Dopo la visita del papa un nuovo santuario a Leuca. Ma è polemica sul “Teomostro”

Santuario di Santa Maria di Leuca
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Santuario di Santa Maria di LeucaVoleva far benedire la prima pietra al Papa, lo scorso 14 giugno: non se ne fece niente per volontà della curia. Ma il parroco di Santa Maria Di Leuca, don Giuseppe Stendardo, è andato avanti con l’iter progettuale per il nuovo santuario dedicato a “Maria de Finibus Terrae”, che ora è quasi cantiere. La decisione provoca malumori, e oltre ai favorevoli della raccolta firme (“siamo a tremila”) promossa dallo stesso parroco, ci sono i contrari, primi fra tutti gli ambientalisti di “Italia Nostra”.

L’ambizioso progetto prevede un nuovo santuario da mille posti, grande la metà di un campo di calcio e alto 13 metri. Costo totale 7 milioni di euro. Il santuario sorgerebbe a pochi metri dall’attuale basilica sul promontorio che si affaccia sul mare, un luogo di particolare fascino, incrocio tra i due mari, ionio ed adriatico, dal quale si vedono le coste dell’Albania.
Secondo il parroco i malumori sono esagerati, oltre che frutto di pregiudizi di “agnostici, razionalisti e atei ambientalisti”. C’è solo l’esigenza, spiega, di accogliere meglio i tanti pellegrini che affollano il santuario del ‘700, molto noto per la sua bellezza e visitato da Benedetto XVI lo scorso 14 giungo.

Il nuovo “Teomostro”, come lo hanno chiamato gli esponenti delle associazioni ambientaliste, ha già incassato il sì del Comune di Castrignano del Capo, in provincia di Lecce, che ha dichiarato il progetto di pubblica utilità.
In tutta risposta sono stati organizzati alcuni “pellegrinaggi di protesta”, con tanto di petizione, corteo e striscione “A Leuca e nel Salento servono più preghiere e meno cemento”.

Ne è nata una polemica che vede schierata da una parte la volontà di accogliere meglio i fedeli, con spazi comodi e confortevoli sull’esempio della Chiesa di San Giovanni Rotondo, ma anche di attirare nuovi turisti, dall’altra chi pensa che si tratti di una speculazione urbanistica ed edilizia.

Secondo quanto si apprende, dopo aver constatato l’impossibilità di ampliamento a fianco della basilica, il progettista ha pensato di ampliare il piazzale e di costruire il nuovo santuario sotto il livello dello stesso “annullando – queste le parole dell’architetto progettista – quasi completamente l’impatto della visuale sul mare, conservando l’attuale Belvedere. La Basilica che è alta circa 7 metri, fuoriesce così solo di tre limitando notevolmente l’impatto ambientale”. Inoltre nella delibera di variante al Programma di fabbricazione è stata demandata al sindaco la richiesta di sottoscrizione di un accordo di programma con la Regione Puglia al fine dell’ottenimento di tutti i pareri, anche in deroga della normativa vigente necessari al completamento dell’iter condiviso e all’approvazione finale della variante.

A presenziare al sit in anche il regista Edoardo Winspeare, cognome austriaco ma cadenza e accento squisitamente leccesi. Da qualche anno ha fondato un’associazione, “Coppula tisa”, che si batte per la tutela dell’ambiente. In un’intervista al quotidiano “La Stampa”, spiega la sua protesta da “cristiano” e fedele del parroco (“andavo a messa da lui”).
“Vivo a pochi chilometri dalla basilica – spiega nell’intervista – Non sono un fondamentalista, questo non è uno scontro di civiltà, ma io ho un’idea diversa della spiritualità, che non si esprime con un’enorme chiesa. Leuca non può permettersi di essere brutta – continua – Vorrei che fosse come il cammino di Santiago di Compostela, che i pellegrini arrivassero a piedi. Altro che pullman, gadget e business religioso”.

 

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