Papa Francesco ai catecumeni: Dio non smette mai di venirci a cercare

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Siete pronti ad incamminarvi per questa via sotto la guida di Cristo? É la domanda del vescovo ai catecumeni, la domanda che sabato pomeriggio alla vigilia della chiusura dell’Anno della Fede il Papa ha posto a 500 catecumeni che iniziano così un percorso che li porterà al Battesimo, primo sacramento dell’iniziazione cristiana. Una liturgia essenziale che in molte diocesi viene celebrata regolarmente, una provocazione per chi il Battesimo lo ha dimenticato e ha smesso si camminare con Cristo, un incoraggiamento per chi guarda la fede cristiana da lontano. Una conferma dell’anelito ad incontrare il Signore ha detto il Papa nella sua omelia durante la liturgia della parola celebrata nella Basilica Vaticana.

“Quanto è importante – ha detto il Papa- mantenere vivo questo desiderio, questo anelito ad incontrare il Signore e fare esperienza di Lui, fare esperienza del suo amore, fare esperienza della sua misericordia! Se viene a mancare la sete del Dio vivente, la fede rischia di diventare abitudinaria, rischia di spegnersi, come un fuoco che non viene ravvivato.” Il Papa ha commentato il passo del Vangelo nel quale i discepoli chiedono a Gesù: dove abiti? Dopo che Giovanni Battista proclama: ecco l’ Agnello di Dio. In primo luogo, c’è l’ascolto, “ nel tumulto di tante voci che risuonano intorno a noi e dentro di noi, voi avete ascoltato e accolto la voce che vi indicava Gesù come l’unico che può dare senso pieno alla vostra vita.”

Poi c’è la gioia di trasmettere la fede, “Dio non ci ha creato per essere soli, chiusi in noi stessi, ma per poter incontrare Lui e per aprirci all’incontro con gli altri. Dio per primo viene verso ognuno di noi”. Dio è il primo a prendere l’iniziativa: “è Lui che cerca l’uomo, e di solito lo cerca proprio mentre l’uomo fa l’esperienza amara e tragica di tradire Dio e di fuggire da Lui. Dio non aspetta a cercarlo: lo cerca subito. È un cercatore paziente il nostro Padre! Lui ci precede e ci aspetta sempre. (…) Non si allontana da noi, ma ha la pazienza di attendere il momento favorevole dell’incontro con ciascuno di noi. E quando avviene l’incontro, non è mai un incontro frettoloso, perché Dio desidera rimanere a lungo con noi per sostenerci, per consolarci, per donarci la sua gioia.”

Infine il cammino, quel camminare con Gesù “che dura tutta la vita. Alla fine ci sarà.” Gesù è sempre al nostro fianco e “la fede ci dà la certezza della presenza costante di Gesù in ogni situazione, anche la più dolorosa o difficile da capire. Siamo chiamati a camminare per entrare sempre di più dentro al mistero dell’amore di Dio, che ci sovrasta e ci permette di vivere con serenità e speranza.”

Il Papa ha affidato i catecumeni a Maria “discepola perfetta” che “vi accompagna”. Poi l’invito finale a “custodire l’entusiasmo del primo momento che vi ha fatto aprire gli occhi alla luce della fede; a ricordare, come il discepolo amato, il giorno, l’ora in cui per la prima volta siete rimasti con Gesù, avete sentito il suo sguardo su di voi. (…) E così sarete sempre certi dell’amore fedele del Signore. (…) Lui non vi tradirà mai!” Il Papa ha donato ad alcuni catecumeni in rappresentanza di tutti il libro del Vangelo e al termine del rito è sceso a salutare alcuni dei catecumeni ai piedi dell’altare della Confessione.

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