Il caso del video papale a Sanremo fa rimpiangere i tempi del grande Navarro Valls, quando la comunicazione della Santa Sede era ancora cosa seria

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 13.02.2025 – Vik van Brantegem] – Durante la prima puntata del Festival di Sanremo, la sera dell’11 febbraio 2025, Carlo Conti ha mandato in onda un video di Papa Francesco (segue il testo integrale), che non era previsto nella scaletta della serata. L’11 febbraio 2025 alle ore 21.55 Vatican News, l’house organ della Santa Sede pubblica un articolo Il Papa in video a Sanremo: la musica strumento di pace, le guerre distruggono i bambini a firma di Salvatore Cernuzio.
Poi, il 12 febbraio 2025 alle ore 11.38, Dagospia pubblica il seguente Dagoreport [QUI]:
«Dopo la patacca degli ascolti, arriva anche il papocchio sulla video-partecipazione a sua insaputa di Bergoglio a Sanremo – Stamattina Papa Francesco ha appreso della sua comparsata di ieri sera al Festival e pare che l’abbia presa male – Il video mandato in onda ieri, infatti, non ha niente a che vedere con il baraccone canterino di mamma RAI: infatti, era stato girato a maggio scorso dal Responsabile della comunicazione di San Pietro, Padre Enzo Fortunato (che due giorni fa, guarda caso, si è dimesso) – Il video era un ringraziamento del Pontefice agli artisti (da Albano a Renato Zero) che avevano partecipato (cantando gratis) alla Giornata Mondiale dei Bambini allo Stadio Olimpico di Roma, messa su e presentata proprio da Carlo Conti… – Una patacca santa e dannata che ha indispettito il Pontefice – Che il video di Sanremo fosse riciclato si intuisce da alcuni dettagli…
GIORNATA MONDIALE DEI BAMBINI – 2024: Play2000.it Repubblica.it
Che Papocchio! Dopo la patacca degli ascolti, arriva anche quella sulla partecipazione a sua insaputa di Bergoglio a Sanremo. Stamattina Papa Francesco ha appreso della sua comparsata di ieri sera al Festival e pare che l’abbia presa male.
Il video mandato in onda ieri, infatti, non ha niente a che vedere con la messa cantata sanremese ma era stato girato a maggio scorso.
La ripresa, fatta da Padre Enzo Fortunato, Responsabile dell’ufficio comunicazione di San Pietro, era un ringraziamento del Pontefice agli artisti che avevano partecipato (gratis) alla Giornata Mondiale dei Bambini presentata proprio da Carlo Conti, allo Stadio Olimpico di Roma. Una patacca santa e dannata che ha indispettito il Papa.
Che il video fosse riciclato si intuisce da alcuni dettagli: nel filmato mandato in onda da RAI 1 ieri sera Bergoglio è apparso meno sofferente e affaticato, in piena contraddizione con le pessime condizioni di salute degli ultimi giorni. Il Papa, infatti, ha dovuto interrompere l’omelia di domenica per la broncopolmonite che l’ha colpito nell’ultimo viaggio in Corsica: la difficoltà a respirare e l’affanno a parlare lo ha costretto a lasciare ad altri la lettura dell’omelia: “Ho la bronchite”, ha confessato ai fedeli. E anche oggi in udienza non ha letto la catechesi. Sarebbe stato un miracolo di San Remo una così improvvisa remise en forme proprio per il baraccone di Mamma RAI.
Altra circostanza curiosa. Due giorni fa Padre il vispo Enzo Fortunato si è dimesso da Responsabile dell’ufficio comunicazione di San Pietro: sarà perché è trapelato la patacca papalina di Sanremo? In pole per sostituirlo c’è Piero Damosso, Capo Redattore del TG1, che è ancora dipendente RAI e quindi dovrebbe essere legato all’azienda con l’esclusiva. Qualcuno lo ha esentato? Ah, saperlo…».
