Sono state comunicate le cause del decesso di Papa Francesco e il suo testamento. Domani iniziano le Congregazioni generali dei cardinali

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 21.04.2025 – Vik van Brantegem] – Con la morte di Papa Francesco si sono aperti in Vaticano una lunga serie di appuntamenti che condurranno al Conclave per la scelta del nuovo Pontefice. Stasera c’è stata la traslazione della salma nella Cappella di Casa Santa Marta per il rito della constatazione della morte e la deposizione nella bara. Stasera sono stati apposti anche i sigilli agli appartamenti del Papa: non solo quello al secondo piano di Casa Santa Marta ma anche quello al terzo piano del Palazzo apostolico, anche se Papa Francesco praticamente non l’ha mai usato, se non per gli Angelus della domenica. Questa è avvenuto durante il rito della constatazione della morte di Papa Francesco, quando è stato letto anche il certificato in cui si attestano le cause della morte di Papa Francesco e il suo testamento.
La traslazione della salma nella basilica di San Pietro, per l’omaggio dei fedeli, potrebbe essere mercoledì 23 aprile, come annunciato dalla Sala Stampa della Santa Sede. Se l’omaggio alla salma durerà tre giorni, come è tradizione, i funerali potrebbero essere celebrati in settimana, già sabato 26 aprile. A celebrare le esequie sarà il Decano del Collegio cardinalizio, Cardinale Giovanni Battista Re.
I funerali del Papa, secondo le norme dell’Universi Dominici Gregis, si dovrebbero tenere tra il quarto e il sesto giorno dalla morte, quindi tra venerdì 25 aprile e domenica 27 aprile, considerato che il rito della constatazione della morte è stato stasera alle ore 20.00. La decisione sulla data dovrebbe essere presa nella prima Congregazione generale dei cardinali.
Domani si terrà la prima Congregazione generale dei cardinali, con quelli già a Roma e gli altri che sono riusciti a raggiungere la Capitale in queste ore. Le Congregazioni sono le riunioni che conducono al Conclave ed è qui che si decideranno alcuni passi successivi.
Il Conclave, secondo le norme della Universi Dominici Gregis, si terrà tra il quindicesimo e il ventesimo giorno dalla morte del Papa, e quindi, in questo caso, tra il 6 e il 10 maggio. Tuttavia, se tutti i cardinali elettori si trovano a Roma, l’inizio del Conclave può anche essere anticipato.
Oggi, il sito Silere non possum ha scritto [QUI]:
«Verso il Conclave. Becciu entrerà in Conclave? Alle Congregazioni sì
Oggi il Cardinale Decano, Giovanni Battista Re, ha convocato i cardinali a Roma per partecipare alla prima congregazione generale, in vista del prossimo Conclave. Un atto che assume un significato particolare alla luce della convocazione inviata anche al cardinale Giovanni Angelo Becciu.
Il 24 settembre 2020, infatti, Papa Francesco aveva costretto Becciu a dimettersi da Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, accettando inoltre la sua “rinuncia ai diritti connessi al cardinalato”. Una formula inedita, senza precedenti giuridici chiari. Come Silere non possum ha spiegato più volte, quell’atto non trova fondamento in alcuna norma canonica valida e non equivale a una rinuncia alla dignità cardinalizia. Fu adottata motu proprio dal Papa violando gravemente i diritti del porporato il quale, sta emergendo proprio in queste ore, è stato vittima di una macchinazione ad opera della pregiudicata Francesca Immacolata Chaouqui, Stefano De Santis e Alessandro Diddi.
Becciu entrerà in Conclave?
La Costituzione apostolica Universi Dominici Gregis, al numero 36, stabilisce con precisione che hanno diritto di partecipare all’elezione del Pontefice tutti i cardinali creati e pubblicati in Concistoro, anche se non abbiano ancora ricevuto la Berretta, l’anello o prestato il giuramento. Non hanno invece diritto di voto i cardinali canonicamente deposti o che abbiano rinunciato, con il consenso del Papa, alla dignità cardinalizia. Nel caso di Becciu, però, si parla solo di rinuncia ai diritti, non alla dignità. Non è stato deposto e non ha rinunciato al cardinalato. Ha continuato a vestire la porpora, a portare le insegne e ha partecipato pubblicamente a diversi eventi in Vaticano, come i Concistori, su invito dello stesso Pontefice. Tutto lascia pensare a una progressiva riabilitazione di fatto, mai formalizzata con atti giuridici come del resto non è stata mai formalizzata neppure la sua “rinuncia ai diritti”.
Ora la sua convocazione alla prima congregazione generale, che si terrà domani alle ore 9 nell’Aula Nuova del Sinodo, apre un interrogativo importante: Becciu sarà ammesso alla Cappella Sistina per l’elezione del Papa?
Spetterà agli stessi cardinali, riuniti in Congregazione, valutare il caso e prendere una decisione. La questione è tutt’altro che secondaria e non c’è un consenso unanime sul tema».
Morto Papa Francesco, Becciu: “Ora è nella luce e conosce la verità dei fatti”
“Non dimentico 7 anni di collaborazione e confronti leali, dolore immenso cambiamento repentino del giudizio nei miei confronti”
Adnkronos, 21 aprile 2025
“La notizia della morte di Papa Francesco mi ha colto di sorpresa e mi ha provocato dolore e sconcerto. Non si possono e non posso dimenticare 7 anni di collaborazione con Lui: 5 anni da Sostituto e 2 anni da Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi. Sono stati anni di stretta collaborazione, di condivisione di scelte e visioni ecclesiali, ma anche di confronti leali, sempre vissuti nell’accettazione delle sue decisioni”. Così il Cardinale Angelo Becciu, condannato in primo grado nell’ambito del processo vaticano per lo scandalo finanziario legato alla compravendita dell’immobile londinese Sloane Avenue, commenta la morte di Papa Francesco. Il Pontefice, a seguito di un drammatico confronto, gli aveva tolto i diritti connessi alla dignità cardinalizia proprio per il suo coinvolgimento nell’inchiesta di Oltretevere.
“Non posso nascondere che il cambiamento repentino del suo giudizio nei miei confronti, con le note conseguenze che ne derivarono, hanno provocato in me un dolore immenso che ho cercato di accettare come una prova del Signore – dice Becciu – Mi consola aver tenuto, malgrado tutto, il rapporto che si addice a chi, ricevendo il cardinalato, ha giurato di dare la propria vita per il Papa. Ora egli è nella luce e conosce la verità dei fatti. Mi unisco a tutta la Chiesa nell’elevare preghiere di suffragio a Dio per la sua anima”.
Indice – Caso 60SA [QUI]
Foto di copertina: lo stemma della Santa Sede durante la Sede Vacante.