Circa le accuse di abusi sessuali su ragazzi, l’Arcidiocesi di Milano ha emesso una nota sulla vicenda che coinvolge Don Samuele Marelli

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 27.03.2025 – Ivo Pincara] – Era quasi Natale due anni fa quando sono arrivate le prime segnalazioni. Nel dicembre del 2023 i racconti si sono trasformate in osservazioni giunte formalmente all’Ordinario diocesano: riferivano di comportamenti non appropriati da parte del prete che in quel momento era vicario della Comunità pastorale “San Giovanni Paolo II”, a Seregno, in Brianza.
È questa la ricostruzione ufficiale che l’Arcidiocesi di Milano fa a seguito del caso dei presunti abusi sessuali su giovani che frequentavano l’ambiente dell’oratorio e sull’inchiesta che vede coinvolgo don Marelli. E la Chiesa di Milano parla di “comportamenti non appropriati rispetto al proprio ministero di sacerdote e al proprio ruolo di educatore”.
“Subito, a titolo prudenziale, si è ritenuto di chiedergli di allontanarsi da Seregno e di sospendere qualunque attività pastorale, per procedere poi a una verifica di queste segnalazioni, per quanto compete all’autorità ecclesiastica, secondo le normative canoniche” prosegue la nota della Chiesa di Milano. “In quella situazione e per quelle che erano le informazioni allora disponibili, si è valutato non opportuno comunicare pubblicamente le motivazioni dell’allontanamento di don Marelli, soprattutto a tutela delle persone eventualmente coinvolte e delle loro famiglie, e del diritto alla buona fama”.
A febbraio 2024 è stata avviata l’indagine previa cioè quella fase prevista dalla normativa canonica finalizzata a verificare la probabilità effettiva circa la commissione di un delitto canonico, i cui atti sono stati inviati al Dicastero per la Dottrina della Fede. “Nel mese di giugno 2024, secondo le indicazioni ricevute dalla Santa Sede, il Tribunale ecclesiastico regionale lombardo ha avviato il processo canonico in primo grado di giudizio, la cui conclusione è prevista nelle prossime settimane”.
Ora sui presunti abusi indaga anche la procura di Monza. Sull’inchiesta al momento vige il massimo riserbo.
“Tutte le energie di sacerdoti, laici e laiche della comunità di Seregno sono da mesi indirizzate ai ragazzi, ai giovani e alle loro famiglie, che stanno affrontando un tempo di analisi dell’accaduto, insieme a qualificate professioniste, che li sostengono e li affiancano, ascoltando e accogliendo le loro sofferenze, preoccupazioni e interrogativi. Nelle scorse settimane il Consiglio pastorale è stato informato sulla vicenda. La parrocchia, l’Arcivescovo con i suoi collaboratori e l’intera comunità diocesana sono vicini alle persone coinvolte” conclude la nota.
Fonte: Monzatoday.it
- Abusi sessuali su minori: a Milano si indaga su don Samuele Marelli, ex responsabile degli oratori. Le prime accuse nel 2018: la curia sapeva. Docce con gli adolescenti durante i campi estivi, foto hot, palpeggiamenti e insulti: sul prete pendono due inchieste, una interna alla chiesa, l’altra della Procura di Monza di Francesco Antonio Grana e Giovanna Trinchella su il Fatto Quotidiano, 27 marzo 2025 [QUI]
- Abusi sessuali sui ragazzini dell’oratorio, prete indagato. Dirigeva gli oratori milanesi, la Curia lo ha già sospeso su ANSA, 27 marzo 2025 [QUI]
Don Marelli nuovo responsabile della Pastorale giovanile a Seregno
Direttore della Fom fino al 31 agosto, successivamente assumerà il nuovo incarico presso la Comunità pastorale San Giovanni Paolo II e continuerà a coordinare gli Oratori delle diocesi lombarde (Odielle)
Chiesadimilano.it, 27 giugno 2017
Comunicati ufficialmente i prossimi incarichi di don Samuele Marelli, direttore della Fom dal 2008 fino all’1 settembre, quando sarà avvicendato da don Stefano Guidi. Tornerà a occuparsi della Pastorale giovanile sul territorio, assumendo l’incarico di Responsabile di Pg della Comunità pastorale San Giovanni Paolo II di Seregno. L’annuncio è stato dato domenica 25 giugno in tutte le sei chiese della città, che complessivamente supera i 46 mila abitanti. La Comunità pastorale di Seregno è la più grande per numero di abitanti della diocesi ambrosiana. Sono sei gli oratori aperti e funzionanti.
