La mostra “Fratello Sole, Sorella Luna” a Perugia in occasione dell’Ottavo centenario del “Cantico delle Creature” di San Francesco d’Assisi

Copertina mostra
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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 06.03.2025 – Giuseppe Brienza] – Dal 15 marzo al 15 giugno 2025 la Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia [QUI] ospiterà la mostra Fratello Sole, Sorella Luna. La Natura nell’Arte, tra Beato Angelico e Corot [QUI], in occasione dell’Ottavo centenario dalla composizione (1224/1225) del Cantico delle Creature, lo splendido poema religioso di San Francesco d’Assisi (1182-1226), noto anche come il Cantico di Frate Sole.

La mostra di Perugia, che ha il patrocinio della Regione Umbria e il sostegno del Comitato per le celebrazioni dell’Ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi [QUI], presenta ai visitatori oltre ottanta opere, tra dipinti, disegni, incisioni, sculture e volumi a stampa di alcuni tra gli artisti più celebri della storia dell’arte italiana ed europea. Si va da Pisanello a Stefano da Verona, da Paolo Uccello a Jan van Eyck, per finire con il Beato Angelico, Piero della Francesca, Antonello da Messina, Leonardo da Vinci, Leon Battista Alberti, Albrecht Dürer e Jean-Baptiste Camille Corot.

Il Cantico delle Creature, fra i primi testi poetici in lingua italiana, costituisce una manifestazione inedita per il tempo di un rapporto rinnovato con la Natura, alla quale il santo di Assisi dà del “tu”, in un ideale ecologico, nel senso etimologico del termine, che ha avuto un’influenza straordinaria sull’arte dal XIII secolo in poi.

La Biblioteca nazionale centrale di Roma [QUI] ha contribuito alla rassegna, prestando agli organizzatori due preziosi manoscritti decorati in oro, risalenti entrambi al XIV secolo, un manoscritto contenente il testo della Bibbia in latino e uno dei codici più importanti del Medio Evo, la Legenda Maior S. Francisci (Vita di San Francesco d’Assisi. Leggenda maggiore) di Bonaventura da Bagnoregio (1221-1274).

Conosciuto come il “dottore serafico” (Doctor Seraphicus), San Bonaventura è stato vescovo (di Albano, presso Roma), cardinale, filosofo, teologo e Dottore della Chiesa. Nato nel 1221 nella cittadina di Civita di Bagnoregio nella Tuscia romana (Italia centrale), è morto il 15 luglio 1274 a Lione (Francia) mentre stava partecipando al Secondo Concilio di Lione, tenutosi dal 7 maggio al 17 luglio dello stesso anno.

Bonaventura significa “O fortuna”, un nome che gli fu dato quando San Francesco d’Assisi pregò per la sua guarigione da una malattia mortale che lo afflisse da bambino. Il giovane guarì ed entrò nell’Ordine Francescano all’età di 22 anni, nel 1243, dopo aver frequentato la facoltà delle arti a Parigi. Fu amico intimo di San Tommaso d’Aquino all’Università della Sorbona di Parigi. All’età di 35 anni fu nominato Generale del suo Ordine e iniziò a comporre quella che ancora oggi è considerata la più importante biografia del Fondatore, ovvero la sopra citata Vita di San Francesco d’Assisi, pubblicata nel 1263. Gli si attribuisce nel suo periodo di guida dell’Ordine francescano il grande merito di averne mantenuto l’unità e la pace interna che, al tempo, era messa in pericolo da varie tensioni e difficoltà.

I numerosi scritti di Bonaventura sono stati più volte raccolti e pubblicati in molteplici edizioni mostrando anche per questa via la sua notevole influenza sulla teologia della Chiesa. Non a caso Papa Sisto V lo ha nominato Dottore della Chiesa fin dal 1588. La sua canonizzazione, invece, è stata decisa un secolo prima da parte di Papa Sisto IV, nel 1482. La memoria liturgica di San Bonaventura ricorre il 15 luglio, giorno della sua morte.

Il Francescano è considerato il principale teologo cui Papa Francesco si è ispirato per la composizione dell’Enciclica Laudato sì del 24 maggio 2015 [QUI], essendo tra l’altro l’autore più largamente citato in questo suo importante documento “sulla cura della casa comune” dell’umanità.

Per acquistare il biglietto alla mostra Fratello Sole, Sorella Luna [QUI].

Per informazioni su orari e biglietti della rassegna [QUI], oppure via email: gan-umb@cultura.gov.it.

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