Il 12 febbraio 2025 alle ore 13.47 su Dagospia viene pubblicato un secondo Dagoreport [QUI]:
«”Il video del Papa è stato registrato l’1 febbraio, la mia lettera recapitata da Padre Enzo Fortunato è del 12 gennaio” – Carlo Conti la butta in caciara in conferenza sul filmato-patacca del Pontefice, fa il vago ma non smentisce la Dago-indiscrezione: “Siamo oltre la fantascienza. Quando c’è un evento del genere, c’è chi cerca di fare l’invasione di campo. Il video non può essere vecchio, il Papa fa riferimento a quello che faccio nel festival” (a dire il vero Bergoglio nel video non pronuncia mai le parole “Sanremo” o “Festival”) – “Le dimissioni di Padre Enzo? Non mi riguardano”».
Il 12 febbraio alle ore 14.21 il Corriere della Sera pubblica un articolo Il video del Papa, a Sanremo, e l’ira di Conti: «Non sapeva della messa in onda? Siamo oltre la fantascienza» a firma di Gian Guido Vecchi (segue il testo).
Oggi, 13 febbraio 2025, La Nuova Bussola Quotidiana con un articolo Sanremo e il video del Papa: la comunicazione vaticana ne esce male a firma di Nico Spuntoni, riassume il caso e formula alcune conclusioni (segue il testo).

Il testo integrale del video di Papa Francesco trasmesso l’11 febbraio 2025 al Festival di Sanremo
«Carissimo Carlo,
ho ancora nel cuore il ricordo della Giornata Mondiale dei Bambini, lo scorso maggio, tu eri con noi con il calore umano che ti contraddistingue, in quel bellissimo momento allo Stadio Olimpico con i bambini di tutto il mondo.
Sai, la musica è bellezza, la musica è strumento di pace. È una lingua che tutti i popoli, in diversi modi, parlano e raggiunge il cuore di tutti. La musica può aiutare la convivenza dei popoli. Penso, in questo momento, a mia mamma che mi raccontava e mi spiegava alcuni brani di opere liriche facendomi conoscere il senso di armonia e i messaggi che la musica può donare.
Pensando al tuo invito penso direttamente a tanti bambini che non possono cantare, non possono cantare la vita, e piangono e soffrono per le tante ingiustizie del mondo, per le tante guerre, le situazioni di conflitto. Le guerre distruggono i bambini. Non dimentichiamo mai che la guerra è sempre una sconfitta. Questo è quello che desidero di più, vedere chi si è odiato stringersi la mano, abbracciarsi e dire con la vita, la musica e il canto: la pace è possibile! Oggi tu lo stai facendo e lo stai facendo dire attraverso la musica.
Cercate di vivere delle belle serate e rivolgo un saluto a tutti coloro che sono collegati, specialmente le persone che soffrono, e a tutti voi, e che la buona musica possa raggiungere il cuore di tutti. Sai, la musica può aprire il cuore all’armonia, alla gioia dello stare insieme, con un linguaggio comune e di comprensione facendoci impegnare per un mondo più giusto e fraterno.
Grazie».
Il Papa in video a Sanremo: la musica strumento di pace, le guerre distruggono i bambini
di Salvatore Cernuzio
Vatican News, 11 febbraio 2025
Francesco appare con un videomessaggio nel Teatro Ariston per la kermesse musicale italiana: “La musica può aiutare la convivenza dei popoli”, afferma. E ricordando la Giornata Mondiale dei Bambini rivolge un pensiero ai tanti minori che “piangono e soffrono per le tante ingiustizie del mondo”. Il Pontefice esprime il desiderio di “vedere chi si è odiato stringersi la mano, abbracciarsi e dire con la vita, la musica e il canto: la pace è possibile!”
Nella platea dell’Ariston è calato il silenzio delle grandi sorprese quando, poco prima delle 22, il conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo 2025, Carlo Conti, ha annunciato la ‘presenza’, in mezzo ai cantanti in gara e agli invitati speciali, di un ospite inedito: il Papa. Con un video registrato nel suo appartamento di Casa Santa Marta, non previsto nella scaletta, Francesco si collega con il pubblico della 75.ma edizione della nota kermesse musicale italiana per ricordare l’importanza della musica e del messaggio che essa può veicolare. Un messaggio di “pace”, come quello intonato subito dopo dalla cantante israeliana Noa e dalla cantante palestinese Mira Awad invitate a duettare in ebraico, arabo e inglese sulle note dell’indimenticata Imagine di John Lennon.
