La Cronistoria del ricovero del Santo Padre Francesco al Gemelli dal 14 febbraio 2025 e della convalescenza al Domus Sanctae Marthae dal 23 marzo 2025

Papa Francesco
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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 14.02.2025 – Vik van Brantegem] – Riportiamo i Comunicati emessi dalla Sala Stampa della Santa Sede sulla salute di Papa Francesco dal 14 febbraio 2025, giorno del suo ricovero al Policlinico Agostino Gemelli in Roma. Sono riportate con parsimonia anche alcuni commenti.

Preghiamo perché il Signore sostenga e consoli il Santo Padre in questo momento di prova: Oremus pro Pontífice nostro Francisco. Dominus conservet eum, et vivíficet eum, et beatum faciat eum in terra, et non tradat eum in animam inimicorum eius – Preghiamo per il nostro Papa Francesco. Il Signore Lo conservi, Gli doni vita e salute, Lo renda felice sulla terra e Lo preservi da ogni male.

In aggiornamento.

– Giorno 1 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 14 febbraio 2025: «Questa mattina, al termine delle udienze, Papa Francesco si ricovera al Policlinico Agostino Gemelli per alcuni necessari accertamenti diagnostici e per proseguire in ambiente ospedaliero le cure per la bronchite tutt’ora in corso». «Il Santo Padre a seguito dell’acuirsi della bronchite di questi giorni ha effettuato gli accertamenti specialistici ed ha iniziato la terapia farmacologica ospedaliera. I primi esami effettuati dimostrano una infezione delle vie respiratorie. Le condizioni cliniche sono discrete; presenta lieve alterazione febbrile».

– Giorno 2 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 15 febbraio 2025: «Il Papa ha passato una notte serena, ha dormito bene. Stamattina ha fatto colazione e ha letto alcuni quotidiani. Continuano gli accertamenti e le terapie». «Papa Francesco ha riposato tutta la notte. Non ha presentato episodi febbrili. Gli accertamenti eseguiti nel corso della giornata confermano l’infezione delle vie respiratorie. La terapia è stata leggermente modificata in base agli ulteriori riscontri microbiologici. Gli esami di laboratorio odierni riscontrano il miglioramento di alcuni valori. Nel corso della mattina ha ricevuto la Santa Eucarestia, quindi ha alternato il riposo alla preghiera ed alla lettura. Per facilitare la ripresa, lo staff medico ha prescritto riposo assoluto; pertanto nella giornata di domani, domenica 16 febbraio, il Santo Padre non guiderà la preghiera dell’Angelus, ciononostante ha inteso inviare il testo per la relativa pubblicazione».

Giorno 3 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 16 febbraio 2025: «Papa Francesco ha riposato bene durante la notte. Le condizioni cliniche sono stazionarie e prosegue l’iter diagnostico terapeutico prescritto dallo staff medico. Questa mattina ha ricevuto l’Eucarestia ed ha seguito la Santa Messa in televisione. Il pomeriggio ha alternato la lettura al riposo».

– Giorno 4 – Post Facebook di Lorenzo Vitali del 17 febbraio 2025: «È emblematico come – nel giro di ventiquattro ore e anche meno – si sia alzato un muro di quasi indifferenza mediatica (ben diversa dal rispettoso silenzio) nei confronti di uno dei personaggi più “social” ed “à la page” dell’orbe terracqueo, che per anni ha imperversato tra interviste a riviste di gossip ed ospitate televisive. Ma è ancora più emblematico che – di fronte ad un Romano Pontefice che sta percorrendo gli ultimi metri del suo cammino terreno (qualche giorno, nella più ottimistica previsione, leggendo con lucidità le comunicazioni della Sala Stampa della Santa Sede, che sta mostrando tutta la sua inadeguatezza) – nessun Cardinale abbia pubblicamente invitato il popolo cristiano a pregare per l’anima del Santo Padre. E soprattutto non si ha notizia di alcun Cardinale o Vescovo che, a Roma o nel mondo, stia celebrando od inviti a celebrare “Missæ pro Pontifice infirmo”; piuttosto una pesantissima coltre di silenzio che prelude – salvo forse qualche strenuo pretoriano – ad un fuggi-fuggi generale ed ad un riposizionamento in vista dell’imminente Conclave» [QUI].

– Giorno 4 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 17 febbraio 2025: «I risultati degli accertamenti effettuati nei giorni scorsi e nella giornata odierna hanno dimostrato una infezione polimicrobica delle vie respiratorie che ha determinato una ulteriore modifica della terapia. Tutti gli accertamenti effettuati sino ad oggi sono indicativi di un quadro clinico complesso che richiederà una degenza ospedaliera adeguata. Il Santo Padre continua ad essere apiretico e sta proseguendo la terapia prescritta. Le condizioni cliniche sono stazionarie».

– Giorno 4 – Post Facebook di Vik van Brantegem del 17 febbraio 2025: «Noi preghiamo per il Santo Padre, anche quando sta bene, con maggior ragione quando è sofferente. Si chiama empatia e Cattolicesimo» [QUI].

– Giorno 5 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 18 febbraio 2025: «Gli esami di laboratorio, la radiografia del torace e le condizioni cliniche del Santo Padre continuano a presentare un quadro complesso. L’infezione polimicrobica, insorta su un quadro di bronchiectasie e bronchite asmatiforme, e che ha richiesto l’utilizzo di terapia cortisonica antibiotica, rende il trattamento terapeutico più complesso. La tac torace di controllo alla quale il Santo Padre è stato sottoposto questo pomeriggio, prescritta dall’equipe sanitaria vaticana e da quella medica della Fondazione Policlinico “A. Gemelli”, ha dimostrato l’insorgenza di una polmonite bilaterale che ha richiesto un’ulteriore terapia farmacologica. Ciononostante Papa Francesco è di umore buono. Questa mattina ha ricevuto l’eucarestia e, nel corso della giornata, ha alternato il riposo alla preghiera e alla lettura di testi».

– Giorno 6 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 19 febbraio 2025: «Il Papa ha trascorso una notte tranquilla, si è svegliato e ha fatto colazione». «Le condizioni cliniche del Santo Padre si presentano stazionarie. Gli esami del sangue, valutati dallo staff medico, dimostrano un lieve miglioramento, in particolare degli indici infiammatori. Dopo aver fatto colazione ha letto alcuni quotidiani quindi si è dedicato alle attività lavorative con i suoi più stretti collaboratori. Prima di pranzo ha ricevuto l’Eucarestia. Nel pomeriggio ha ricevuto in visita il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con la quale si è trattenuto in forma privata per 20 minuti».

– Giorno 7 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 20 febbraio 2025: «Il Papa ha trascorsa la notte serena, si è alzato e ha fatto colazione in poltrona». «Le condizioni cliniche del Santo Padre sono in lieve miglioramento. È apiretico ed i parametri emodinamici continuano ad essere stabili. Questa mattina ha ricevuto l’Eucaristia e successivamente si è dedicato alle attività lavorative».

– Giorno 8 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 21 febbraio 2025: «In merito alle notizie diffuse da Rai News 24 oggi pomeriggio alle ore 16.11, la Sala Stampa della Santa Sede smentisce che ci sia stato un incontro ieri tra il Santo Padre e i Cardinali Gianfranco Ghirlanda e Pietro Parolin».

Da 1’18”

– Giorno 9 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 22 febbraio 2025: «Le condizioni del Santo Padre continuano ad essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo. Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l’applicazione di ossigeno ad alti flussi. Gli esami del sangue odierni hanno inoltre evidenziato una piastrinopenia, associata ad un’anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua ad essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri. Al momento la prognosi è riservata».

– Giorno 9 – Post Facebook di Vik van Brantegem del 22 febbraio 2025: «Anche oggi, nella ricorrenza della festa della Cattedra di San Pietro Apostolo, abbiamo pregato per il Santo Padre» [QUI].

– Giorno 10 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 23 febbraio 2025: «La notte è trascorsa tranquilla, il Papa ha riposato». «Le condizioni del Santo Padre permangono critiche; tuttavia da ieri sera non ha presentato ulteriori crisi respiratorie. Ha effettuato le due unità di emazie concentrate con beneficio e con risalita del valore di emoglobina. Stabile è rimasta la piastrinopenia; tuttavia alcuni esami sanguigni dimostrano una iniziale, lieve, insufficienza renale, allo stato sotto controllo. Prosegue l’ossigenoterapia ad alti flussi attraverso le cannule nasali. Il Santo Padre continua ad essere vigile e ben orientato. La complessità del quadro clinico, e l’attesa necessaria affinché le terapie farmacologiche possano dare qualche riscontro, impongono che la prognosi resti riservata. Nel corso della mattina, presso l’appartamento allestito al 10° piano, ha partecipato alla Santa Messa, insieme a quanti in questi giorni di degenza si prendono cura di lui».

– Giorno 10 – Nel testo preparato dal Santo Padre Francesco per l’Angelus della VII Domenica del Tempo Ordinario, 23 febbraio 2025 si legge tra altro: «Proseguo fiducioso il ricovero al Policlinico Gemelli, portando avanti le cure necessarie; e anche il riposo fa parte della terapia! Ringrazio di cuore i medici e gli operatori sanitari di questo Ospedale per l’attenzione che mi stanno dimostrando e per la dedizione con cui svolgono il loro servizio tra le persone malate. (…) In questi giorni mi sono giunti tanti messaggi di affetto e mi hanno particolarmente colpito le lettere e i disegni dei bambini. Grazie per questa vicinanza e per le preghiere di conforto che ho ricevuto da tutto il mondo! Affido tutti all’intercessione di Maria e vi chiedo di pregare per me».

– Giorno 11 – Editoriale su Korazym.org di Andrea Gagliarducci del 24 febbraio 2025: La comunicazione relativa al ricovero di Papa Francesco è stata un po’ disomogenea negli ultimi giorni. All’inizio si è parlato di un caso medico molto complesso, che riguardava un paziente che non rispondeva alle cure o alle nuove terapie. Poi la Sala Stampa della Santa Sede ha parlato ufficialmente di polmonite bilaterale, che comunque si è aggiunta a un quadro clinico complesso (Incipit – Per continuare a leggere [QUI])

– Giorno 11 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 24 febbraio 2025: «La notte è trascorsa bene, il Papa ha dormito e sta riposando». «Le condizioni cliniche del Santo Padre nella loro criticità dimostrano un lieve miglioramento. Anche nella giornata odierna non si sono verificati episodi di crisi respiratorie asmatiforme; alcuni esami di laboratorio sono migliorati. Il monitoraggio della lieve insufficienza renale non desta preoccupazione. Continua l’ossigenoterapia, anche se con flussi e percentuale di ossigeno lievemente ridotti. I medici, in considerazione della complessità del quadro clinico, in via prudenziale non sciolgono ancora la prognosi. In mattinata ha ricevuto l’Eucarestia, mentre nel pomeriggio ha ripreso l’attività lavorativa. In serata ha chiamato il Parroco della Parrocchia di Gaza per esprimere la sua paterna vicinanza. Papa Francesco ringrazia tutto il popolo di Dio che in questi giorni si è radunato a pregare per la sua salute».

– Giorno 12 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 25 febbraio 2025: «Il Papa ha riposato bene, tutta la notte». «Le condizioni cliniche del Santo Padre rimangono critiche, ma stazionarie. Non si sono verificati episodi acuti respiratori ed i parametri emodinamici continuano ad essere stabili. In serata ha effettuato una tac di controllo programmata per il monitoraggio radiologico della polmonite bilaterale. La prognosi rimane riservata. In mattinata, dopo aver ricevuto l’Eucarestia, ha ripreso l’attività lavorativa».

