“Mangia come scrivi”, un viaggio tra i sapori del Nord con Vittorio Feltri e Tommaso Farina

Copertina libro
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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 07.03.2023 – Jan van Elzen] – Mangia come scrivi. Alta cucina del Nord è un viaggio tra i sapori autentici e le tradizioni culinarie del Nord Italia, raccontato da due voci d’eccezione: Vittorio Feltri e Tommaso Farina. Con penna affilata e sguardo attento, i due autori ci guidano oltre il semplice piacere della tavola, per esplorare storie, tradizioni e segreti nascosti dietro i piatti iconici del Settentrione: risotti d’autore, cotolette milanesi e tagliate di carne per intenditori. Non si tratta solo di esaltare le eccellenze gastronomiche del Nord, ma di sfidare l’idea comune che considera la grande cucina italiana appannaggio esclusivo del Sud. Dai rifugi alpini alle trattorie delle città, Feltri e Farina svelano il volto meno conosciuto della gastronomia settentrionale, tra aneddoti, incontri e curiosità. Un libro che profuma di polenta, brasati e cassoeula, per chi ama scoprire, conoscere e gustare, non solo il cibo, ma anche le storie che lo accompagnano.

Non esistono solo pizza e maccheroni o lasagne… L’Alta cucina del Nord è fatta di cotolette, ossobuco, bagna cauda e tiramisù, piatti che raccontano la nostra storia con ogni boccone.

Vittorio Feltri sorprende con il suo primo libro dedicato all’arte della tavola, scritto a quattro mani con il giornalista e critico gastronomico Tommaso Farina. Mangia come scrivi. Alta cucina del Nord (Gruppo Albatros Il Filo 2025, 152 pagine [QUI]) è un viaggio tra sapori, storie e tradizioni dell’Alta cucina del Nord, raccontato con lo stile affilato e incisivo dei due autori. Un percorso tra trentacinque ristoranti che, da un capo all’altro della Lombardia e dintorni, custodiscono l’eccellenza della cucina settentrionale, a suon di polenta, bagna cauda, cotolette, risotti e molto altro. Un esperimento notevole, quello del Fondatore e già Direttore del quotidiano Libero e del noto critico gastronomico, frutto di quattro anni di intensa ricerca e sperimentazione, ma non solo.

Mangia come scrivi è una guida trasversale, irrinunciabile per i palati più esigenti e adatta a tutte le tasche, dal momento che, accanto ai ristoranti più innovativi, insigniti di costellazioni di Stelle Michelin, troviamo le osterie e le trattorie che, di generazione in generazione, hanno saputo esaltare la ricchezza dei sapori più intensi della cucina tradizionale e contadina.

La vocazione giornalistica di Vittorio Feltri e Tommaso Farina emerge specialmente tutt’intorno alla tavola imbandita, ancora prima che il boccone possa accarezzare il palato. Il racconto degli autori le trasformazioni dei ristoranti suggeriti, soffermandosi sugli aneddoti più gustosi e, talvolta, persino fantasiosi. Parliamo, per esempio, della leggenda secondo la quale Renzo Tramaglino si fermò a rifocillarsi, durante la sua fuga da Milano, proprio all’Antica Trattoria Monluè, poco distante dall’attuale Aeroporto di Linate. Poco importa che si tratti di un personaggio di manzoniana invenzione: dopotutto, nel diciassettesimo secolo l’osteria esisteva già.

È nel racconto che Tommaso Farina innova e sorprende, trasformando una semplice guida gastronomica in un affresco vivido di sapori, storie e memorie. Seguendo le suggestioni e i suggerimenti del palato di Vittorio Feltri, il critico costruisce un’impalcatura narrativa che racchiude nella stessa fotografia il presente e il passato, l’innovazione e la tradizione. La sua prosa densa e materica accende i sensi, immerge il lettore tra il fumo delle griglie accese, il sussurro burroso di un perfetto risotto all’onda, il crocchiare dorato di una cotoletta battuta a mano.