La musica è bellezza, la musica è strumento di pace. È una lingua che tutti i popoli, in diversi modi, parlano e raggiunge il cuore di tutti. La musica può aiutare la convivenza dei popoli
Primo Papa ad intervenire a Sanremo, Jorge Mario Bergoglio attinge a un ricordo personale, quello della mamma Regina Maria che “mi raccontava e mi spiegava alcuni brani di opere liriche facendomi conoscere il senso di armonia e i messaggi che la musica può donare”. Un altro ricordo, custodito “nel cuore”, il Papa vuole poi condividerlo sul palco di Sanremo: la Giornata Mondiale dei Bambini celebrata nel maggio 2024 allo Stadio Olimpico di Roma, condotta dallo stesso Conti. Un “bellissimo momento”, dice, con la presenza di migliaia di bambini da ogni parte del mondo.
“Le guerre distruggono i bambini”
Ed è sui “tanti bambini che non possono cantare” che Papa Francesco richiama l’attenzione dell’Italia e del mondo: tanti bambini che “non possono cantare la vita, e piangono e soffrono per le tante ingiustizie del mondo, per le tante guerre, le situazioni di conflitto”.
Il desiderio di vedere chi si è odiato stringersi la mano
“Quello che desidero di più”, confida il Papa, è “vedere chi si è odiato stringersi la mano, abbracciarsi e dire con la vita, la musica e il canto: la pace è possibile!”. “Oggi tu lo stai facendo e lo stai facendo dire attraverso la musica”, dice a Carlo Conti.
Impegnarsi per un mondo più giusto e fraterno
A tutti i presenti Francesco lascia il suo augurio: “Cercate di vivere delle belle serate”. Saluta quindi “tutti coloro che sono collegati, specialmente le persone che soffrono” ed esprime la speranza che “la buona musica possa raggiungere il cuore di tutti”. La musica può aprire il cuore all’armonia, alla gioia dello stare insieme, con un linguaggio comune e di comprensione facendoci impegnare per un mondo più giusto e fraterno
Il ringraziamento di Carlo Conti
Le parole di Papa Francesco sono state accolte da un fragoroso applauso dal palco alla platea, con il pubblico alzatosi in piedi. Carlo Conti aveva introdotto la sorpresa video spiegando di aver scritto al Pontefice per metterlo al corrente di “questo momento dedicato alla pace”, il duetto di Noa e Mira Awad. “È una persona che è nel cuore di tutti noi e che alza spesso la voce, grida al mondo per richiamare la pace. Io ho scritto se poteva mandare un suo pensiero per introdurre questo momento, ha fatto qualcosa di più…”, ha detto il presentatore. Per due volte ha ripetuto “grazie Santo Padre” alla conclusione del filmato.
Il video del Papa, a Sanremo, e l’ira di Conti: «Non sapeva della messa in onda? Siamo oltre la fantascienza»
di Gian Guido Vecchi
Corriere della Sera, 12 febbraio 2025
Carlo Conti ha smentito, durante la conferenza stampa per la seconda serata di Sanremo, la ricostruzione di Dagospia secondo cui il video del Papa non era stato girato per Sanremo – ed è stato mandato in onda a sua insaputa
Papa Francesco che appare a Sanremo a sua insaputa: possibile? Dal Vaticano non ci sono al momento dichiarazioni ufficiali, si lascia parlare Carlo Conti che smentisce le indiscrezioni di Dagospia, «siamo oltre la fantascienza», in base alle quali il video sarebbe stato girato a maggio dell’anno scorso, in occasione della giornata mondiale dei bambini, e «riciclato» per l’occasione. Secondo il sito, il Papa avrebbe appreso soltanto «stamattina», cioè martedì 12 febbraio, «della sua comparsata di ieri sera al Festival e pare che l’abbia presa male».