Giorno 13 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 26 febbraio 2025: «Il Papa ha trascorso una notte tranquilla e sta riposando». «Le condizioni cliniche del Santo Padre nelle ultime 24 ore hanno mostrato un ulteriore, lieve miglioramento. La lieve insufficienza renale riscontrata nei giorni scorsi è rientrata. La TAC torace, eseguita ieri sera, ha evidenziato una normale evoluzione del quadro flogistico polmonare. Gli esami ematochimici ed emacrocitometrici della giornata odierna hanno confermato il miglioramento di ieri. Il Santo Padre continua l’ossigenoterapia ad alti flussi; anche oggi non ha presentato crisi respiratorie asmatiformi. Continua la fisioterapia respiratoria. Pur registrando un lieve miglioramento, la prognosi rimane riservata. Nel corso della mattina il Santo Padre ha ricevuto l’Eucarestia. Il pomeriggio è stato dedicato alle attività lavorative».

– Giorno 13 – Commento di Marco Mancini su ACI Stampa del 26 febbraio 2025: «Secondo qualificate fonti vaticane dopo aver trascorso una notte tranquilla, Papa Francesco stamane si è alzato, ha passato del tempo in poltrona e continua le terapie prescritte, compresa la somministrazione di ossigeno nelle modalità dei giorni scorsi. C’è attesa per la TAC a cui il Papa è stato sottoposto ieri per monitorare la polmonite bilaterale. L’esito potrebbe essere comunicato stasera, in concomitanza con il bollettino medico che solitamente viene diffuso intorno alle 19.00. Da quanto si apprende il Papa non avrebbe ricevuto altre visite mentre si lavora ad un nuovo incontro tra i medici che curano il Pontefice e i giornalisti entro la fine della settimana [Non c’è stato. VvB]. Nel frattempo si continua a pregare per Papa Francesco: stasera alle 21.00 il Rosario in Piazza San Pietro sarà guidato dal Cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Sacro Collegio» [QUI].

Giorno 14 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 27 febbraio 2025: «Il Papa nella notte ha dormito bene e ora sta riposando». «Le condizioni cliniche del Santo Padre si confermano anche nella giornata odierna in miglioramento. Oggi ha alternato ossigenoterapia ad alti flussi con ventimask. In considerazione della complessità del quadro clinico, sono necessari ulteriori giorni di stabilità clinica per sciogliere la prognosi. Il Santo Padre ha dedicato la mattina alla fisioterapia respiratoria alternandola al riposo, mentre il pomeriggio dopo una ulteriore seduta di fisioterapia si è raccolto in preghiera nella Cappellina dell’appartamento privato sito al 10° piano, ricevendo l’Eucarestia; quindi si è dedicato alle attività lavorative».

– Giorno 14 – Post Facebook di Valentina Villano del 27 febbraio 2025: «Vorrei far giungere un particolare ringraziamento alle giornaliste e ai giornalisti che, in questo periodo, per garantire l’informazione relativa alle condizioni del Santo Padre, si trovano spesso in situazioni rocambolesche, talvolta paradossali, mantenendo nonostante tutto un significativo decoro professionale. Grazie per questo servizio che ci offrite, così da poter essere vicini al Papa e alle sue condizioni fisiche». Concordo, ex professo (V.v.B.) [QUI].

– Giorno 15 – Post Facebook di Vik van Brantegem del 28 febbraio 2025: «Pro memoria. I comunicati vengono emessi dalla Sala Stampa della Santa Sede, che non è la Sala Stampa Vaticano, che peraltro non esiste. Repetita iuvant…» [QUI].

Giorno 15 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 28 febbraio 2025: «Come nei giorni scorsi, la notte è trascorsa tranquilla e il Papa ora sta riposando». «Il Santo Padre nel primo pomeriggio di oggi, dopo una mattinata trascorsa alternando la fisioterapia respiratoria alla preghiera in cappella, ha presentato una crisi isolata di broncospasmo che ha, tuttavia, determinato un episodio di vomito con inalazione e repentino peggioramento del quadro respiratorio. Il Santo Padre è stato prontamente broncoaspirato ed ha iniziato la ventilazione meccanica non invasiva, con una buona risposta sugli scambi gassosi. Il Santo Padre è sempre rimasto vigile e orientato, collaborando alle manovre terapeutiche. La prognosi permane pertanto ancora riservata. In mattinata ha ricevuto l’Eucarestia».

– Giorno 15 – Post Facebook di Andrea Paganini del 28 febbraio 2025: «C’è chi per il Papa ha pregato sempre, ogni singolo giorno, sacrificando per lui la propria vita, anche dalla croce su cui è stato inchiodato da innocente. Ma qualcuno finge di accorgersene solo ora. “Non ti curar di lor, ma guarda e passa”» [QUI].

– Giorno 15 – Post Facebook di Vik van Brantegem del 28 febbraio 2025: «”Quando fai qualcosa, sappi che avrai contro quelli che volevano fare la stessa cosa, quelli che volevano fare il contrario e la stragrande maggioranza di quelli che non volevano fare niente” (Confucio). “Avrai sempre qualcosa o qualcuno che ti ostacolerà a prescindere dal fatto che tu faccia una cosa o meno, o che tu la faccia buona o cattiva. La vita è una battaglia continua: in questo momento il tuo corpo sta lottando per non morire, il tuo sistema immunitario combatte aggressioni di ogni tipo. La stessa forza di gravità è qualcosa contro cui si deve lottare per stare in piedi. L’empatia serve proprio a questo: a facilitare questa lotta, a darsi una mano gli uni gli altri, a sostenerci per andare avanti nella vita e rendere le cose più leggere. Non esiste altro modo: senza collaborazione e solidarietà il mondo non potrà andare avanti in eterno” (Franco Palese)» [QUI].

Giorno 16 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 1° marzo 2025: «La notte è trascorsa tranquilla, il Papa sta riposando». «Le condizioni cliniche del Santo Padre sono rimaste stabili. Ha alternato la ventilazione meccanica non invasiva a lunghi periodi di ossigenoterapia ad alti flussi, mantenendo sempre una buona risposta agli scambi gassosi. Il Santo Padre è apiretico e non mostra leucocitosi. I parametri emodinamici si sono sempre mantenuti stabili; ha continuato ad alimentarsi ed ha regolarmente effettuato la fisioterapia respiratoria, collaborando attivamente. Non ha presentato episodi di broncospasmo. Il Santo Padre è sempre vigile ed orientato. Nel pomeriggio ha ricevuto l’Eucarestia, quindi si è dedicato alla preghiera. La prognosi rimane riservata».

Giorno 17 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 2 marzo 2025: «La notte è stata tranquilla, il Papa riposa ancora». «Le condizioni cliniche del Santo Padre si sono mantenute stabili anche nella giornata odierna; il Papa non ha necessitato di ventilazione meccanica non invasiva, ma unicamente di ossigenoterapia ad alti flussi; è apiretico. In considerazione della complessità del quadro clinico, la prognosi rimane riservata. Questa mattina il Santo Padre ha partecipato alla Santa Messa, insieme a quanti in questi giorni di degenza si prendono cura di lui, quindi ha alternato il riposo alla preghiera».
Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, ha comunicato che il Santo Padre Francesco ha ricevuto stamattina la visita del Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin, e del Sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato, Arcivescovo Edgar Peña Parra. Si tratta della seconda visita dei due, dopo quella di lunedì 24 febbraio 2025. Il Papa sente la vicinanza della gente, ha comunicato inoltre il Direttore della Sala Stampa a proposito di quanto Papa Francesco ha fatto sapere nel testo scritto per l’Angelus odierno: «Vorrei ringraziarvi per le preghiere, che si elevano al Signore dal cuore di tanti fedeli da molte parti del mondo: sento tutto il vostro affetto e la vostra vicinanza e, in questo momento particolare, mi sento come “portato” e sostenuto da tutto il Popolo di Dio. Grazie a tutti!».

Giorno 18 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 3 marzo 2025: «Il Papa ha riposato bene tutta la notte». «Nella giornata odierna, il Santo Padre ha presentato due episodi di insufficienza respiratoria acuta, causati da importante accumulo di muco endobronchiale e conseguente broncospasmo. Sono pertanto state eseguite due broncoscopie con necessità di aspirazione di abbondanti secrezioni. Nel pomeriggio è stata ripresa la ventilazione meccanica non invasiva. Il Santo Padre è sempre rimasto vigile, orientato e collaborante. La prognosi rimane riservata».

– Giorno 19 – Post Facebook di Vik van Brantegem del 4 marzo 2025: «L’unica fonte per la salute del Santo Padre a cui mi attendo è la Sala Stampa della Santa Sede (di cui sono stato per 30 anni l’Assistente, con Dott. Joaquín Navarro-Valls e poi Padre Federico Lombardi, S.I.), che aggiorna ogni giorno, la mattina e la sera, con i bollettini medici. Sono questi che riporto qui in tempo quasi reale (i miei impegni permettendo) e che vanno letti con molta attenzione (da chi è capace di leggere, di comprendere e di intendere). Chi non li trova credibili si fidi pure degli autorevoli informatori sul social o dei vaticanisti super informati, che citano “fonti Vaticani” (già questo indica l’inganno, perché la fonte istituzionale è la Santa Sede), rigorosamente anonime e quindi potrebbero essere anche dei giardinieri dei Giardini Vaticani o degli ascensoristi del Palazzo Apostolico Vaticani (sempre “Vaticani” sono, cioè, persone che si trovano sul Colle Vaticano, in Città del Vaticano, nello Stato della Città del Vaticano). O dicono il nome e qualifica della “fonte” o tacciono» [QUI].
Commento di Bree A. Dail: «Oppure, se la fonte deve essere anonima, dimostra la sua esistenza con delle prove a sostegno. Ci aspettiamo che i bambini facciano questo a scuola per quanto riguarda le fonti delle loro relazioni… I giornalisti vengono pagati per fare questo lavoro, ma con meno requisiti? Non credo, più rigore!»
Risposta di Vik van Brantegem: «Esattamente. Se un giornalista vuole usare informazioni di una fonte che resta anonima, se la prenda lui la responsabilità di quello che diffonde, dichiarando che è farina del suo sacco».
Risposta di Valentina Villano: «Non generalizziamo, dire i giornalisti vuol dire colpire i tanti, come ho scritto nel mio post di qualche settimana fa, che in situazioni rocambolesche come questa riescono ad essere deontologicamente corretti e a dare un servizio veritiero».
Commento di Valentina Vilano: «Hai servito la Chiesa per oltre quarant’ anni, mai servendotene… perché sei un Uomo onesto limpido e leale. Nel tuo lavoro ti sei distinto sempre per coerenza e trasparenza, oltre che per eccellenti doti professionali… ed io ti sono accanto da oltre dieci anni con amore e immensa stima. Per quanto riguarda il Santo Padre, già in un altro post abbiamo invitato tutti a comprendere il vero senso della parola empatia, quella sconosciuta oserei dire, ed è proprio questo il momento di lasciare spazio al silenzio e alla preghiera nel rispetto di un uomo che per quanto rappresenti la carica morale più alta del pianeta, resta sempre un uomo, che sta soffrendo e a mio parere molto. Ergo invitiamo al digiuno da parole inutili e irriverenti, esortiamo al silenzio orante».
Per vedere tutti i commenti [QUI].

