Il papa: il pensiero di Paolo come speranza per l’ecumenismo
Appello del papa per la pace in Sri Lanka e una riflessione sulle ”convergenze tra l’esegesi cattolica e l’esegesi protestante”, grazie al pensiero di San Paolo. All’ Udienza generale di oggi Benedetto XVI ha presentato la ultima catechesi della serie dedicata all’ Apostolo delle Genti ed ha parlato della sua eredità spirituale: “una grande speranza per l’ecumenismo, cosi’ centrale per il Concilio Vaticano II”, ha detto.
Nell’aula Paolo VI assiepata di fedeli il papa ha detto che La figura di Paolo ”grandeggia ben al di la’ della sua vita terrena e della morte. San Paolo ci ha lasciato un’eredita’ straordinaria e, a partire dai padri della Chiesa, numerosi commentari gli sono stati dedicati”.
Nel XIX secolo, ha fatto notare Benedetto XVI, si e’ registrata ”una nuova reminiscenza del paolinismo”, soprattutto a proposito dell’interpretazione storico-critica delle Scritture Il papa ha anche ricordato che proprio sulle lettere dell’Apostolo delle genti, Lutero fondo’ le motivazioni teologiche della sua protesta contro le indulgenze cattoliche e del suo scisma. ”Lutero – ha ricordato Ratzinger – in un attimo trovo’ una nuova interpretazione della teologia della giustificazione che lo libero’ da scrupoli e ansie della sua vita precedente, con nuova radicale fiducia nella bonta’ di Dio che perdona senza condizioni: la Chiesa gli apparve come schiavitu’ della legge, ma il Concilio di Trento ha interpretato in modo profondo questa teologia e ha trovato una sintesi tra legge e Vangelo”.
Oggi tuttavia ”crescono le convergenze tra esegesi cattolica e esegesi protestante sulle lettere di San Paolo, e questo rappresenta una grande speranza per l’ecumenismo”, ha concluso Benedetto XVI. A fine udienza poi l’appello perche’ si fermino le violenze nello Sri Lanka tra truppe governative e ribelli tamil, che gia’ hanno provocato ”tante vittime innocenti”. Nell’esprimere la sua ”preoccupazione”, il pontefice ha auspicato il ripristino del diritto umanitario.