesù Cristo e non quello che vogliono la televisione, i media e il chiacchiericcio da bar nei social media.
Auguriamo tanti e felici anni al Santo Padre, mentre preghiamo, come lui chiede, per il suo ministero petrino.
È illuminante quanto scritto oggi dall’amico e collega Andrea Gagliarducci, sui primi passi di Papa Leone XIV, nell’editoriale Il ritorno del tema della verità [QUI]: «Papa Leone XIV ha affermato che questa verità riguarda la fede dei Cristiani in una Persona e che la Chiesa non si stancherà mai di dire la verità su Dio e sull’uomo, anche se questa franchezza potrebbe essere fraintesa. (…) Non si tratta di trovare un linguaggio per poter parlare a tutti. Si tratta di spiegarsi a tutti affinché tutti possano comprendere il linguaggio».
È significativo anche il commento dell’amico e collega Marco Tosatti [QUI], in riferimento all’unicità di Cristo come sola via di salvezza: «Ci piace notare che la prima lettura della Messa [di inizio del pontificato di Papa Leone XIV 18 maggio 2025] riportava questo brano degli Atti degli Apostoli: “In quei giorni. Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro: ’Capi del popolo e anziani, visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi egli sia stato salvato, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato. Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d’angolo. In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati’”. Questo stesso brano era stato citato nell’omelia pronunciata dal Papa nella Messa ai cardinali dopo l’elezione. Una riaffermazione chiara dell’unicità di Cristo come sola via di salvezza, al di là delle ambiguità espresse nel corso del pontificato precedente».
Concludiamo, con la segnalazione dell’antologia delle parole chiave del nuovo successore di Pietro, nei primi atti di servizio alla Chiesa e all’umanità, a firma dell’amico e collega Sandro Magister [QUI], che introduce: «Nei dieci giorni dall’elezione a Papa alla Messa d’inizio del suo ministero petrino Leone XIV ha già espresso con chiarezza le linee maestre del nuovo pontificato. “Sparire perché rimanga Cristo, farsi piccolo perché Lui sia conosciuto e glorificato”: in sintesi è questo il servizio che egli vuole offrire alla Chiesa e all’umanità intera. Questo fin dal primo saluto dalla loggia della Basilica di San Pietro, che egli ha espresso con parole non sue, ma di Gesù Risorto. Quello di Leone si presenta come un pontificato tutto a servizio dell’annuncio della fede in Cristo a un mondo in cui essa minaccia di spegnersi, con tutti i drammi che ne conseguono, un mondo in cui la Chiesa deve saper essere faro di quella salvezza che viene da Dio».