Giorno 19 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 4 marzo 2025: «Il Papa ha dormito tutta la notte, ora prosegue il riposo». «Nella giornata odierna le condizioni cliniche del Santo Padre si sono mantenute stabili. Non ha presentato episodi di insufficienza respiratoria, né broncospasmo. È rimasto apiretico, sempre vigile, collaborante alle terapie e orientato. Questa mattina è passato alla ossigenoterapia ad alti flussi ed ha eseguito la fisioterapia respiratoria. Questa notte, come programmato, verrà ripresa la ventilazione meccanica non invasiva fino a domani mattina. La prognosi rimane riservata. Durante la giornata ha alternato preghiera e riposo e questa mattina ha ricevuto l’Eucarestia».

Giorno 20 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 5 marzo 2025: «Il Papa ha riposato bene nella notte, si è svegliato poco dopo le 08.00». «Il Santo Padre anche oggi è rimasto stazionario senza presentare episodi di insufficienza respiratoria. Come programmato, durante il giorno, ha effettuato l’ossigenoterapia ad alti flussi e nella notte verrà ripresa la ventilazione meccanica non invasiva. Il Santo Padre ha incrementato la fisioterapia respiratoria e quella motoria attiva. Ha trascorso la giornata in poltrona. In considerazione della complessità del quadro clinico, la prognosi rimane riservata. Questa mattina, nell’appartamento privato sito al 10° piano, il Santo Padre ha partecipato al rito della benedizione delle Sacre Ceneri che gli sono state imposte dal celebrante, quindi ha ricevuto l’Eucarestia. Successivamente si è dedicato ad alcune attività lavorative. Sempre nel corso della mattina ha chiamato P. Gabriel Romanelli, Parroco della Sacra Famiglia di Gaza. Nel pomeriggio ha alternato il riposo al lavoro».

Giorno 21 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 6 marzo 2025: «La notte è trascorsa tranquilla, il Papa sta ancora riposando». «Le condizioni cliniche del Santo Padre sono rimaste stabili rispetto ai giorni precedenti. Anche oggi non ha presentato episodi di insufficienza respiratoria. Il Santo Padre ha continuato con beneficio la fisioterapia respiratoria e quella motoria. I parametri emodinamici e gli esami del sangue sono rimasti stabili. Non ha presentato febbre. I medici mantengono ancora la prognosi riservata. In considerazione della stabilità del quadro clinico il prossimo bollettino medico verrà diffuso nella giornata di sabato. Quest’oggi il Santo Padre si è dedicato ad alcune attività lavorative nel corso della mattina e del pomeriggio, alternando il riposo e la preghiera. Prima di pranzo ha ricevuto l’Eucarestia».

Giorno 21 – Toccato dai numerosi messaggi di affetto che quotidianamente gli vengono inviati, e grato per le preghiere del popolo di Dio, il Santo Padre Francesco ha registrato un breve messaggio audio di ringraziamento in spagnolo, diffuso questa sera 6 marzo 2025 all’inizio dell’undicesima recita consecutiva del Rosario per la salute del Papa alle ore 21.00 in Piazza di San Pietro: “Ringrazio di cuore per le vostre preghiere per la mia salute dalla Piazza, vi accompagno da qui. Che Dio vi benedica e che la Vergine vi custodisca. Grazie”.

– Giorno 21 – Riflessioni di due vaticanisti sulla Curia romana e sulla comunicazione della Santa Sede mentre il Papa è al Gemelli del 6 marzo 2025 [QUI]

Giorno 22 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 7 marzo 2025: «Il Papa ha trascorso una notte tranquilla e si è svegliato poco dopo le 8.00».

Giorno 23 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede dell’8 marzo 2025: «La notte è trascorsa tranquilla, il Papa sta riposando». «Le condizioni cliniche del Santo Padre negli ultimi giorni sono rimaste stabili e, di conseguenza, testimoniano una buona risposta alla terapia. Si registra pertanto un graduale, lieve miglioramento. Il Santo Padre è sempre rimasto apiretico. Sono migliorati gli scambi gassosi; gli esami ematochimici ed emocrocitometrici si confermano stabili. I medici, al fine di registrare anche nei prossimi giorni questi iniziali miglioramenti, prudenzialmente mantengono la prognosi ancora riservata. Questa mattina il Santo Padre, dopo aver ricevuto l’Eucarestia, si è raccolto in preghiera all’interno della Cappellina dell’appartamento privato, mentre il pomeriggio ha alternato il riposo alle attività lavorative».

Giorno 24 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 9 marzo 2025: «La notte è stata tranquilla, il Papa riposa». «A partire da domani, in concomitanza con gli Esercizi Spirituali della Curia Romana, la recita serale del Santo Rosario per la salute del Santo Padre sarà anticipata e si terrà al termine dei Vespri e della Meditazione delle 17:00 in Aula Paolo VI. Come da tradizione, questo tempo di raccoglimento e preghiera rappresenta un momento di silenzio e discernimento per i collaboratori del Santo Padre, i quali si uniranno in spirito di riflessione e di ascolto della Parola di Dio, continuando a pregare per la Sua salute. I fedeli che desiderano partecipare a questo ulteriore momento di preghiera potranno seguirlo in diretta sugli schermi in Piazza San Pietro o attraverso i media vaticani. Al termine degli Esercizi Spirituali, venerdì 14 marzo, la preghiera comunitaria riprenderà in una modalità rinnovata, rimanendo segno di fede e di comunione ecclesiale».

– Giorno 24 – Le parole di Papa Francesco per l’Angelus del 9 marzo 2025: «Fratelli e sorelle, nel mio prolungato ricovero qui in Ospedale, anch’io sperimento la premura del servizio e la tenerezza della cura, in particolare da parte dei medici e degli operatori sanitari, che ringrazio di cuore. E mentre sono qui, penso a tante persone che in diversi modi stanno vicino agli ammalati e sono per loro un segno della presenza del Signore. Abbiamo bisogno di questo, del “miracolo della tenerezza”, che accompagna chi è nella prova portando un po’ di luce nella notte del dolore. Vorrei ringraziare tutti coloro che mi stanno mostrando la loro vicinanza nella preghiera: grazie di cuore a tutti! Prego anch’io per voi. E mi unisco spiritualmente a quanti nei prossimi giorni parteciperanno agli Esercizi spirituali della Curia romana».

Giorno 25 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 10 marzo 2025: «Il Papa ha trascorso una notte tranquilla, sta riposando». «Le condizioni cliniche del Santo Padre continuano ad essere stabili. I miglioramenti registrati nei giorni precedenti si sono ulteriormente consolidati, come confermato sia dagli esami del sangue che dall’obiettività clinica e dalla buona risposta alla terapia farmacologica. Per tali motivi i medici nella giornata di oggi hanno deciso di sciogliere la prognosi. Tuttavia, in considerazione della complessità del quadro clinico e dell’importante quadro infettivo presentato al ricovero, sarà necessario continuare, per ulteriori giorni, la terapia medica farmacologica in ambiente ospedaliero. Questa mattina il Santo Padre ha potuto seguire gli Esercizi spirituali in collegamento con l’Aula Paolo VI, ha poi ricevuto l’Eucarestia e si è recato nella Cappellina dell’appartamento privato per un momento di preghiera. Nel pomeriggio si è nuovamente unito agli Esercizi spirituali della Curia, seguendo in collegamento video. Durante la giornata ha alternato la preghiera al riposo».

– Giorno 25 – Editoriale su Korazym.org di Andrea Gagliarducci del 10 marzo 2025: La prima “prova di vita” di Papa Francesco da quando è entrato in ospedale il 14 febbraio è arrivata la scorsa settimana, sotto forma di un messaggio audio registrato e trasmesso ai fedeli riuniti in Piazza San Pietro la sera di giovedì 6 marzo, prima del Rosario serale per la sua salute. Non è stata diffusa alcuna foto del Papa in ospedale e il Papa non è mai stato visto. L’accesso alla sua stanza è limitato e sono pochissime le persone autorizzate ad incontrarlo. Il messaggio di Papa Francesco è stato molto breve, pronunciato nella sua lingua madre, lo spagnolo, con una voce stanca e logorata dalla malattia. Oltre alle parole di ringraziamento, il messaggio ha testimoniato due cose: Papa Francesco non sta bene davvero e Papa Francesco non ha assolutamente intenzione di farsi da parte. Infatti, tutte le prove indicano che nutre il desiderio di tornare sulla scena da protagonista (Incipit – Per continuare a leggere [QUI])

Giorno 26 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede dell’11 marzo 2025: «La notte è trascorsa tranquilla, il Papa si è svegliato attorno alle 8.00».

Giorno 27 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 12 marzo 2025: «l Papa ha trascorso una notte tranquilla». «Le condizioni cliniche del Santo Padre, nella complessità del quadro generale, sono rimaste stazionarie. La radiografia del torace eseguita ieri ha confermato radiologicamente i miglioramenti registrati nei giorni precedenti. Il Santo Padre continua ad effettuare l’ossigenoterapia ad alti flussi durante il giorno e la ventilazione meccanica non invasiva durante il riposo notturno. Questa mattina, dopo aver seguito gli Esercizi spirituali in collegamento con l’Aula Paolo VI, ha ricevuto l’Eucarestia, si è dedicato alla preghiera e, successivamente, alla fisioterapia motoria. Nel pomeriggio, dopo essersi unito agli Esercizi spirituali della Curia, ha continuato la preghiera, il riposo e proseguito la fisioterapia respiratoria».

Giorno 28 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 13 marzo 2025: «Il Papa ha trascorso una notte tranquilla». «Nel pomeriggio il personale sanitario ha portato una torta con candeline nella stanza del Papa per festeggiare il 12° anniversario di elezione. Sempre nel pomeriggio il Papa ha seguito gli esercizi spirituali per la Curia Romana in collegamento video con l’Aula Paolo VI. Quindi ha ripreso la terapia respiratoria. Prosegue l’alternanza della ventilazione meccanica non invasiva di notte con l’ossigenazione ad alti flussi con le cannule nasali usate durante il giorno. La situazione clinica resta stazionaria in un quadro complesso. Per domani sera è atteso un nuovo bollettino medico».

Giorno 29 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 14 marzo 2025: «Il Papa ha trascorso una notte tranquilla». «La situazione clinica del Papa rimane stazionaria. Papa Francesco ha seguito in collegamento video la conclusione degli esercizi spirituali guidati dal padre cappuccino Roberto Pasolini in Aula Paolo VI. Ha proseguito stamane le terapie prescritte, tra cui la fisioterapia motoria. Prosegue anche l’alternanza tra la ventilazione meccanica non invasiva di notte e l’ossigenazione ad alti flussi con le cannule nasali usate durante il giorno. Stasera ci sarà un nuovo bollettino medico». «Oggi non è stato pubblicato il bollettino perché i medici ritengono che la situazione sia stabile. Non ci sono novità eclatanti da comunicare rispetto al quadro clinico dei giorni scorsi. Si tratta di un elemento positivo. Il recupero del Papa è lento e ci vuole il tempo perché si consolidino i miglioramenti. La mattina non ci sarà più la comunicazione su come il Papa ha trascorso la notte e non ci sarà più neanche il briefing della mattina. Resta il briefing della sera. Presumibilmente domani avremo un bollettino medico la sera e poi è probabile che si diraderanno nel tempo, vista anche la stabilità e la situazione.
Confermata la telefonata tra il Segretario di Stato della Santa Sede Cardinale Pietro Parolin e il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. Hanno parlato della salute del Papa, della situazione della guerra, della possibilità di una tregua e chiaramente del lavoro che sta portando avanti la Santa Sede».

– Giorno 29 – Commento di Angela Ambrogetti su ACI Stampa del 14 marzo 2025: «Una Messa stamattina per il Papa celebrata dal Cardinale Parolin, ma richiesta dal Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede. Così questa giornata in Vaticano, ad un mese esatto dal ricovero del Papa, lascia comprendere quanta voglia e necessità ci sia di una informazione più ampia da parte del mondo sulla salute di Francesco».