Conti ha spiegato di aver scritto una lettera al Papa il 12 gennaio, dopo aver ricevuto la conferma che Noa e Mira Awad avrebbero cantato insieme, di essersi rivolto al padre francescano Enzo Fortunato per farla recapitare al Papa e di aver ricevuto il video il 1° febbraio dallo stesso Fortunato.
Il quale lascia la parola al conduttore di Sanremo ma fa sapere che le cose, in effetti, sono andate così: il video è stato registrato a Santa Marta proprio il 1° febbraio, alla vigilia del «Summit sui diritti dei bambini» che il 3 febbraio ha riunito nel palazzo apostolico una cinquantina di personalità di tutto il mondo, da Mario Draghi alla regina Rania di Giordania. Per questo Francesco non mostra ancora l’affanno causato dalla bronchite che si è acuita la scorsa settimana.
Il summit era un seguito della giornata mondiale dei bambini organizzata dallo stesso Fortunato. A maggio dell’anno scorso, Conti era stato invitato dal francescano a condurre l’incontro del Papa con settantamila bambini allo stadio Olimpico, una giornata scandita dalle esibizioni di diversi artisti.
Nel video, il Papa ringrazia Conti per la sua presenza «lo scorso maggio», parla dei bambini e della musica «come strumento di pace» ma si riferisce «alle serate», al plurale, e non a una singola giornata: «Cercate di vivere delle belle serate».
Si fa inoltre notare che nel messaggio di Bergoglio c’è un riferimento diretto all’esibizione delle due artiste, una israeliana e l’altra palestinese, che hanno cantato subito dopo la trasmissione del video: «Questo è quello che desidero di più, vedere chi si è odiato stringersi la mano, abbracciarsi e dire con la vita, la musica e il canto: la pace è possibile! Oggi tu lo stai facendo e lo stai facendo dire attraverso la musica». Del resto è vero, come fa notare Dagospia, che non vengono mai pronunciare le parole «Sanremo» o «festival».
Quanto alle dimissioni di padre Fortunato, è vero anche che il francescano non è più responsabile della comunicazione della basilica di San Pietro – anche se, dice, continua ad esserne «responsabile per i progetti speciali», e a dirigere la rivista «piazza San Pietro», – ma questo dipende dal fatto che nel frattempo è stato nominato dal Papa presidente del «pontificio comitato per la Giornata mondiale dei bambini», una carica più strutturata e impegnativa rispetto al semplice coordinamento.




Sanremo e il video del Papa: la comunicazione vaticana ne esce male
di Nico Spuntoni
La Nuova Bussola Quotidiana, 13 febbraio 2025
Il videomessaggio di Francesco a Sanremo non c’entrava nulla con il Festival? È quanto sostiene Dagospia, che chiama in causa padre Enzo Fortunato. Le cui dimissioni, per quanto appreso dalla Bussola, risalirebbero però ad almeno una settimana fa. Ad ogni modo, la vera sconfitta appare la comunicazione vaticana.
La comparsata di papa Francesco al Festival di Sanremo rischia di diventare una nota stonata. La bomba l’ha lanciata ieri Dagospia svelando un presunto retroscena secondo cui il video con Francesco mandato in onda nella serata inaugurale del Festival 2025 non sarebbe legato alla kermesse canora, in quanto girato nel maggio 2024 come ringraziamento agli artisti che hanno preso parte alla Giornata Mondiale dei Bambini di cui Carlo Conti era stato presentatore.
Il Papa, secondo il sito di Roberto D’Agostino, avrebbe scoperto solo ieri di essere finito nella scaletta del Festival e non ne sarebbe rimasto contento. La questione ha fatto capolino nella quotidiana conferenza stampa a Sanremo per una domanda di Giuseppe Candela, giornalista di Dagospia, a cui Conti ha replicato sostenendo che il video gli sarebbe arrivato l’1 febbraio a seguito di una sua richiesta del 12 gennaio che menzionava l’esibizione prevista della cantante israeliana Noa con la collega palestinese Mira Awad. Una versione piuttosto credibile. Il conduttore toscano ha precisato che a fare da tramite ci aveva pensato padre Enzo Fortunato, già coordinatore della Giornata Mondiale dei Bambini e noto per le sue partecipazioni televisive e per l’attività social.