Don Samuele – che sostituisce i due coadiutori rimasti in città, don Gianmario Poretti e don Gabriele Villa – non ha mai nascosto il suo desiderio di tornare sul «campo», a contatto diretto con i ragazzi, gli adolescenti e i giovani, condividendone i cammini e le esperienze. A Seregno potrà portare quanto ha seminato dal 2008 a oggi per tutti i mille oratori ambrosiani, come responsabile del Servizio per i ragazzi, gli adolescenti e l’oratorio, dando avvio per esempio ai nuovi itinerari diocesani in forma compiuta, come l’Itinerario di fede «È bello con te», per gli adolescenti, e «Perché porti molto frutto», per i preadolescenti. Don Samuele ha voluto che crescesse l’attenzione per la formazione degli educatori, pensando all’iniziativa di EduCare e caratterizzando i temi degli Osservatori e delle Assemblee degli oratori.
Con don Samuele la Fom ha celebrato il Centenario nel 2013 e ha realizzato eventi pensati «su misura» per le diverse fasce d’età, come la Notte dei Santi o la Notte bianca della fede per gli adolescenti. I pellegrinaggi ad Assisi e a Roma hanno assunto un tenore diocesano e di comunione fra i diversi gruppi. La Fom ha potuto accompagnare i Cresimandi con i 100 Giorni e di fatto ha “ospitato” a San Siro due Papi, papa Benedetto XVI nel 2012 e papa Francesco nel 2017. In questi anni la Fom ha potuto farsi carico anche del comparto commerciale (nell’operazione di accorpamento dell’editrice In dialogo con Itl), mettendosi al servizio degli oratori in forma concreta e diretta nella produzione di gadget, sussidi, materiali che hanno concorso a ordinare la vita degli oratori nella direzione della condivisione dei cammini e dell’immagine che l’Oratorio dà di sé sul territorio e al servizio delle famiglie.
Infine, come consulente ecclesiastico del Csi, don Samuele ha potuto stabilire una sinergia che trova nello sport un centro vitale del cammino dell’oratorio, in stretta collaborazione con le società sportive. Lo stesso Servizio diocesano ha assunto una nuova denominazione, chiamandosi dal 2016 “Servizio per l’Oratorio e lo Sport”. Grazie all’intesa fra Fom e Csi, Acquatica è diventata la casa comune degli oratori estivi, in cui educare con uno stile unico e proprio dell’oratorio, e sono state ideate iniziative nuove come le imminenti Olimpiadi degli oratori.
Da Odielle al Sinodo per i giovani
Inoltre Marelli rimarrà responsabile di Odielle (Oratori diocesi lombarde), continuando a seguire il coordinamento degli uffici e dei servizi di Pastorale giovanile delle dieci diocesi della regione. Potrà così proseguire il lavoro di Odielle, iniziato nel 2013, dopo aver promosso la realizzazione di diversi progetti, come la Ricerca Ipsos sugli oratori lombardi, un vero e proprio censimento degli oratori nella Regione, e la Campagna di comunicazione «Cresciuto in oratorio», che ha visto il coinvolgimento di decine di testimonial e di tante realtà locali nell’attivazione di diversi laboratori.