– Giorno 29 – La recita del Santo Rosario per la salute del Santo Padre Francesco ritorna da oggi in Piazza San Pietro14 marzo 2025 [QUI]

– Giorno 30 – Analisi di Andrea Gagliarducci del 15 marzo 2024: Il paradosso del dodicesimo anno [QUI]

– Giorno 30 – Analisi di Guido Mocellin su Avvenire del 15 marzo 2025: La degenza di Francesco tra info dettagliate e fake news [QUI]

Giorno 30 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 15 marzo 2025: «Le condizioni cliniche del Santo Padre sono rimaste stabili, confermando i progressi evidenziati nell’ultima settimana. Prosegue l’ossigenoterapia ad alti flussi, riducendo progressivamente la necessità di ventilazione meccanica non invasiva nelle ore notturne. Il Santo Padre necessita ancora di terapia medica ospedaliera, di fisioterapia motoria e respiratoria; tali terapie, allo stato, fanno registrare ulteriori, graduali miglioramenti.
Il Papa ha trascorso gran parte della giornata tra terapie, preghiera, riposo e un po’ di lavoro. Domani l’Angelus sarà diffuso in forma scritta come nelle scorse domeniche.  Il prossimo bollettino medico dovrebbe essere pubblicato martedì o mercoledì prossimo, ma la Sala Stampa della Santa Sede continuerà a dare alcune informazioni generali ai giornalisti la sera».

– Giorno 31 – Nel testo preparato per l’Angelus di questa II Domenica di Quaresima 16 marzo 2025, il Santo Padre Francesco scrive: «Condivido con voi questi pensieri mentre sto affrontando un periodo di prova, e mi unisco a tanti fratelli e sorelle malati: fragili, in questo momento, come me. Il nostro fisico è debole ma, anche così, niente può impedirci di amare, di pregare, di donare noi stessi, di essere l’uno per l’altro, nella fede, segni luminosi di speranza. Quanta luce risplende, in questo senso, negli ospedali e nei luoghi di cura! Quanta attenzione amorevole rischiara le stanze, i corridoi, gli ambulatori, i posti dove si svolgono i servizi più umili! Perciò vorrei invitarvi, oggi, a dare con me lode al Signore, che mai ci abbandona e che nei momenti di dolore ci mette accanto persone che riflettono un raggio del suo amore. Vi ringrazio tutti per le vostre preghiere, e ringrazio coloro che mi assistono con tanta dedizione. So che pregano per me tanti bambini; alcuni di loro oggi sono venuti qui al “Gemelli” in segno di vicinanza. Grazie, carissimi bambini! Il Papa vi vuole bene e aspetta sempre di incontrarvi. Continuiamo a pregare per la pace».

Giorno 31 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 16 marzo 2025: «La situazione del Papa resta stabile. Stamattina ha concelebrato la Messa domenicale nella cappellina vicino alla sua stanza. In giornata il Papa ha continuato la terapia farmacologica e la fisioterapia respiratoria e motoria traendo giovamento positivo soprattutto da quella motoria Oggi non ha ricevuto visite. Ha trascorso la giornata tra preghiera, riposo e un po’ di lavoro. Anche domani non ci sarà il bollettino medico e la Sala Stampa della Santa Sede darà come di consueto in serata delle informazioni generali ai giornalisti».

Giorno 32 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 17 marzo 2025: «Venerdì 14 marzo u.s., S.E. il Sig. Volodymyr Zelenskyy, Presidente dell’Ucraina – come da lui stesso successivamente reso noto – ha avuto un colloquio telefonico con il Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato, nel corso del quale ha espresso l’augurio di pronta guarigione del Santo Padre Francesco e ha informato circa l’iniziativa del cessate-il-fuoco, proposta dagli Stati Uniti, alla quale l’Ucraina ha aderito. Al riguardo, la Santa Sede, mentre rinnova la preghiera per la pace in Ucraina, auspica che le Parti coinvolte colgano l’occasione per un dialogo sincero, non soggetto a precondizioni di alcun tipo e finalizzato a giungere ad una pace giusta e duratura. In pari tempo, incoraggia che si faccia il possibile per la liberazione dei prigionieri».

– Giorno 32 – La Sala Stampa della Santa Sede nella serata del 17 marzo 2025 comunica, che la giornata del Papa è trascorsa in linea con quella di ieri, con preghiera, un po’ di lavoro, riposo e terapie. La situazione è stazionaria con lievi miglioramenti grazie alla terapia respiratoria e motoria. Il Papa utilizza meno l’ossigenazione ad alti flussi con le cannule nasali, di notte usa la ventilazione meccanica non invasiva e in alcuni momenti del giorno può fare a meno dell’ossigenoterapia. Questo spiegherebbe il fatto che nella foto scattata e pubblicata ieri, domenica 16 marzo – la prima foto dal giorno del suo ricovero – il Papa sia comparso senza ossigeno. Sempre riguardo alla foto il gonfiore della mano che si notava nello scatto è dovuto alla minore mobilità, ma già oggi è migliorato. Come previsto non è stato pubblicato un bollettino medico e il prossimo è previsto per mercoledì. Domani sera la Sala Stampa della Santa Sede darà alcune informazioni generali ai giornalisti come oggi.

– Giorno 32 – Tutto ciò che la foto di Papa Francesco non dice: le lenzuola, gli oggetti sull’altare, la postura e il paragone impietoso con Wojtyla nel 2005. “In che banda è finita la gestione dell’uomo venerato da un miliardo e cinquecento milioni di persone?”, commenta un cardinale di Curia a ilfattoquotidiano.it. Perché in realtà nessuno sa come sta Bergoglio e lo scatto alimenta ulteriori dubbi di Francesco Antonio Grana su il Fatto Quotidiano, 17 marzo 2025 [QUI]

Giorno 33 – Vatican News pubblica la lettera del Papa al Direttore del Corriere della Sera del 14 marzo 2024, parzialmente ripresa questa mattina 18 marzo 2025 dalla newsletter Il Punto del Corriere della Sera-Prima ora-Le cose da tener d’occhio oggi: «Caro Direttore, desidero ringraziarla per le parole di vicinanza con cui ha inteso farsi presente in questo momento di malattia nel quale, come ho avuto modo di dire, la guerra appare ancora più assurda. La fragilità umana, infatti, ha il potere di renderci più lucidi rispetto a ciò che dura e a ciò che passa, a ciò che fa vivere e a ciò che uccide. Forse per questo tendiamo così spesso a negare i limiti e a sfuggire le persone fragili e ferite: hanno il potere di mettere in discussione la direzione che abbiamo scelto, come singoli e come comunità. Vorrei incoraggiare lei e tutti coloro che dedicano lavoro e intelligenza a informare, attraverso strumenti di comunicazione che ormai uniscono il nostro mondo in tempo reale: sentite tutta l’importanza delle parole. Non sono mai soltanto parole: sono fatti che costruiscono gli ambienti umani. Possono collegare o dividere, servire la verità o servirsene. Dobbiamo disarmare le parole, per disarmare le menti e disarmare la Terra. C’è un grande bisogno di riflessione, di pacatezza, di senso della complessità. Mentre la guerra non fa che devastare le comunità e l’ambiente, senza offrire soluzioni ai conflitti, la diplomazia e le organizzazioni internazionali hanno bisogno di nuova linfa e credibilità. Le religioni, inoltre, possono attingere alle spiritualità dei popoli per riaccendere il desiderio della fratellanza e della giustizia, la speranza della pace.
Tutto questo chiede impegno, lavoro, silenzio, parole. Sentiamoci uniti in questo sforzo, che la Grazia celeste non cesserà di ispirare e accompagnare. Francesco – Roma, Policlinico Gemelli, 14 marzo 2025».

Giorno 32 – La Sala Stampa della Santa Sede ha comunicato in serata del 17 marzo 2025 che il Papa la scorsa notte scorsa non ha dovuto fare uso della ventilazione meccanica. La situazione del Papa resta stabile e si registrano lievi miglioramenti per quanto riguarda la situazione motoria e respiratoria. I medici stanno procedendo ad una progressiva diminuzione dell’uso della ventilazione meccanica la notte e l’ossigenazione ad alti flussi durante la giornata, procedendo alla somministrazione ordinaria dell’ossigeno attraverso le cannule nasali. La scorsa notte, quindi, il Papa non ha usato la maschera: una buona notizia da accogliere con prudenza, perché non vuol dire che non ne farà uso nei prossimi giorni. Serve infatti una progressiva riduzione e non uno stacco definitivo. Quanto all’attività della giornata, il Papa ha seguito la terapia farmacologica, la fisioterapia motoria e respiratoria, ha svolto un po’ di attività lavorativa e si è dedicato alla preghiera. Continua a seguire una dieta alimentare prescritta dai medici composta anche da cibo solido. Il quadro clinico resta complesso in una situazione di stabilità. Per domani, intorno alle 19 è atteso un bollettino medico.

– Giorno 34 – Il commento di Marco Tosatti su Stilum Curiae [QUI]: «Le Incognite del dopo-Gemelli. Quale Papa, Quale Governo della Chiesa? – Dopo oltre un mese dal ricovero di Jorge Mario Bergoglio gli interrogativi sulla sua persona e sul futuro della Chiesa aumentano. Alcune questioni sono di primaria importanza: quale papa uscirà, quando uscirà dal Policlinico Gemelli? E quale tipo di gestione della Chiesa gli sarà possibile? I medici del Gemelli in questo periodo hanno tenuto una sola conferenza stampa in quattro settimane. Da allora l’informazione è limitata i bollettini – scarni e ripetitivi – che vengono emessi a giorni alterni. Il povero portavoce della Santa Sede, Matteo Bruni, ha il non facile compito di presentarsi ai giornalisti con quello che gli viene detto al decimo piano. “Sono sempre le stesse cose. – ammette un collega –. Di notte ossigeno con la maschera, di giorno ossigeno ad alti flussi con le cannule. Sta migliorando, il quadro resta complesso, non vede nessuno”. O quasi.
L’opinione prevalente fra i colleghi, che seguono quotidianamente la situazione, è che questa bolla di impenetrabilità sia un’espressa volontà di Bergoglio. Il silenzio è stato rotto solo dalle brevi parole in spagnolo – una voce inquietante, irriconoscibile – e la fotografia di qualche giorno fa.
Conoscendo il pontefice regnante, si può facilmente immaginare quanto sia pessimo il suo umore, di fronte a questa situazione. Chi lo conosce sa che era facile a sfuriate e scatti di umore, quando stava bene. Figuriamoci adesso. Quindi, silenzio completo o quasi.
Ma la cosa singolare è, che è un silenzio che coinvolge tutti, sia all’interno del Gemelli, dove anche personaggi di notevole livello medico professano totale ignoranza di quanto accade in cima al palazzo, sia nel Collegio cardinalizio. Fonti affidabilissime mi parlano di cardinali di Curia che cercano di sapere qualche cosa rivolgendosi ai giornalisti. E in una situazione di crisi come questa, il Collegio cardinalizio dovrebbe – in teoria – essere responsabilizzato e informato.
Qualche voce diceva che sarebbe stata intenzione dei medici, se tutto procedeva al meglio – permettere a Papa Bergoglio di lasciare la struttura ospedaliera prima di Pasqua. Ma nei giorni scorsi questa possibilità sembra essersi affievolita.
La grande questione è il dopo. Se le difficoltà di respirazione autonoma persistono, non è escluso che il Papa sia spaventato dall’eventualità di essere condannato a una forma di invalidità permanente.
E quindi si torna ai due interrogativi fondamentali: quale Papa, e quale governo?»

