Solidarietà al Vescovo e alla Caritas della Diocesi di Ozieri. L’On. Pietro Pittalis chiede rispetto per l’autonomia della Chiesa

8 per mille
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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 05.02.2025 – Vik van Brantegem] – Rendendo ancora più vergognoso l’infame silenzio dei prelati della Santa Sede e della Conferenza Episcopale Italiana sulla persecuzione giudiziaria in atto nella Diocesi di Ozieri – che sanno la verità e per paura di rappresaglie da quattro anni rimangono in silenzio sull’(in)giustizia vaticana di cui è vittima innocente il loro confratello, il Cardinale Angelo Becciu – è intervenuto il Vicepresidente della Commissione Giustizia della Camera. L’On. Pietro Pittalis esprime solidarietà al Vescovo e alla Caritas della Diocesi di Ozieri, sottolineando l’importanza di rispettare l’ordinamento canonico nella gestione dei fondi dell’8xmille. Questo nuovo intervento dal mondo laico, segue alla difesa dei Radicali del Cardinale Angelo Becciu vittima come Enzo Tortora di malagiustizia [QUI] e alla nota della Conferenza Episcopale Sarda sul caso di Ozieri [QUI].

“Esprimo solidarietà e fraterna vicinanza a Sua Eccellenza Mons. Corrado Melis, Vescovo di Ozieri, al Direttore della Caritas, ai sacerdoti della Diocesi di Ozieri e alle persone coinvolte, loro malgrado, nell’ambito dell’indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Sassari sulla gestione dei fondi dell’8 per mille. Non entro nel merito della vicenda per il rispetto doveroso verso l’attività della magistratura”. Lo scrive, in una nota, il deputato Pietro Pittalis, avvocato penalista, Vicepresidente della Commissione Giustizia della Camera e Coordinatore regionale di Forza Italia della Sardegna.

L’On. Pittalis osserva: “Apprezzo e condivido la solidarietà espressa dalla Chiesa Sarda su una vicenda che pone un serio problema, che potrà riguardare in futuro tutte le Diocesi, circa i limiti dell’Autorità giudiziaria italiana rispetto alla gestione dei fondi dell’8 per mille, il cui controllo, di esclusiva pertinenza della CEI non compete a soggetti diversi da quelli preposti al governo degli affari della Chiesa Cattolica, nel rispetto dell’art. 7 della Costituzione e del Concordato. Le Diocesi non sono e non debbono operare come pubbliche amministrazioni, attraverso bandi pubblici, ma seguire l’ordinamento canonico che prevede regole diverse da quelle dello Stato Italiano”.

L’On. Pittalis conclude: “Ritenere il contrario significherebbe snaturare la missione spirituale della Chiesa, specie per quanto riguarda le azioni di solidarietà e carità da sempre improntate, per il bene delle persone, al riserbo e alla discrezione. Per quanto mi riguarda, la questione costituirà oggetto di specifico approfondimento nelle sedi istituzionali proprie, al fine di evitare inutili conflitti sulla giurisdizione tra Stato Italiano e la Santa Sede”.

Sul caso è intervenuto anche il Faro di Roma: «Il Vescovo di Ozieri, ingiustamente perseguitato, protesta per il rinvio a giudizio in una lettera che gronda legittima indignazione. Il Vescovo di Ozieri, Mons. Corrado Melis, è stato rinviato a giudizio insieme ad altri 8 imputati nell’ambito del “capitolo italiano” del processo sui fondi del Vaticano: un’indagine affidata alla Guardia di Finanza cui l’Ufficio del Promotore di Giustizia della Città del Vaticano ha trasmesso le false accuse che senza prove hanno già portato all’ingiusta condanna del Card. Giovanni Angel Becciu per un inesistente peculato. Si tratta di una evidente persecuzione giudiziaria, avendo la difesa di Becciu già ampiamente dimostrato che i fondi della Segreteria di Stato avevano una destinazione sociale trasparente e sono comunque fermi su un conto corrente della diocesi in attesa che la Magistratura faccia piazza pulita di dubbi e illazioni che provengono da facilmente identificabili ambienti romani vicini al Promotore di Giustizia vaticano Alessandro Diddi».

Indice – Caso 60SA [QUI]