Il Cardinal Sandri parla del ritorno in Vaticano di Papa Francesco nel 38° giorno di ricovero al Gemelli

Statua di Giovanni Paolo II al Gemelli
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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 23.03.2025 – Jan van Elzen] – Riportiamo di seguito l’intervista molto significatovo, a cura di Gian Guido Vecchi per il Corriere della Sera [QUI], al Cardinale Leonardo Sandri, Vice Decano del Collegio cardinalizio, dopo l’annuncio che il Santo Padre sarà dimesso oggi dal Gemelli, nel 38° giorno di ricovero: «Spero che possa partecipare alla Messa di Pasqua. Dovrà ridurre le udienze, ma può continuare a leggere le carte, studiare i documenti e decidere». «Magari Francesco, per qualche tempo, non potrà ricevere le persone, o almeno dovrà ridurre le udienze. Però potrà sempre ricevere carte e documenti da tutto il mondo. E continuare a governare la Chiesa».

Come annunciato ieri, Papa Francesco sarà dimesso dal Policlinico Gemelli di Roma oggi, domenica 23 marzo 2025, nel 38° giorno di ricovero. Prima di rientrare a Casa Santa Marta in Vaticano, il Santo Padre si affaccerà a mezzogiorno per un saluto e impartire la benedizione. L’evento sarà trasmesso in diretta a cura di Vatican Media sui principali canali di informazione, tra cui RAI, Mediaset e TV2000, oltre che sulle piattaforme digitali di Vatican News e i profili social della Santa Sede. Anche le testate online e le emittenti all-news seguiranno l’evento con aggiornamenti in tempo reale. Ieri, ASCA News ha ripreso le preparazioni di Vatican Media per la trasmissione in diretto dell’evento.

Il Cardinale Leonardo Sandri, 81 anni, come Papa Francesco, è nato a Buenos Aires in una famiglia di origine italiana, i suoi genitori erano emigrati in Argentina da Ala, un paese della provincia di Trento. Era Sostituto della Segreteria di Stato quando, negli ultimi due anni del pontificato, divenne la voce di Papa Giovanni Paolo II che non poteva più parlare: leggeva per il Papa gli Angelus, i discorsi e le omelie, talvolta benediceva i fedeli [1]. «Rivivo con grande emozione e passione tante cose analoghe, mi è capitato di rimanere alla finestra dietro al Papa anche al Gemelli, però…».

Però, eminenza?
«A un certo punto Giovanni Paolo II non riusciva più a parlare perché aveva dovuto subire una tracheotomia. Avevano chiamato un fonologo perché il Pontefice si esercitasse, come dovesse imparare di nuovo ad usare la voce e articolare le parole».

È rimasta nella memoria collettiva l’immagine di Giovanni Paolo II che cercava di parlare all’Angelus, il 30 marzo 2005, e non ci riusciva…
«Aveva fatto gli esercizi, provato il testo, e quando si è affacciato alla finestra, forse anche per l’emozione, la voce non gli usciva, e questo lo faceva soffrire. Ma tutto questo era in fin dei conti la conseguenza del Parkinson, una malattia degenerativa che aveva finito col rendergli sempre più difficile parlare e non poteva che peggiorare. Il caso di Francesco è diverso. E penso che si ricorderà del maestro dei novizi».

Il maestro dei novizi?
«Jorge Mario Bergoglio è un gesuita e nella Compagnia di Gesù i novizi imparano ben presto il senso e il valore dell’obbedienza. Così come da giovane dava retta al suo maestro dei novizi, penso che ora sarà scrupoloso nel seguire le prescrizioni e gli esercizi indicati dai medici durante la convalescenza. Del resto quello che è accaduto è già straordinario».

Il fatto che già rientri in Vaticano, dice?
«Il ritorno di Francesco in Vaticano è una di quelle sorprese grandi e belle che a volte abbiamo nella vita, grazie a Dio. È una grande gioia. Spero che torni con il sorriso che ha sempre avuto e purtroppo in questi giorni, mentre stava in un letto d’ospedale, non abbiamo potuto vedere».

Non era scontato, in effetti…
«In queste settimane è stato detto che ha mantenuto sempre il suo buonumore, e non esito a crederlo. Francesco ha una energia interiore e una forza per andare avanti assolutamente indescrivibili, davvero rare. Mi sorprenderei se non ce la facesse ad andare avanti e a recuperare. Con la sua volontà, sono certo che ce la farà».

Pensa che riuscirà a partecipare alle celebrazioni della Settimana Santa di Pasqua, dal 13 al 20 aprile?
«Finora non ne sappiamo nulla e del resto non credo ci sia ancora nulla di stabilito, vedremo come evolverà la convalescenza a Santa Marta. Spero ci sia la possibilità, per lui, di essere presente, anche con qualcun altro che celebra. In quel caso, il Papa presiede la Messa e la concelebra anche se resta seduto in disparte e non sta all’altare».

Quando Francesco tornò nel 2023 dal secondo ricovero al Gemelli, alla vigilia della Settimana Santa di Pasqua, fu proprio lei a celebrare al suo posto la Messa delle Palme a San Pietro [2].
«Da allora è capitato altre volte, in queste settimane di ricovero e anche prima, per Francesco è diventato quasi un modo abituale di partecipare alle celebrazioni. L’omelia del Papa può sempre leggerla un suo collaboratore. Se il mese prossimo starà meglio e si sentirà di farlo, è una formula che si potrà ripetere».

E il governo? Riuscirà a guidare la Chiesa, nonostante i limiti fisici?
«Il Papa può continuare a ricevere singole persone, mantenere i contatti con i suoi collaboratori. Più che altro dovrà ridurre le udienze a gruppi di persone. Come le dicevo, tuttavia, può continuare a leggere le carte studiare i documenti, decidere. Se ci riferiamo al governo concreto, questo è l’importante. Per il resto c’è la Segreteria di Stato, ci sono i dicasteri, tutti i collaboratori della Curia romana che hanno il compito di aiutarlo e gli permetteranno di governare».

Certo è difficile pensare ad altri viaggi in giro per il mondo…
«Per secoli i Papi non si sono mossi. Nel 1962, il viaggio ad Assisi e Loreto di Giovanni XXIII fu un evento. I viaggi internazionali sono cominciati con Paolo VI. Si vedrà, ma non è essenziale».

[1] Dopo la morte di Papa Giovanni Paolo II, avvenuta alle ore 21.37 di sabato 2 aprile 2005, nella vigilia della II Domenica di Pasqua o della Divina Misericordia, la notizia è stata comunicata alle ore 22.00 da Mons. Leonardo Sandri, Sostituto della Segreteria di Stato, ai 70mila fedeli presenti in piazza San Pietro, che hanno accolto la notizia in silenzio.

[2] Nel 2023, appena dimesso dal Gemelli, Papa Francesco ha presenziato a tutte le celebrazioni della Settimana Santa, esclusa la Via Crucis al Colosseo per il freddo.

La Cronistoria del ricovero del Santo Padre Francesco al Gemelli dal 14 febbraio 2025 [QUI].