Giorno 34 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 15 marzo 2025: «Le condizioni cliniche del Santo Padre si confermano in miglioramento. Il Santo Padre ha sospeso la ventilazione meccanica non invasiva e ridotto anche la necessità dell’ossigenoterapia ad alti flussi. Continuano i progressi della fisioterapia motoria e respiratoria. Questa mattina nella solennità di San Giuseppe il Santo Padre ha concelebrato la Santa Messa.
Per i medici le infezioni polmonari sono sotto controllo, anche se non eliminate. I valori delle analisi cliniche sono nella norma. Il Papa continua ad essere senza febbre. La giornata del Papa è trascorsa tra terapie, preghiera e un po’ di attività lavorativa.
Per quanto riguarda i riti della Settimana Santa non è stata presa ancora alcuna decisione.
Vista la situazione di stabilità delle condizioni del Papa, il prossimo bollettino medico è previsto non prima della prossima settimana. La Sala Stampa della Santa Sede tornerà a dare alcune informazioni generali ai giornalisti dopodomani, venerdì, e lunedì prossimo».

– Giorno 35 – Bergoglio non conta nulla se non è allineato di Boni Castellane su La Verità del 20 marzo 2025 [QUI]

Giorno 36 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 21 marzo 2025: «La condizione medica di Papa Francesco resta stabile con alcuni piccoli miglioramenti dal punto di vista motorio e respiratorio. I giorni per il Papa sono trascorsi tra la terapia farmacologica, le fisioterapie respiratoria e motoria attiva, la preghiera e un po’ di lavoro. Il Papa non ha ricevuto visite. La notte non usa più la ventilazione meccanica con la mascherina ma l’ossigenazione ad alti flussi con le cannule nasali e di giorno usa sempre di meno gli alti flussi. Per il momento l’Angelus domenicale è previsto nelle modalità delle scorse domeniche. In caso di novità la Sala Stampa darà un aggiornamento domani. I medici non hanno ancora dato una indicazione sulle dimissioni dall’ospedale. Il prossimo bollettino medico è atteso non prima di lunedì».

– Giorno 36 – Il Cardinale Víctor Manuel Fernández, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, ha fornito qualche dettaglio sulle condizioni del Papa: «Adesso ci vorrà una riabilitazione perché, dopo tanto tempo con l’ossigeno ad alti flussi, si secca tutto. Devi imparare di nuovo a parlare, quasi». Il tempo del ricovero di Papa Francesco è particolarmente lungo, soprattutto per la patologia che l’ha colpito. Da ormai quasi sette settimane respira con l’ossigeno ad alti flussi e trascorre lunghi momenti della giornata a letto o in poltrona. A 88 anni, considerando anche la grave forma di polmonite che l’ha colpito, tutto contribuisce a rendere il quadro complicato. Il Cardinal Fernández è fiducioso: «Ho avuto modo di essere in contatto con lui e sono contento perché fisicamente sta bene, fa fatica a parlare ma lo stato generale dell’organismo è come prima».

– Giorno 37 – Messaggio del Santo Padre Francesco ai partecipanti al Pellegrinaggio giubilare dell’Arcidiocesi di Napoli, dell’Arcidiocesi di Bologna, dell’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie, della Diocesi Suburbicaria di Albano e della Diocesi di Castellaneta, letto dal S.Em.R. il Signor Cardinale Domenico Battaglia, Arcivescovo metropolita di Napoli, alle ore 10.10 di questa mattina 22 marzo 2025, prima della Concelebrazione Eucaristica in Piazza San Pietro: «Cari fratelli e sorelle della Diocesi di Napoli e di tante altre Diocesi presenti, saluto voi e i vostri Vescovi in occasione dei Pellegrinaggi giubilari diocesani che state compiendo. In essi si esprime l’unità che vi raccoglie come comunità attorno ai vostri Pastori e al Vescovo di Roma, nonché l’impegno ad abbracciare l’invito di Gesù ad entrare “per la porta stretta” (Mt 7,13). L’amore è così: unisce e fa crescere insieme. Per questo, pur con cammini diversi, vi ha portati qui insieme presso la tomba di Pietro, da cui potrete ripartire ancora più forti nella fede e più uniti nella carità. In questi giorni ho sentito tanto il sostegno di questa vostra vicinanza, soprattutto attraverso le preghiere con cui mi avete accompagnato. Perciò, anche se non posso essere fisicamente presente in mezzo a voi, vi esprimo la mia grande gioia nel sapervi uniti a me e tra di voi nel Signore Gesù, come Chiesa. Vi benedico e prego per voi. E vi raccomando: anche voi continuate a pregare per me. Grazie. FRANCESCO – Dal Policlinico “A. Gemelli”, 22 marzo 2025».

Giorno 37 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 22 marzo 2025: «Il Papa ha intenzione di affacciarsi domani dal Gemelli poco dopo le 12.00 per un saluto e per impartire la benedizione. Il testo dell’Angelus sarà diffuso come le scorse domeniche».

– Giorno 37Ancora nessuna decisione sui Sacri Riti della Settimana Santa nell’Anno giubilare 2025 in Vaticano e sulla presenza del Papa sul Blog dell’Editore/Korazym.org del 22 marzo 2025 [QUI]

Giorno 37 – Comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede del 22 marzo 2025: «Questo pomeriggio, alle ore 18.00, nell’atrio all’ingresso del Policlinico “A. Gemelli”, si svolgerà un briefing informativo per i giornalisti accreditati presso la Sala Stampa della Santa Sede con alcuni membri dell’equipe medica che ha in cura il Santo Padre. Il briefing sarà trasmesso in diretta streaming da Vatican News e distribuito, anche in diretta, da Vatican Media».

– Giorno 37 – Durante il briefing delle ore 18.00 di oggi 22 marzo 2025 al Gemelli, l’equipe medica ha comunicato che domani il Santo Padre Francesco sarà dimesso, successivamente ad essersi affacciato alle ore 12.00 per un saluto e la benedizione come era stato annunciato, e tornerà per un periodo di convalescenza “in modo protetto” (di almeno due mesi) a Casa Santa Marta, dopo 37 giorni di ricovero durante il quale è stato due volte in pericolo di vita. Durante il briefing, il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, ha ribadito che le decisioni circa i Sacri Riti della Settimana Santa saranno presi tenendo presente il progresso della convalescenza del Santo Padre. Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, ha ringraziato i giornalisti per il loro lavoro e per la serietà con la quale lo fanno.
SIR – “La buona notizia che aspetta tutto il mondo è che domani il Santo Padre è in dimissione, tornerà a Santa Marta”. Ad annunciarlo è stato il Prof. Sergio Alfieri, Direttore del Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche del Policlinico Gemelli e Direttore dell’équipe medica che ha seguito il Papa, durante il secondo briefing con i medici – dopo quello del 21 febbraio scorso – al termine del trentasettesimo giorno di degenza di Bergoglio nel nosocomio romano. “Il Papa è stato dimesso in condizioni cliniche stabili da almeno due settimane”, ha spiegato Alfieri: “La prescrizione è continuare parzialmente le terapie farmacologiche, che dovrà effettuare per molto tempo per via orale, e – molto importante – la raccomandazione di un periodo di riposo, in convalescenza, per almeno due mesi”. “Si tratta di una dimissione protetta”, ha spiegato il Dott. Luigi Carbone, Vicedirettore della Direzione Igiene e Sanità dello Stato della Città del Vaticano e medico referente del Santo Padre: “Tornerà a Santa Marta per la convalescenza. Abbiamo valutato il fabbisogno e, come tutti i pazienti dimessi di 88 anni che hanno avuto una polmonite bilaterale, abbiamo valutato le necessità del Santo Padre, che sono il fabbisogno di ossigeno finché ne avrà bisogno e l’assistenza 24 ore su 24, che la Direzione Igiene e Sanità del Vaticano può offrire tranquillamente, anche in situazioni di emergenza. Ci siamo preparati per accoglierlo a casa”.
SIR – “Al momento del ricovero al Policlinico Gemelli il Santo Padre presentava un’insufficienza respiratoria acuta dovuta a un’infezione polimicrobica: c’erano virus, batteri e miceti che hanno determinato una polmonite bilaterale severa che ha richiesto un trattamento farmacologico combinato”. Lo ha ricordato il Prof. Sergio Alfieri, durante il briefing al Gemelli al termine della degenza del Papa, che verrà dimesso domani. “Durante il ricovero – ha rivelato Alfieri – le condizioni cliniche del Santo Padre hanno presentato due episodi molto critici, e il Santo Padre è stato in pericolo di vita. Le terapie farmacologiche, la somministrazione di ossigeno ad alti flussi e la ventilazione meccanica non assistita hanno procurato un lento miglioramento, facendolo uscire dagli episodi più critici. Il Papa non è mai stato intubato, è sempre rimasto vigile, orientato e presente”.
SIR – “Due mesi di convalescenza”. È il termine più ricorrente del secondo briefing dal Gemelli sulla salute del Papa, che domani sarà dimesso in dimissione protetta e tornerà a Santa Marta, dove “dovrà continuare la riabilitazione motoria e la fisioterapia respiratoria”, ha detto il suo medico referente in Vaticano, Luigi Carbone, rispondendo alle domande dei giornalisti. “Sta migliorando, speriamo che in breve tempo possa riprendere la sua normale attività”, ha aggiunto. “Durante il ricovero – ha detto il Professor Sergio Alfieri, responsabile dell’équipe medica del Gemelli – il Papa ha sempre continuato a lavorare, e continuerà a farlo anche a Santa Marta”. “La raccomandazione – ha poi precisato – è quella di prendersi un adeguato periodo di riposo e di convalescenza. Non potrà riprendere l’attività lavorativa con gruppi di persone da incontrare o grandi impegni, cosa che potrà riprendere a fare una volta terminata la convalescenza e quando si potranno registrare i miglioramenti clinici attesi”. “Quando si ha una polmonite bilaterale, i polmoni sono danneggiati e le vie respiratorie sono in difficoltà, una delle prime cose che accade è che si perda la voce”, la risposta riguardo all’uso della parola: “Soprattutto per i pazienti anziani, ci vorrà del tempo perché la voce torni quella di prima. Fa parte della normale ripresa e convalescenza”. “In un paziente di 88 anni, riacutizzazioni e nuove infezioni ci possono essere, ma non oltre quelle di quando si dimette un paziente normale”, ha aggiunto il medico referente del Santo Padre, Luigi Carbone: “Sulle tempistiche del recupero della parola, è difficile davvero dire. Per ora guardiamo ai miglioramenti”.
SIR – “Il Papa non è diabetico”. Lo ha detto il Professor Sergio Alfieri, responsabile dell’équipe medica del Gemelli che ha curato il Papa durante il ricovero, rispondendo alle domande dei giornalisti durante il secondo briefing dal nosocomio romano, alla vigilia delle dimissioni del Santo Padre, che domani tornerà a Santa Marta. “Quando si ha un’infezione così grave, tanti elementi si squilibrano”, ha spiegato Alfieri: “Abbiamo consultato un diabetologo per aiutarci a correggere la glicemia nella fase dell’infezione”. “Il Papa non ha avuto il Covid, ma un’infezione polimicrobica”, altra voce circolata e smentita da Alfieri, che ha sottolineato il lavoro di équipe svolto dal personale medico del Gemelli, con la consultazione di tutti gli specialisti del caso, “come avviene per tutti i pazienti del nostro ospedale”. “Il Papa non ha la polmonite, ma non è guarito da tutte le infezioni polimicrobiche”, ha poi precisato: “Se il Santo Padre può essere dimesso è perché le infezioni più gravi sono state risolte: ci sono alcuni batteri che sono stati sconfitti, alcune cariche virali che sono state ridotte, alcuni miceti che sono stati ridotti ma che richiederanno tanto tempo per essere sconfitti”.
SIR – “La dimissione la decidono i medici”. Lo ha ricordato il Professor Sergio Alfieri, responsabile dell’équipe del Gemelli che ha curato il Papa, in dimissione protetta da domani. “È chiaro che il Santo Padre voleva andare a casa già qualche giorno fa, quando si è reso conto di migliorare, di poter lavorare meglio e di più”, ha detto Alfieri rispondendo alle domande dei giornalisti, nel secondo briefing dal nosocomio romano: “È stato un paziente esemplare, ha saputo ascoltare i suggerimenti dei medici e abbiamo condiviso il momento giusto per dimetterlo, e il Santo Padre ha accettato. Quando arriva un paziente così grave e si riesce ad arrivare alla dimissione, gli ulteriori progressi avvengono a casa propria. L’ospedale è il posto peggiore dove stare per fare la convalescenza, perché è il posto dove si prendono più infezioni”. “I miglioramenti ci sono, se mantiene questo trend potrà riprendere l’attività il prima possibile”, la previsione di Luigi Carbone, medico referente del Santo Padre: “Nel periodo di convalescenza non potrà fare attività di incontro con le persone. Sarà un tempo dedicato alla fase di recupero, con il proseguimento della fisioterapia respiratoria e motoria, per accelerare i miglioramenti e riprendere appieno la sua attività. Quando ha saputo della dimissione era contentissimo, erano già tre o quattro giorni che ci chiedeva quando sarebbe tornato a casa”. SIR – “Il Papa, dopo l’Angelus di domani, si affaccerà per un breve saluto e una benedizione qui dall’ospedale e poi, appena possibile, prenderà la strada verso Casa Santa Marta”. Lo ha detto Matteo Bruni, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, a conclusione del secondo briefing dal Policlinico Gemelli, in cui i medici hanno annunciato la dimissione protetta per il Papa, con la prescrizione di due mesi di convalescenza. “È un modo per ringraziare la struttura che l’ha accolto”, ha spiegato Bruni rispondendo alle domande dei giornalisti. Per quanto riguarda la Pasqua e i riti della Settimana Santa, “si valuteranno i miglioramenti, e sulla base di essi si prenderanno le decisioni più opportune”, ha annunciato il Portavoce della Santa Sede, ringraziando anche i giornalisti per il modo in cui hanno seguito i quasi quaranta giorni di degenza di Papa Francesco, ricoverato nel nosocomio romano dal 14 febbraio scorso per una polmonite bilaterale.