In Odielle, in questi anni, si è lavorato per favorire l’accompagnamento dei 20/30enni, con l’attuazione di una ricerca sui gruppi giovanili, o il cammino degli adolescenti, con uno studio sulla domanda di futuro degli adolescenti lombardi o rendendo disponibili i campi estivi online. Non è mancato in questi anni un maggior coinvolgimento delle istituzioni nella realizzazione di progetti, come il progetto «Giovani insieme» per la contribuzione di nuove figure educative presenti in oratorio. Questo cammino continuerà con nuove iniziative, che prevedono il contributo della Pastorale giovanile della Lombardia anche nella Consulta Nazionale di Pg, dove don Samuele Marelli sarà presente all’interno della Chiesa italiana per la preparazione del prossimo Sinodo per i giovani.
I presunti abusi, le segnalazioni: perché si indaga su Don Samuele Marelli
La Procura di Monza ha aperto un fascicolo nei riguardi dell’ex direttore della Fondazione oratori milanesi (Fom). La diocesi lo aveva già allontanato da Seregno precauzionalmente
di Lorenzo Rosoli
Avvenire, 27 marzo 2025
Nel giugno 2024 «il Tribunale ecclesiastico regionale lombardo ha avviato il processo canonico in primo grado di giudizio, la cui conclusione è prevista nelle prossime settimane», nei confronti di Don Samuele Marelli, sacerdote dell’Arcidiocesi di Milano. Lo rende noto un comunicato diffuso ieri dalla Curia in merito alla vicenda che vede coinvolto l’ex Direttore della Fondazione oratori milanesi (Fom), a carico del quale la Procura di Monza ha aperto un fascicolo d’inchiesta per presunti abusi sessuali su minori, che si sarebbero verificati quando Don Marelli era Vicario della comunità pastorale “San Giovanni Paolo II” di Seregno (Monza) e, in essa, responsabile della pastorale giovanile. Una vicenda che sta suscitando profondo turbamento e sofferenza nella popolosa comunità brianzola. E l’avvio – sottolinea la nota della diocesi – di un percorso di ascolto e sostegno «ai ragazzi, ai giovani e alle loro famiglie». Don Marelli, 49 anni, prete dal 2002, ha guidato la Fom dal 2008 al 2017 ed è stato anche responsabile di Odielle (Oratori diocesi lombarde).
Subito via da Seregno
Dicembre 2023, festività natalizie. È in quei giorni che «giungono formalmente all’ordinario diocesano», l’Arcivescovo Mario Delpini, «alcune segnalazioni di comportamenti non appropriati da parte di Don Marelli», dal 2017 Vicario a Seregno, «rispetto al proprio ministero di sacerdote e al proprio ruolo di educatore. Subito, a titolo prudenziale, si è ritenuto di chiedergli di allontanarsi da Seregno e di sospendere qualunque attività pastorale, per procedere poi a una verifica di queste segnalazioni, per quanto compete all’autorità ecclesiastica», spiega il comunicato diffuso da piazza Fontana. «In quella situazione e per quelle che erano le informazioni allora disponibili – riprende la nota – si è valutato non opportuno comunicare pubblicamente le motivazioni dell’allontanamento di Don Marelli, soprattutto a tutela delle persone eventualmente coinvolte e delle loro famiglie, e del diritto alla buona fama».
Il processo canonico
Già nel mese di febbraio del 2024 veniva avviata la cosiddetta “indagine previa”, «ovvero quella fase prevista dalla normativa canonica finalizzata a verificare la probabilità effettiva circa la commissione di un delitto canonico, i cui atti sono stati inviati al Dicastero per la Dottrina della Fede». Nel giugno 2024, «secondo le indicazioni ricevute dalla Santa Sede», come detto, l’avvio del processo canonico presso il Tribunale ecclesiastico lombardo. A quanti hanno segnalato i fatti che hanno portato all’allontanamento del sacerdote e al processo canonico, la diocesi ha ricordato «che era loro garantita la possibilità di presentare denuncia» anche alle autorità dello Stato.