La storia delle famiglie che reggono questi templi del sapore si intreccia ai profumi delle cucine, ai condimenti che esaltano, avvolgono, sorprendono. Dei ristoranti viene infatti compilata una vera e propria biografia, che include una panoramica degli chef più amati, delle generazioni che si sono susseguite ai fornelli o che hanno ravvivato con personalità l’ambiente della sala, affermandosi come istituzioni del panorama culinario locale. Tutt’intorno, i panorami mozzafiato delle Prealpi, delle colline della Brianza, dei Laghi e dell’Oltrepò pavese costituiscono la cornice perfetta per accompagnare il pasto. Le descrizioni accendono il desiderio di assaporare ogni piatto e trasportano il lettore in una degustazione immaginaria: un’abilità che fa di questo libro un vero e proprio atto d’amore per la cucina e la sua narrazione.

Insomma, nulla da invidiare alle pur straordinarie tradizioni culinarie delle regioni cispadane e oltre, spesso più note ai turisti, ma non per questo le sole a poter rappresentare la straordinaria ricchezza del patrimonio gastronomico italiano. La cucina del Nord custodisce un’identità ben definita, fatta di equilibrio tra tradizione e innovazione, radicata nel territorio ma aperta a nuove combinazioni di sapori. Nelle cucine più raffinate e nei ristoranti dal concept più ricercato, non manca una sapiente contaminazione con materie prime d’eccellenza provenienti da tutta Italia e, talvolta, anche oltre i confini nazionali. È l’arte di accogliere nuovi ingredienti e suggestioni senza mai snaturarsi ciò che rende questa tradizione gastronomica tanto viva quanto sorprendente.

In Mangia come scrivi la parola si fa ingrediente, la scrittura si trasforma in un’arte gastronomica che stimola tanto il palato quanto la mente. Vittorio Feltri e Tommaso Farina impugnano la penna con la stessa sicurezza con cui uno chef affila il coltello e il risultato è un vero e proprio banchetto letterario. Non possono mancare, in coda a ciascun racconto gastronomico, tutti i dettagli per godere della migliore esperienza possibile, dalle informazioni sui ristoranti – contatti, giorni di apertura, fascia di prezzo – fino alle specialità più rappresentative e ai piatti imperdibili, accuratamente selezionati dai palati esigenti degli autori. Un itinerario curato con metodo, che guida il lettore lungo un percorso di tradizione e ricerca che offre consigli non solo su dove mangiare, ma anche su come vivere al meglio il piacere della buona tavola.

Vittorio Feltri è uno dei più noti giornalisti italiani. La sua carriera ha preso il via con L’Eco di Bergamo e dopo Montanelli ha diretto Il Giornale. È stato a lungo inviato speciale per il Corriere della Sera e ha diretto L’Europeo, L’Indipendente e il Quotidiano Nazionale (Il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno). Nel 2000 ha fondato il quotidiano Libero, di cui è stato Direttore per molti anni. Feltri ha sempre mantenuto una presenza significativa nel panorama mediatico italiano, continuando a scrivere e partecipare ai dibattiti pubblici. Ha anche ricoperto incarichi politici, tra cui quello di Consigliere comunale a Milano e di Consigliere regionale in Lombardia.

Tommaso Farina è un giornalista e noto critico gastronomico. Ha iniziato a scrivere di gastronomia molto giovane e ha collaborato con importanti testate come Libero. Il suo stile è riconosciuto per la capacità di raccontare non solo i piatti, ma anche le storie e le esperienze che li accompagnano, con un coinvolgente approccio umanistico. Le sue recensioni si concentrano tanto sulla cucina quanto sul contesto culturale e umano che la circonda, dando vita a narrazioni che vanno oltre il semplice giudizio culinario.

Fonte: Comunicato Stampa e informazioni editoriali.

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