– Giorno 38 – 23 marzo 2025 – Il Cardinal Sandri parla del ritorno in Vaticano di Papa Francesco nel 38° giorno di ricovero al Gemelli [QUI]

– Giorno 38 – 23 marzo 2025 Papa Francesco è tornato a Casa Santa Marta dopo il breve saluto dal balconcino del Gemelli [QUI]

– 24 marzo 2025 – Il futuro da decifrare [QUI]

– 25 marzo 2025 – Sergio Alfieri, il medico di Papa Francesco: «La situazione era persa: è avvenuto come un miracolo. L’istante più brutto, poi ha offerto la pizza. Ha la testa di un 50enne» di Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera [QUI]
«Questa mattina, sul Corriere della Sera, è apparsa un’intervista a Sergio Alfieri, il medico accusato dalla Procura di Roma di aver dichiarato falsamente la propria presenza in ospedale in ben venti operazioni chirurgiche. Lo abbiamo visto in due conferenze stampa: la prima, disastrosa, gli ha attirato numerose critiche; nella seconda, visibilmente più misurato a seguito delle polemiche, non ha comunque resistito alla tentazione di fare considerazioni infelici e di occupare la scena come fosse il Direttore della Sala Stampa» (Silere non possum, 25 marzo 2025).

– 25 marzo 2025 – Alfieri: il Papa sapeva che rischiava di morire. «Per due volte la situazione era persa e poi è avvenuto come un miracolo»: il coordinatore dell’équipe del Gemelli parla delle due crisi che hanno colpito il Santo Padre. Con un accenno sorprendente alla forza della preghiera su La Nuova Bussola Quotidiana [QUI]

– 25 marzo 2025 – La Sala Stampa della Santa Sede ha fornito in un briefing con i giornalisti accreditati aggiornamenti e dettagli sulla salute del Papa, convalescente nella Domus Sanctae Marthae in Vaticano, dimesso domenica scorsa dopo 38 giorni di ricovero dal Policlinico Gemelli.
La convalescenza del Papa prosegue tra terapia farmacologica, fisioterapia motoria e respiratoria (quest’ultima in particolare per il recupero della voce), momenti di preghiera personale e la Messa concelebrata nella cappellina a Santa Marta.
“Sta seguendo la convalescenza nei termini descritti dai medici sabato”, ha spiegato la Sala Stampa della Santa Sede. Il direttore dell’équipe che ha seguito il Papa durante la degenza e il medico referente del Santo Padre hanno spiegato che il Papa dovrà proseguire parzialmente la terapia farmacologica “ancora per molto tempo e per via orale” e a tempo pieno le fisioterapie motoria e respiratoria (le stesse a cui si è sottoposto in tutti i giorni di ricovero al Gemelli), poi la raccomandazione al momento di evitare incontri, singoli e di gruppo, un’assistenza 24 ore su 24 per provvedere ai “fabbisogni”, a cominciare dall’ossigeno, ed intervenire in caso di eventuali emergenze. Un servizio, questo, garantito dalla Direzione di Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano.
Con il Papa è presente sempre una équipe medica. Continua la somministrazione di ossigeno nelle stesse modalità rese note negli ultimi giorni di ricovero: quindi la notte l’ossigenazione ad alti flussi con cannule nasali, che prosegue di giorno ma con una progressiva riduzione.
Come già aveva fatto al Gemelli, quando aveva concelebrato la Messa nella cappella del decimo piano, anche nella sua residenza vaticana, il Papa può recarsi nella cappellina al secondo piano per concelebrare la Santa Messa.
Papa Francesco procede anche con l’attività lavorativa.
Non ci sono ancora indicazioni precise sul programma dei prossimi giorni e tantomeno su quello futuro con le Celebrazioni giubilari e dei Sacri Riti della Settimana Santa. Si attende di valutare il recupero e “i miglioramenti clinici previsti”, come hanno detto i medici. “Alcune cose sono in via di decisione, da valutare sulla base dei miglioramenti che ci saranno nella settimana a venire”, ha spiegato la Sala Stampa della Santa Sede.
Domani, mercoledì 26 marzo, non si terrà l’Udienza generale e il testo preparato della catechesi, come avvenuto negli ultimi quattro mercoledì dal 14 febbraio, sarà distribuito in forma scritta. È probabile che lo stesso avvenga domenica con l’Angelus, ma su questo si attendono aggiornamenti; per il momento è possibile prevedere modalità simili a quelle delle domeniche precedenti, quindi la diffusione del testo tramite la Sala Stampa della Santa Sede.
Per il momento Papa Francesco non riceve visite e in questi due giorni ha visto solo i collaboratori più stretti. Quanto alle visite dei capi di Stato e di governo programmate non ci sono previsioni.

– 25 marzo 2025 Aggiornamento ore 18.30
Re Charles III e la Regina Camilla rinviano la Visita di Stato alla Santa Sede. L’incontro, che si sarebbe dovuto tenere il prossimo 8 aprile, rimandato in accordo con la santa Sede: “I medici hanno raccomandato un lungo periodo di riposo e recupero al Pontefice”
La comunicazione di Buckingham Palace: «The King and Queen’s State Visit to The Holy See has been postponed by mutual agreement, as medical advice has now suggested that Pope Francis would benefit from an extended period of rest and recuperation. Their Majesties send The Pope their best wishes for his convalescence and look forward to visiting him in The Holy See, once he has recovered» (La visita di Stato del Re e della Regina alla Santa Sede è stata posticipata di comune accordo, poiché il parere medico ha suggerito che Papa Francesco trarrebbe beneficio da un lungo periodo di riposo e recupero. Le Loro Maestà inviano al Papa i loro migliori auguri per la sua convalescenza e non vedono l’ora di fargli visita alla Santa Sede, una volta che si sarà ripreso).

– 27 marzo 2025 – Prima corvi, ora gufi: chi ha paura del ritorno di Papa Francesco in Vaticano di Francesco Antonio Grana su il Fatto Quotidiano del 27 marzo 2025 [QUI]

– 27 marzo 2025 – Rendendo noto il Calendario delle celebrazioni liturgiche della Settimana Santa e dell’Ottava di Pasqua [QUI], la Sala Stampa della Santa Sede informa che bisognerà vedere i miglioramenti delle condizioni di salute del Papa nelle prossime settimane per valutare una sua eventuale presenza, e in che termini, ai riti della Settimana Santa.

– 27 marzo 2024 – Papa Francesco: Card. Parolin, “riposa e non ha udienze”, ma “è ben collegato con la Chiesa e i fedeli”
“Il Papa è a Santa Marta, il Papa riposa. Quindi non vede nessuno. Per quella che è mia conoscenza, in questo momento, non ha udienze, non riceve e altre notizie io non ho. Comunque penso che l’importante è appunto che trovi il tempo per riprendersi un po’ alla volta e questa è l’unica condizione, quella di stare tranquillo e di non svolgere nessuna attività, soprattutto pubblica”. Lo ha detto il Segretario di Stato della Santa Sede, Cardinale Pietro Parolin, a margine del suo intervento alla “Cattedra dell’accoglienza”, in corso a Sacrofano, vicino Roma.
“Mi pare che il Papa è ben collegato con tutta la Chiesa e con tutti i fedeli. Lo hanno dimostrato tutte le manifestazioni di affetto e soprattutto di preghiera con cui è stato accompagnato durante i giorni della sua malattia e che continuano – ha aggiunto -. Ricevo continuamente messaggi di persone che dicono: ‘Stiamo pregando per il Papa, stiamo pregando per la sua piena ripresa, per il suo ristabilimento, perché possa tornare a svolgere la sua attività, a governare la Chiesa’. Forse non come prima, bisognerà trovare maniere diverse, ma che comunque sia in grado di farlo”.
Sul calendario delle celebrazioni della Settimana santa, diffuso oggi, e sull’assenza della Messa in Coena Domini, il Cardinal Parolin ha spiegato che “normalmente si faceva fuori in qualche istituto, in carcere, oppure in ospedale”. “Quindi immagino che, appunto, quest’anno non è pensabile che il Papa possa uscire. Per il programma si vedrà. Si vedrà se il Papa è in grado, appunto, di presiedere le celebrazioni, oppure se delegherà qualche cardinale a farlo a suo nome”.
Ponendo il caso della Via Crucis al Colosseo, il Cardinale Parolin ha riferito che “ancora non si è stabilito chi sarà a presiederla, ma immagino che, essendo anche una realtà locale della Chiesa di Roma, probabilmente sarà presieduta dal Vicario, però ancora non si è fatto nessun nome”.
Circa la situazione dei conflitti in atto, il Segretario di Stato vaticano è tornato sulle parole scritte dal Papa al Corriere della Sera, durante la degenza al Gemelli. “Bisogna cominciare a disarmare le parole per evitare che poi diventino conflitti e diventi guerra guerreggiata”. Sull’Ucraina “i negoziati continuano, io spero che possano davvero arrivare a delle conclusioni positive”. “Credo che l’importante è che si negozi senza precondizioni, in modo tale che si trovi un punto di accordo e si possa arrivare alla fine a una tregua, prima, e poi un negoziato vero e proprio per arrivare a quella pace giusta e duratura che tutti auspichiamo e che penso anche le parti stesse desiderano ottenere”. Su Gaza “avevamo tante speranze che questa tregua, che era stata una tregua temporanea, diventasse permanente e anche lì si potesse avviare un discorso di pacificazione e di ricostruzione”. “Credo – ha aggiunto – che dalle due parti bisogna avere un grande senso di moderazione, forse che non è stato esercitato. Sia da parte di Hamas, sia da parte degli israeliani. Cioè cercare di trovare una via per risolvere il problema che c’è senza bisogno di ricorrere alle armi”.
Infine, il 20° anniversario della morte di Karol Wojtyła, il prossimo 2 aprile. Parolin, soffermandosi sull’eredità di Giovanni Paolo II, ha ricordato l’appello lanciato dal Pontefice polacco e che caratterizzò tutto il suo pontificato: “Aprite le porte a Cristo! Perché in lui, soltanto in lui – ha concluso -, si trova la salvezza e soltanto in lui si trova una risposta ai grandi problemi che l’uomo soffre oggi come soffriva ieri e che continuerà a soffrire” (Sir).

