Dal Papa il presidente del consiglio bosniaco e i giocatori di rugby

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Due udienze pubbliche questa mattina per Papa Francesco che ha ricevuto  Vjekoslav Bevanda, Presidente del Consiglio dei Ministri della Bosnia ed Erzegovina, e i dirigenti e gli atleti delle Nazioni di Rugby di Argentina e Italia.

“Gli incontri- si legge nel comunicato ufficiale sulla udienza la Presidente del Consiglio bosniaco- svoltisi in un’atmosfera di cordialità, hanno fornito l’occasione per uno scambio di opinioni sull’attuale situazione in Bosnia ed Erzegovina, sui principali traguardi che attendono il Paese, come pure sugli sforzi per promuovere una società sempre più aperta e rispettosa dei diritti di tutti i cittadini e sulle sfide che l’attuale crisi economica impone di affrontare.

È stata, poi, espressa soddisfazione per le buone relazioni bilaterali, di cui l’Accordo di Base del 2006 è un’importante espressione, favorendo la collaborazione fra la Chiesa e lo Stato per il bene comune e lo sviluppo del Paese. Nel prosieguo della conversazione si sono, quindi, toccati alcuni temi relativi all’applicazione del suddetto Accordo, come pure al contributo dei cattolici nella società.”

Scherzosa la udienza ai dirigenti e gli atleti delle Nazioni di Rugby di Argentina e Italia. Il Papa ha affermato che il rugby “è uno sport molto simpatico (…) è uno sport duro, c’è molto scontro fisico, ma non c’è violenza, c’è grande lealtà, grande rispetto. Giocare a rugby è faticoso, ‘non es un paseo’, non è una passeggiata! E questo penso che sia utile anche a temprare il carattere, la forza di volontà”.

“Ecco, nel rugby – ha continuato il Pontefice – si corre verso la ‘meta’! Questa parola così bella, così importante, ci fa pensare alla vita, perché tutta la nostra vita tende a una meta; e questa ricerca, ricerca della meta, è faticosa, richiede lotta, impegno, ma l’importante è non correre da soli! Per arrivare bisogna correre insieme, e la palla viene passata di mano in mano, e si avanza insieme, finché si arriva alla meta. E allora si festeggia!”.

“Forse questa mia interpretazione non è molto tecnica – ha detto il Papa – ma è il modo in cui un vescovo vede il rugby! E come vescovo vi auguro di mettere in pratica tutto questo anche fuori dal campo, metterlo in pratica nella vostra vita”.

Fonte: VIS

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