Rinviata la Visita di Stato alla Santa Sede dei reali inglesi

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 25.03.2025 – Ore 08.00 – Aggiornamento ore 18.30 – Vik van Brantegem] – Charles III, Re del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e degli altri quattordici reami del Commonwealth, e la Regina Camilla festeggeranno in Italia il loro ventesimo anniversario di nozze. Arriveranno a Roma il 7 aprile e torneranno a Londra il 10 aprile. I primi impegni ufficiali dei sovrani inglesi saranno l’8 aprile in Vaticano, per celebrare l’Anno Santo 2025 e rinsaldare i rapporti con la Chiesa d’Inghilterra. Da programma – con qualche punto interrogativo, viste le condizioni di salute di Papa Francesco appena dimesso dal Gemelli nel 38° di ricovero [QUI, QUI e QUI] – Le Loro Maestà Charles e Camilla saranno ricevuti in Udienza dal Santo Padre e parteciperanno poi a una funzione nella Cappella Sistina sul tema Cura del creato, caro a Papa Francesco quanto al Re. Re Charles III sarà il primo sovrano inglese ad entrare nella basilica papale di San Paolo fuori le Mura, quindi parteciperà ad un ricevimento con i seminaristi provenienti dal Commonwealth, mentre la Regina Camilla incontrerà le suore impegnate nel contrasto della tratta e della violenza sulle donne.
Aggiornamento 25 marzo 2025 ore 18.30
Re Charles III e la Regina Camilla rinviano la Visita di Stato alla Santa Sede
L’incontro, che si sarebbe dovuto tenere il prossimo 8 aprile, rimandato in accordo con la santa Sede: “I medici hanno raccomandato un lungo periodo di riposo e recupero al Pontefice”
La comunicazione di Buckingham Palace: «The King and Queen’s State Visit to The Holy See has been postponed by mutual agreement, as medical advice has now suggested that Pope Francis would benefit from an extended period of rest and recuperation. Their Majesties send The Pope their best wishes for his convalescence and look forward to visiting him in The Holy See, once he has recovered» (La visita di Stato del Re e della Regina alla Santa Sede è stata posticipata di comune accordo, poiché il parere medico ha suggerito che Papa Francesco trarrebbe beneficio da un lungo periodo di riposo e recupero. Le Loro Maestà inviano al Papa i loro migliori auguri per la sua convalescenza e non vedono l’ora di fargli visita alla Santa Sede, una volta che si sarà ripreso).
Per settimane l’apprensione del mondo per il Santo Padre ricoverato al Gemelli è stata anche quella dei sovrani inglesi. E Re Charles III, che tiene tanto all’incontro con Papa Francesco, nei giorni scorsi gli ha scritto una lettera – come hanno rivelato fonti di Buckingham Palace – in cui gli chiede della sua salute e gli augura pronta guarigione: «Speriamo e preghiamo affinché il nostro incontro sia confermato».
Una fonte di Buckingham Palace – come riferito dalla stampa inglese – ha fatto sapere di aver condiviso «le nostre speranze e preghiere affinché la salute di Papa Francesco consenta lo svolgimento della visita». Un Portavoce di Buckingham Palace ha dichiarato: «Durante la visita di Stato delle Loro Maestà alla Santa Sede, martedì 8 aprile, e chiaramente subordinatamente alla sua salute, le Loro Maestà si uniranno a Sua Santità Papa Francesco per celebrare l’Anno Giubilare del 2025. Tradizionalmente celebrato una volta ogni 25 anni, il Giubileo è un anno speciale per la Chiesa Cattolica; un anno di cammino insieme come “Pellegrini della Speranza”». Il Portavoce ha aggiunto: «Le Loro Maestà parteciperanno anche ad una funzione nella Cappella Sistina, incentrata sul tema della Cura del creato, che riflette l’impegno di lunga data di Papa Francesco e di Sua Maestà nei confronti della natura».
Un gesto di vicinanza, quello del sovrano inglese, che si appresta a incontrare il Santo Padre per la prima volta da Re, dopo aver già avuto Udienze da Principe del Galles con Papa Francesco nel 2017 e nel 2019.
«Sono lieto che il Re Charles e la Regina Camilla visiteranno la Santa Sede e incontreranno Papa Francesco durante questo speciale anno giubilare, quando così tante persone si riuniranno a Roma come pellegrini della speranza. Questa visita rappresenta per noi una meravigliosa opportunità per celebrare lo stretto rapporto tra il Regno Unito e la Santa Sede». Con queste parole, in un comunicato pubblicato dalla Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles, il Cardinale Vincent Nichols, Arcivescovo metropolita di Westminster, Primate d’Inghilterra e Galles e Presidente della Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles, ha accolto con favore l’annuncio fatto da Buckingham Palace che il Re e la Regina inglesi andranno in Visita di Stato alla Santa Sede e in Italia all’inizio di aprile. Anche l’Ambasciatore del Regno Unito presso la Santa Sede, Chris Trott, ha dichiarato di essere «assolutamente lieto che il Re e la Regina visiteranno la Santa Sede quest’anno».
Anche se l’incontro tra il Papa e i reali del Regno Unito, in programma per l’8 aprile nella Città del Vaticano, è ancora in forse, le dimissioni dal Policlinico Gemelli, dopo 38 giorni di ricovero, fanno ben sperare.
«Siamo contenti che il Papa sia tornato a casa. Adesso avrà bisogno di convalescenza, di stare tranquillo e di non essere disturbato», ha detto il Segretario di Stato della Santa Sede, Cardinale Pietro Parolin, conversando con i giornalisti a margine di un convegno in corso ieri pomeriggio all’Augustinianum. In merito all’udienza del Papa ai sovrani inglesi, il Cardinal Parolin ha risposto: «Spero di sì, che almeno un saluto glielo possa dare».
Il Cardinal Parolin ha detto di non aver ancora incontrato il Papa, da quando è uscito dal Gemelli, cioè in questo primo giorno di convalescenza a Casa Santa Marta: «Lo incontrerò una volta che si sarà un po’ sistemato, penso che nei prossimi giorni ci sarà occasione di incontrarlo brevemente».
A proposito delle modalità della convalescenza del Papa ha aggiunto: «Non so come sarà gestita la cosa, ma ho sentito che dovrà cercare per un po’ di tempo di rimanere tranquillo, anche perché immagino che anche ieri il ritorno dal Gemelli – poi è anche andato a Santa Maria Maggiore – qualche difficoltà in più l’abbia creata».
Quanto a ipotizzabili cambiamenti nella giornata di lavoro del Santo Padre, il Cardinal Parolin ha risposto: «È difficile pronosticare come sarà il programma, credo che il lavoro d’ufficio continuerà. Quando c’è bisogno di incontrare il Papa, lo si incontrerà oppure gli si manderanno i dossier in modo che li possa vedere e sui quali decidere. Si sottoporranno al Papa solo le questioni più importanti, che richiedono decisione da parte sua, per non affaticarlo troppo. Poi, man mano che si riprenderà, si ritornerà al ritmo e alla programmazione normale». Inoltre, il Cardinal Parolin ha affermato, che «per il momento non è pensabile che ci sia una ripresa immediata delle udienze e delle celebrazioni pubbliche. Poi si vedrà: in base al recupero, i medici giudicheranno se è possibile o meno».
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