– 28 marzo 2025 – Si registrano “lievi miglioramenti” per la motricità e la respirazione e anche per l’uso della parola di Papa Francesco, che, convalescente da sei giorni a Casa Santa Marta dopo 38 giorni di ricovero dal Policlinico Gemelli, oggi è stato raggiunto dalle notizie sul terremoto di magnitudo 7.7 che ha colpito il Myanmar e parte della Thailandia, provocando danni, disastri, morti e feriti. “Il Papa è stato informato sul terremoto in Myanmar e sta pregando per le tante vittime”, riferisce la Sala Stampa della Santa Sede, aggiornando sulle condizioni di salute del Santo Padre.
La situazione del Papa è stabile con lievi miglioramenti dal punto di vista respiratorio e motorio e anche per quanto riguarda la voce che, come riferivano i medici nel briefing di sabato scorso, è stata danneggiata dalla polmonite bilaterale. Continua, intanto, la riduzione graduale dell’ossigenazione ad alti flussi con le cannule nasali di giorno ed è iniziata la riduzione anche di notte. Mercoledì scorso il Papa è stato sottoposto alle analisi del sangue e i valori dagli esami sono apparsi normali.
Le giornate del Papa, al secondo piano della Domus Sanctae Marthae, trascorrono tra terapie, preghiere, riposo e un po’ di attività lavorativa, con i Dicasteri che inviano la documentazione. Ogni giorno Francesco concelebra la Messa nella cappellina privata al secondo piano di Santa Marta e l’umore è buono.
Al momento non riceve visite ed è circondato dalla équipe medica e sanitaria che lo assiste 24 ore su 24 e provvede ai suoi fabbisogni. Presenti, naturalmente, i segretari particolari.
“A distanza” Papa Francesco – come aveva fatto dal Gemelli con gli Esercizi Spirituali di Quaresima – ha seguito la predica del venerdì tenuta da Padre Roberto Pasolini, Predicatore della Casa Pontificia, questa mattina in Aula Paolo VI. Quanto alla programmazione dei prossimi giorni, l’Angelus di domenica sarà diffuso come nelle scorse domeniche con la pubblicazione del testo scritto della meditazione. Non si prevedono novità al momento, come ad esempio un affaccio del Papa dalla finestra del Palazzo Apostolico, come avvenuto domenica 23 marzo, quando si è affacciato dal balcone del quinto piano del Gemelli, prima di venire dimesso.
Nessuna indicazione anche per le celebrazioni della Pasqua, delle quali ieri è stato diffuso il calendario. Per i dettagli, in particolare sulla benedizione Urbi et Orbi e sulla canonizzazione di Carlo Acutis che si svolgerà il 27 aprile in Piazza San Pietro, si vedrà più avanti “sulla base dei miglioramenti” del Papa. Per il momento, secondo la Sala Stampa della Santa Sede, “è prematuro” porsi la questione (Vatican News).

– 29 marzo 2025 – Il Cardinal Segretario di Stato Parolin sul Corriere della Sera: il Papa non ha mai smesso di governare la Chiesa [QUI]

– 30 marzo 2025 – «Carissimi, viviamo questa Quaresima, tanto più nel Giubileo, come tempo di guarigione. Anch’io la sto sperimentando così, nell’animo e nel corpo. Perciò ringrazio di cuore tutti coloro che, a immagine del Salvatore, sono per il prossimo strumenti di guarigione con la loro parola e con la loro scienza, con l’affetto e con la preghiera. La fragilità e la malattia sono esperienze che ci accomunano tutti; a maggior ragione, però, siamo fratelli nella salvezza che Cristo ci ha donato» (dal testo preparato di Papa Francesco per l’Angelus della IV Domenica di Quaresima “Laetare”, distribuito in forma scritta).

– 31 marzo 2025 – Papa Francesco e il governo della Chiesa di Andrea Gagliarducci [QUI]

– 31 marzo 2025 – Le ultime ore del ricovero al Policlinico Gemelli e i primi giorni di convalescenza al Domus Sanctae Marthae in Vaticano di Papa Francesco [QUI]

– 1° aprile 2025 – La Sala Stampa della Santa Sede informa i giornalisti accreditati sulle condizioni di salute del Santo Padre, convalescente al Domus Sanctae Marthae in Vaticano dal 23 marzo scorso, giorno in cui ha concluso il suo ricovero dal Policlinico Gemelli, iniziato il 14 febbraio 2025.
Nei giorni scorsi le analisi del sangue che hanno mostrato valori nella norma e da una lastra toracica è emerso un miglioramento del quadro infettivo polmonare. È un quadro di stazionarietà che vede tuttavia lievi miglioramenti su respiro, voce e mobilità, quello della salute di Papa Francesco.
Il Papa viene sottoposto alla ossigenazione: quella ad alti flussi è concentrata nelle ore notturne e all’occorrenza. Durante il giorno il Pontefice riceve la somministrazione ordinaria di ossigeno tramite cannule nasali che, informa la Sala Stampa della Santa Sede, in alcuni momenti può togliere per breve tempo. Proseguono pure le terapie, quelle motoria e respiratoria, già iniziate durante la degenza al Gemelli, e da esse Francesco trae beneficio, come dimostrano gli “ulteriori miglioramenti” dal punto di vista motorio, respiratorio e anche nell’uso della voce. Come la voce migliora anche la mobilità, nel senso che il Papa sta recuperando quella attività motoria di prima del ricovero, sempre con la necessità dell’assistenza.
Papa Francesco è di buon umore buono, questo grazie anche al “tanto affetto” ricevuto dalla gente e manifestato tramite lettere, biglietti, doni. Svolge l’attività lavorativa; anche sedendo alla scrivania, che, insieme a riposo e preghiera, scandisce le sue giornate. Dai Dicasteri vengono consegnati a Santa Marta i documenti che necessitano della firma e della autorizzazione del Papa.
lavora e concelebra ogni mattina la Santa Messa nella cappellina privata del secondo piano.
Il Papa non riceve visite ed è assistito “per tutto il tempo necessario” dal personale medico e sanitario, quello della Direzione di Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano e anche del Policlinico Gemelli. Presenti accanto a lui i collaboratori più stretti, a cominciare dai segretari particolari. Il Papa non è quindi mai solo, è stata la risposta a chi domandava se in questo tempo di malattia Francesco – abituato a grandi folle, tante udienze di tabelle e incontri riservati lungo tutta la giornata – soffrisse un po’ di solitudine.
Ancora prematuro, per il momento, definire l’agenda del Pontefice durante la Settimana Santa. Anche per l’Urbi et Orbi della Domenica di Pasqua non si hanno indicazioni e si attende che i medici valutino i miglioramenti. Ciò che è certo è che il Papa non sarà presente alle celebrazioni per il Giubileo degli ammalati di questo fine settimana. Verrà celebrata una Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo Rino Fisichella, Pro-Prefetto della Sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo del Dicastero per l’Evangelizzazione, il quale leggerà l’omelia preparata dal Santo Padre.
Domani sarà diffuso il testo della catechesi dell’udienza generale come negli scorsi mercoledì e lo stesso potrebbe avvenire per l’Angelus, come nelle ultime sette domeniche. La speranza di molti è che Papa Francesco possa affacciarsi dalla finestra dello studio privato del Palazzo Apostolico, anche solo per un saluto e una benedizione. È una speranza, nessuna previsione in merito né informazioni. Tuttavia aggiornamenti, almeno per l’Angelus, si avranno venerdì prossimo quando si terrà un nuovo briefing nella Sala Stampa della Santa Sede.

– 4 aprile 2025 – La Sala Stampa della Santa Sede comunica:
Domenica l’Angelus potrebbe svolgersi in modalità differente rispetto alle scorse domeniche. Domani ci sarà un aggiornamento.
La situazione del Papa presenta ulteriori lievi miglioramenti dal punto di vista respiratorio, motorio e nell’uso della voce. Nuove analisi del sangue nei giorni scorsi registrano un lieve miglioramento degli indicatori infettivi. Proseguono la terapia farmacologica, le fisioterapie motoria e respiratoria, queste ultime in particolare che stanno portando a ulteriori benefici. In questa fase i miglioramenti sono graduali e lenti, soprattutto per ciò che riguarda l’attività motoria, già limitata prima del ricovero. In lieve riduzione anche l’ossigenazione: nel corso della giornata la somministrazione ordinaria, quella ad alti flussi con le cannule nelle ore notturne all’occorrenza.
Il Papa mangia solido normalmente
L’umore del Papa è buono.
Prosegue l’attività lavorativa, alternata al riposo. Segue l’attività della Curia, gli eventi della Chiesa, riceve documenti da studiare e firmare. Questa mattina ha seguito in collegamento video la predica di Quaresima di Padre Roberto Pasolini in Aula Paolo VI e mercoledì scorso ha seguito pure la Messa presieduta dal cardinale Parolin in occasione del 20° anniversario della morte di San Giovanni Paolo II, con un pensiero al Papa santo.
Non ha ricevuto visite particolari. Continua ad essere seguito dallo staff medico e sanitario, sia del Gemelli che della Direzione di Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano.
Nessuna indicazione sui riti della Settimana Santa, sia sulla possibile presenza del Papa che sulla eventuale delega alla presidenza delle celebrazioni. Ancora prematuro parlarne. Possibili dettagli giungeranno più a ridosso delle celebrazioni.
Martedì 8 aprile il prossimo briefing in Sala Stampa della Santa Sede.