Sostegno ai ragazzi
Ma la risposta della comunità ecclesiale non si ferma al processo. «Tutte le energie di sacerdoti, laici e laiche della comunità di Seregno – conclude la nota della diocesi – sono da mesi indirizzate ai ragazzi, ai giovani e alle loro famiglie, che stanno affrontando un tempo di analisi dell’accaduto, insieme a qualificate professioniste, che li sostengono e li affiancano, ascoltando e accogliendo le loro sofferenze, preoccupazioni e interrogativi». Nelle scorse settimane il Consiglio pastorale è stato informato sulla vicenda. La parrocchia, l’Arcivescovo Delpini «con i suoi collaboratori» e «l’intera comunità diocesana sono vicini alle persone coinvolte».
Indagine delicata
Quella avviata dalla Procura di Monza è un’indagine delicata, come confermato dal Procuratore di Monza, Claudio Gittardi, e sulla quale finora era stato tenuto il massimo riserbo. Un’indagine partita dalla segnalazione delle famiglie di alcuni ragazzi che frequentavano l’oratorio e che avrebbero riferito di comportamenti inappropriati e molestie subite da parte del sacerdote. Quei ragazzi hanno trovato la forza e il coraggio di confidarsi con i genitori. E di chiedere aiuto. Le segnalazioni sono arrivate a educatori e animatori, a loro volta depositari dei racconti di alcuni ragazzi, che hanno deciso di presentare un esposto e di riferire tutto alla Curia. Che non è rimasta con le mani in mano.
Nota dell’Arcidiocesi di Milano su una vicenda che coinvolge Don Samuele Marelli
Alcune precisazioni in merito a quanto è stato pubblicato da stampa e web. La vicinanza della comunità di Seregno, dell’Arcivescovo e della Chiesa ambrosiana alle persone coinvolte
27 Marzo 2025
Con riferimento ad alcuni articoli pubblicati oggi, giovedì 27 marzo, su stampa e web in merito a una vicenda che coinvolge Don Samuele Marelli, presbitero della Diocesi, si precisa quanto segue.
Durante le festività natalizie del dicembre 2023 sono giunte formalmente all’Ordinario diocesano alcune segnalazioni di comportamenti non appropriati da parte di don Marelli – in quel momento Vicario della Comunità pastorale San Giovanni Paolo II, a Seregno (MB) -, rispetto al proprio ministero di sacerdote e al proprio ruolo di educatore. Subito, a titolo prudenziale, si è ritenuto di chiedergli di allontanarsi da Seregno e di sospendere qualunque attività pastorale, per procedere poi a una verifica di queste segnalazioni, per quanto compete all’autorità ecclesiastica, secondo le normative canoniche.
In quella situazione e per quelle che erano le informazioni allora disponibili, si è valutato non opportuno comunicare pubblicamente le motivazioni dell’allontanamento di don Marelli, soprattutto a tutela delle persone eventualmente coinvolte e delle loro famiglie, e del diritto alla buona fama.
Già dal mese di febbraio 2024 è stata avviata la cosiddetta “indagine previa”, ovvero quella fase prevista dalla normativa canonica finalizzata a verificare la probabilità effettiva circa la commissione di un delitto canonico, i cui atti sono stati inviati al Dicastero per la Dottrina della Fede. Nel mese di giugno 2024, secondo le indicazioni ricevute dalla Santa Sede, il Tribunale ecclesiastico regionale lombardo ha avviato il processo canonico in primo grado di giudizio, la cui conclusione è prevista nelle prossime settimane.
A coloro che hanno segnalato i suddetti fatti all’Ordinario diocesano è stato ricordato che era loro garantita la possibilità di presentare denuncia anche in sede statale.
Tutte le energie di sacerdoti, laici e laiche della comunità di Seregno sono da mesi indirizzate ai ragazzi, ai giovani e alle loro famiglie, che stanno affrontando un tempo di analisi dell’accaduto, insieme a qualificate professioniste, che li sostengono e li affiancano, ascoltando e accogliendo le loro sofferenze, preoccupazioni e interrogativi. Nelle scorse settimane il Consiglio pastorale è stato informato sulla vicenda. La parrocchia, l’Arcivescovo con i suoi collaboratori e l’intera comunità diocesana sono vicini alle persone coinvolte.