Introduzione del Nunzio Apostolico nella Federazione Russa al libro Jane #VoltiDiSperanza 51 della Fondazione Santina

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 28.03.2025 – Luigi Ginami] – Questo nuovo libretto dal titolo Jane festeggia i 10 anni della nostra Fondazione ed ha una bellissima Introduzione scritta da un grande prete. Un arcivescovo con cuore di pastore, Nunzio Apostolico a Mosca, S. E. Mons. Giovanni d’Aniello.
Ecco il breve ma significativo video promo.
Grazie di seguire il nostro cammino.

Mons. Giovanni d’Aniello (Avversa, 5 gennaio 1955), Arcivescovo titolare di Paestum, Nunzio Apostolico nella Federazione Russa (dal 1° giugno 2020), uno dei posti diplomatici più strategici per la Santa Sede, ed in Uzbekistan (dal 14 gennaio 2021), dopo essere stato Nunzio Apostolico nella Repubblica Democratica del Congo, in Thailandia, in Cambogia ed in Brasile, e Delegato Apostolico in Myanmar e in Laos.

Introduzione al libro Jane #VoltiDiSperanza 51
Il digiuno toglie il cibo ma riempie di Dio
Mentre scorrevo le pagine di questo nuovo libretto di Don Gigi, avevo l’impressione che l’avessi già letto. La mia mente, infatti, è andata, sulle ali della fantasia, alla discarica di “Villa Isabel”, in Brasile, e mi sembrava di rileggere le pagine dell’opuscolo che egli aveva scritto di ritorno da quella esperienza.
Ovviamente, la similitudine non riguardava né i luoghi, né le persone ed ancor meno l’opera lì realizzata dalla “Fondazione Santina”. Erano piuttosto simili l’amore per le persone incontrate nel viaggio che descrive, la passione nel portare avanti un progetto per i più bisognosi, il sentimento cristiano che animava quel viaggio e la gioia nel vedere nascere e concretizzarsi un disegno reso possibile anche grazie alla generosità di tanti suoi amici.
Ma quello che più colpisce nel leggere questo breve opuscolo è l’esperienza del Cristo sofferente, riconosciuto nelle persone incontrate durante il suo viaggio, in particolare Janet, e reso possibile grazie ad un atto di carità, generato dalla preghiera e concretizzatosi nell’amore per il prossimo.
Era giustamente quello che animava il viaggio in Kenya, come anche gli altri viaggi, e che Don Gigi riassume all’inizio della sua storia scrivendo: “…accompagnando la nostra opera di carità con la preghiera ed amando Lui nelle persone ammalate e sole…”.
Punto centrale di questo “nuovo racconto della carità” è la Sig.ra Janet. Come non vedere nel suo “gesto semplice” ma pieno di significato i “grandi risultati” che Iddio riesce a compiere attraverso la collaborazione dell’essere umano? Com’è possibile non scorgere nella rinuncia di Janet al proprio cibo per darlo ai figli, ed essi poi a chi ne ha bisogno, l’immagine del pellicano che dona il suo proprio sangue per nutrire i suoi piccoli? E’ la carità che si fa visibile nel dono di se stessi agli altri, proprio come il Cristo ci ha insegnato ed il Suo messaggio ci invita a realizzare.
In questo tempo di Quaresima, nel quale mi è stato chiesto di presentare questo nuovo racconto di Don Gigi, voglio far mie le parole di Janet: “Questo digiuno mi toglie il cibo ma mi riempie di Dio”, ringraziando i protagonisti di questa nuova storia per l’esempio magnifico che hanno dato e che mi spingono ad impegnarmi sempre più, nonostante i miei limiti, ad essere pane per gli altri.
Un ringraziamento, poi, va a quanti hanno reso e continuano a rendere possibile la realizzazione dei progetti della Fondazione Santina che, con “gesti semplici” riesce a realizzare “grandi risultati”.
Sono certo che anche la lettura di questo nuovo racconto, come i precedenti, si concluderà con un sincero ringraziamento a don Gigi che, attraverso un modo semplice ma pieno di sentimenti, riesce a farci realizzare con quanto amore Dio ci ami.
Nel nostro incamminarci verso il “sepolcro vuoto”, chiediamo al Risorto che ci conceda le grazie necessarie per essere sempre più capaci di amare quanti incontriamo, di saper “digiunare” per riempirci di Lui, vero cibo che ci sazia, per poi saperLo distribuire agli altri.
Grazie Don Gigi per questo nuovo esempio di carità e che Iddio ti benedica sempre.
S.E. Mons. Giovanni d’Aniello
Nunzio Apostolico nella Federazione Russa ed in Uzbekistan