Dagospia ha puntato l’indice proprio sul frate francescano creato ad hoc direttore della comunicazione della Basilica Papale di San Pietro, scrivendo: «Due giorni fa il vispo Enzo Fortunato si è dimesso da responsabile dell’ufficio comunicazione di San Pietro: sarà perché è trapelato[a] la patacca papalina di Sanremo?». In realtà, alla Nuova Bussola risulta che le dimissioni del religioso dalla guida della comunicazione della Basilica Papale sarebbero arrivate da almeno una settimana. Pochi giorni fa il cardinale Mauro Gambetti, arciprete di San Pietro, ne ha dato l’annuncio privatamente in Basilica, sostenendo che la causa sarebbe l’incompatibilità con la recente nomina di presidente del Pontificio Comitato per la Giornata Mondiale dei Bambini e informando di aver assunto l’interim della comunicazione. Se la notizia della nomina a direttore della comunicazione era stata data con enfasi nel gennaio 2024 e inserita anche nel bollettino della Sala Stampa della Santa Sede, quella delle sue dimissioni è rimasta “congelata” per diversi giorni.
Ma più che Sanremo, a pesare è stato il clamore provocato dai video che hanno ripreso un vandalo salire sull’Altare della Confessione e distruggere sei candelabri prima di essere finalmente fermato dai sanpietrini. Sembra che comunicare le dimissioni di padre Fortunato poche ore dopo quest’episodio, mentre la sua gestione mediatica era già stata criticata da Silere non possum, sito d’informazione su Chiesa e Vaticano, avrebbe indotto facilmente a mettere in correlazione le due notizie e messo in difficoltà Gambetti. Nel frattempo, però, è scoppiato il caso Sanremo e ci ha pensato Dagospia a evocare un collegamento con le dimissioni che in queste ore sono state confermate ufficiosamente.
Alla Nuova Bussola risulta che la decisione di lasciare la direzione della comunicazione della Basilica maturava da un po’: l’attivismo del francescano non genera grandi simpatie in Vaticano e la sua sopraggiunta nomina a Presidente del Pontificio Comitato per la Giornata Mondiale dei Bambini avrebbe reso preferibile non accorpare troppi incarichi. È stato sacrificato, quindi, quello ritenuto meno esclusivo, considerato anche l’affollamento esistente nel settore della comunicazione vaticana.
Proprio quest’ultima, peraltro, sembra essere la vera sconfitta nel caso Sanremo. Se è difficile credere al retroscena che vorrebbe il Papa – soprattutto questo Papa – finire a sua insaputa protagonista del programma televisivo più visto d’Italia, è più facile credere che sia stata l’imponente macchina comunicativa della Santa Sede ad esserne all’oscuro. In effetti, dopo lo scoppio del caso ieri, non c’è stata – nel momento in cui scriviamo – alcuna precisazione dalla Sala Stampa circa l’effettiva registrazione e finalità del video. L’unico a parlarne è stato Carlo Conti – il più incolpevole e anzi “vittima” dei soliti cortocircuiti comunicativi d’Oltretevere – che ha spiegato di aver mantenuto il segreto persino con la moglie.
In dodici anni Francesco ci ha abituato a non badare troppo ai filtri e di essere disponibile a concedersi mediaticamente tramite l’interlocutore privilegiato di turno. Il retroscena di Dagospia, in ogni caso, ha avuto il merito di far parlare della presenza del Pontefice a Sanremo dal momento che il contenuto del singolo videomessaggio non aveva catturato lo stesso interesse delle esibizioni canore o dei look degli artisti. Non ha aiutato la vicinanza temporale con l’intervista concessa a Fabio Fazio tre settimane fa. Se l’eccessiva esposizione mediatica del Pontefice è una strategia comunicativa di qualcuno, forse è il momento di ripensarla.