– 5 aprile 2025 – Papa Francesco non apparirà all’Angelus oggi: è saltata la registrazione video e il suo messaggio sarà distribuito solo scritto come nelle settimane precedenti. Un passo indietro dopo la comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede di venerdì, in cui si riferiva che l’Angelus oggi sarebbe potuto avvenire in “modalità differente”. Le difficoltà di parola avrebbero indotto a rimandare tutto. Il Papa non ce l’ha fatta a registrare il messaggio video e farà recapitare solo un messaggio scritto. Secondo la Sala Stampa della Santa Sede, però, Papa Francesco si sta comunque riprendendo lentamente.
* * *
Papa Francesco, salta la registrazione del video. «Non ce l’ha fatta». Rimandata la “sorpresa” per l’Angelus. I rischi sanitari per il pontefice sono ancora piuttosto alti in questa fase della convalescenza e ogni decisione viene valutata dai medici curanti e dai sanitari
di Franca Giansoldati – Il Messaggero, 5 aprile 2025 ore 20.44
Incertezza, cautela, disorientamento. A Santa Marta si naviga davvero a vista. La bella “sorpresa” che Papa Francesco avrebbe voluto fare per l’Angelus di domani a mezzogiorno, mostrandosi davanti alle telecamere per una manciata di minuti – dal chiuso di Santa Marta – dovrà attendere un tempo certamente più propizio. Quando potrà essere? Chi lo sa. In Vaticano allargano le braccia sconsolati. Dall’isolamento a chiusura stagna al secondo piano della Domus in cui vive Bergoglio non esce quasi nulla benché in molti, conoscendo la cocciutaggine e l’imprevedibilità di questo pontefice, non escludono nemmeno che domattina, magari sentendosi un po’ meglio di oggi, voglia ritentare a registrare il breve messaggio di ringraziamento che ha declinato. Oggi pomeriggio si sono presentati a Santa Marta i tecnici vaticani con tutte le attrezzature in attesa di istruzioni. Hanno atteso un poco e alla fine sono stati rimandati indietro. Francesco non se l’è sentita. Nulla di particolarmente preoccupante e forse è persino normale per un paziente con quel quadro clinico avere momenti di ripensamento, di debolezza o apatia momentanea ai quali succedono poi alternate fasi migliori.
Ieri era stato lo staff vaticano ad annunciare che l’appuntamento di domenica sarebbe stato finalmente differente e avrebbe rotto quel pesante silenzio mediatico che va avanti da mesi. Naturalmente non era stato aggiunto nessun dettaglio particolare, sebbene fosse chiaro che il Papa ormai poteva essere perfettamente in grado di registrare un breve video da mandare in circolazione a mezzogiorno. Era persino stata anche presa in seria considerazione una seconda ipotesi, che potesse mostrarsi davanti alle telecamere in diretta, per qualche minuto, il tempo necessario di benedire e rendere grazie ai fedeli di tutto il mondo per la devozione manifestata durante la malattia. Domani l’Angelus per l’ottava domenica consecutiva dovrebbe essere solo in forma scritta. (…)
«Convalescenza protetta»
Siccome i rischi sanitari per il pontefice sono ancora piuttosto alti in questa fase della convalescenza, ogni decisione viene valutata dai medici curanti e dai sanitari che d’accordo con l’illustre paziente contribuiscono a orientare per la soluzione migliore. Il percorso della “convalescenza protetta” – come era stata chiamata dall’equipe ospedaliera – necessita di diverse settimane di cure e cautele e il minimo passo falso può risultare pericoloso, persino una fatica eccessiva alle corde vocali già stressate durante il lungo ricovero ospedaliero per la somministrazione di ossigeno ad alti flussi. Ogni rischio non calcolato può riportare l’orologio all’indietro. Di conseguenza tutto viene dosato dal buon senso.
Probabilmente Papa Francesco morde il freno, il periodo di isolamento è pesante e lui desidera poter riprendere presto alcune attività, per esempio comunicare di nuovo con la gente, come faceva prima, anche attraverso collegamenti e forme di comunicazione indirette. In Vaticano assicurano che i miglioramenti verso la guarigione sono reali, visibili e riscontrabili quotidianamente, grazie alle terapie motorie e respiratorie ma la polmonite bilaterale non è ancora guarita, i focolai persistono e le cure antibiotiche sono ancora in corso. Ad oggi è difficile immaginare se e quando Papa Francesco potrà tornare a fare le stesse cose di prima, per esempio viaggi intensi e faticosi, lunghe celebrazioni oppure la concentrazione micidiale di appuntamenti quotidiani sull’agenda.
Per questo mese è, intanto, saltata la riunione del Consiglio dei Cardinali (la cinquantunesima): era stata annunciata agli inizi di dicembre scorso per il mese di aprile 2025 e sarebbe servita per parlare del Sinodo e della sinodalità. Nel frattempo Papa Francesco dal policlinico Gemelli, il mese scorso, ha disposto che per il 2028 vuole convocare una Assemblea Ecclesiale mondiale al posto dell’Assemblea ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Un osservatore attento come Luis Badilla, già direttore del sito paravaticano Sismografo, si chiede se «quattro mesi fa c’era o non c’era questo progetto? Oppure se è stato pensato solo in questi ultimi tre mesi. Soprattutto mi chiedo perché la comunicazione è stata fatta mentre il Pontefice era ricoverato e, infine, perché ai membri del Consiglio di Cardinali non è stato anticipato nulla?»

– 6 aprile 2025 – A sorpresa, al termine della celebrazione della Santa Messa del Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità è l’arrivato Papa Francesco sul sagrato della Basilica di San Pietro, in sedia a rotelle. Dopo la Benedizione conclusivo dell’Arcivescovo Rino Fisichella, che ha presieduto, il Santo Padre pronuncia un breve saluto: “Buona domenica a tutti, grazie tante!”. Poi, i lettori leggono il suo saluto di ringraziamento, “con affetto quanti hanno partecipato a questa celebrazione e li ringrazia di cuore per le preghiere elevate a Dio per la sua salute, auspicando che il pellegrinaggio giubilare sia ricco di frutti”. Quindi, ha impartito la Benedizione apostolica, che estende “alle persone care, ai malati e ai sofferenti, come pure a tutti i fedeli oggi convenuti”. Prima di uscire sul sagrato, ha comunicato la Sala Stampa della Santa Sede, nella Basilica di San Pietro il Santo Padre ha ricevuto il sacramento della riconciliazione, si è raccolto in preghiera e ha attraversato la Porta Santa.
Il microfono che è stato portato al Papa per indirizzare un saluto ai fedeli non era stato acceso. Dunque il microfono è stata riportata indietro in tutta fretta e, solo dopo averlo picchiettato con l’indice, il Papa ha ripetuto il suo saluto: “Buona domenica a tutti, grazie tante!”
Dal testo preparato dal Santo Padre per l’Angelus: «(…) Carissimi, come durante il ricovero, anche ora nella convalescenza sento il “dito di Dio” e sperimento la sua carezza premurosa. Nel giorno del Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità, chiedo al Signore che questo tocco del suo amore raggiunga coloro che soffrono e incoraggi chi si prende cura di loro. E prego per i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari, che non sempre sono aiutati a lavorare in condizioni adeguate e, talvolta, sono perfino vittime di aggressioni. La loro missione non è facile e va sostenuta e rispettata. Auspico che si investano le risorse necessarie per le cure e per la ricerca, perché i sistemi sanitari siano inclusivi e attenti ai più fragili e ai più poveri (…)».

– 6 aprile 2025 – Su Il Messaggero: «(…) Le voci della vigilia non regalavano grandi aspettative, anzi. Si parlava addirittura della difficoltà di registrare un videomessaggio. Invece Bergoglio questa mattina ha trovato la forza di alzarsi dal suo letto della stanza blindata dentro Santa Marta. Probabilmente ha anche sfidato le indicazioni dei medici, preoccupati per le sue condizioni e che sin dal primo giorno delle dimissioni avevano raccomandato riposo assoluto. E invece eccolo il Pontefice davanti ai suoi fedeli, arrivato sulla sedia a rotelle spinta dall’infermiere personale Massimiliano Strappetti. Sul volto le cannule per l’ossigeno, necessarie per supportare la respirazione provata dalla polmonite bilaterale e dal lungo ricovero al Gemelli. Non è mancata qualche smorfia, forse per il dolore, o per la fatica. Ma anche qualche sorriso. (…)
Dopo quasi quaranta giorni di ospedale e due settimane di isolamento a Santa Marta, Francesco è costretto anche oggi a restare lontano, ermeticamente sigillato in camera, per non esporsi a rischi, non respirare virus e miceti, non prendere aria e non affaticarsi compromettendo la faticosa via verso la guarigione dalla polmonite bilaterale. Ha solo fatto uno strappo per una decina di minuti, complice il clima primaverile in piazza san pietro. Ha deciso all’ultimo minuto, è stato appurato che non avrebbe corso rischi e si è fatto portare in piazza per salutare tutti.
Nonostante i lievi miglioramenti quotidiani certificati dai medici l’orizzonte della sua ripresa appare comunque ancora lontana: ci vorranno mesi di terapie e probabilmente tante cose, quando sarà guarito, non saranno più come prima. Anche per questo motivo quello di oggi per il Papa è il “suo” Giubileo, il più sentito. Mai come ora vive la condizione di fragilità e di speranza (…)».

– 7 aprile 2025 – Quanto pesa la mancanza di un quadro giuridico? di Andrea Gagliarducci [QUI]

– 8 aprile 2025 – La Sala Stampa della Santa Sede ha aggiornato sulle condizioni di saluti del Santo Padre e anche sulla sua attività di questi e dei prossimi giorni.
Un clima di ordinarietà – fatta eccezione per la sorpresa di domenica scorsa, quando è comparso in Piazza San Pietro, al termine della Santa Messa per il Giubileo degli Ammalati e del Mondo della Sanità – caratterizza le giornate di Papa Francesco, che con buon umore prosegue la convalescenza “protetta” al Domus Sanctae Marthae.
Riposo, preghiera, la concelebrazione ogni mattina nella cappellina del secondo piano, poi qualche telefonata, come le videochiamate alla parrocchia di Gaza, il lavoro con i Dicasteri attraverso lo scambio di telefonate e di documentazione. Infine, la graduale ripresa degli incontri. Ieri il Papa ha ricevuto il Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin.
Le condizioni di salute di Papa Francesco sono stazionarie con lievi miglioramenti dal punto di vista motorio, respiratorio e riguardo alla voce. L’infezione ai polmoni è ancora presente ma in lieve riduzione. La convalescenza “protetta” continua e il Papa si muove sempre nell’ambito delle prescrizioni indicate dai medici che lo assistono. Anche la scelta di andare in piazza due giorni fa si mossa nell’ambito dei suggerimenti medici, ma nata da un desiderio del Papa di prendere parte al Giubileo degli Ammalati e del Mondo della Sanità.
In questo quadro di piccoli progressi, già riscontrati dai primi giorni di convalescenza, Papa Francesco fa quotidianamente uso della ossigenazione: quella ad alti flussi solo nelle ore notturne e solo a bisogno, cioè quando richiesto. Non ci sono informazioni su analisi o lastre effettuate dal Papa in questa settimana. La Sala Stampa della Santa Sede conferma però la prosecuzione della terapia farmacologica e delle fisioterapie motoria e respiratoria.
Il Papa continua a lavorare. È in contatto con i Dicasteri, riceve documentazione e negli ultimi giorni piano piano ha ripreso progressivamente alcuni incontri. Non riprendono né sembra che riprenderanno a breve le udienze pubbliche. L’udienza generale di domani non si terrà, ma, come nelle scorse settimane, verrà diffuso un testo scritto.
A pochi giorni dall’inizio, non ci sono ancora indicazioni sulle celebrazioni della Settimana Santa e su una possibile presenza del Papa ai riti del Triduo: Si valuterà momento per momento. È possibile, però, che alcuni dettagli giungeranno nei prossimi giorni.

– 9 aprile 2025 – La Sala Stampa della Santa Sede comunica: “Papa Francesco ha incontrato privatamente le Loro Maestà, il Re Carlo e la Regina Camilla, nel pomeriggio di oggi. Nel corso del colloquio, il Papa ha avuto modo di rivolgere un augurio alle Loro Maestà in occasione dell’anniversario del loro matrimonio e ha ricambiato a Sua Maestà l’augurio di un pronto recupero della sua salute”.

– 10 aprile 2025 – Alle ore 14.29 ho concluso questa cronistoria.

Foto di copertina: Roberto Ferri, Papa Francesco, 2014, olio su tela, 95×75 cm, Palazzo Apostolico, Città del Vaticano.

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