Il XIV Seminario Professionale sugli Uffici di Comunicazione della Chiesa nel Giubileo del Mondo della Comunicazione

Mondo della Comunicazione
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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 19.01.2025 – Vik van Brantegem] – Dal 22 al 24 gennaio 2025 si svolge a Roma il XIV Seminario Professionale sugli Uffici di Comunicazione della Chiesa. Comunicazione ed evangelizzazione: contesto, atteggiamenti ed esperienze, promosso dalla Pontificia Università della Santa Croce, organizzato dalla Facoltà di Comunicazione Istituzionale con l’obiettivo di “favorire un dialogo aperto tra teologi, professionisti della comunicazione e operatori pastorali, sottolineando l’importanza di contesti, tecnologie e testimonianze per un’evangelizzazione efficace e innovativa”. Il seminario è un foro internazionale che si svolge ogni due anni ed è rivolto ai comunicatori delle diocesi e di altre circoscrizioni ecclesiali, delle Conferenze Episcopali, delle congregazioni o istituti di vita consacrata, dei movimenti e di altre realtà legate alla Chiesa.

Nelle sue tredici edizioni, il Seminario ha affrontato molti aspetti della comunicazione istituzionale nella Chiesa, come la generazione di fiducia, l’ascolto e la rilevanza, la cultura digitale, la gestione delle crisi e delle controversie, i rapporti con i media e gli opinion leader.

Il Seminario professionale riunirà circa 600 comunicatori di realtà ecclesiali (diocesi, conferenze episcopali, istituti religiosi, movimenti e altre realtà legate alla Chiesa), che provengono da 64 paesi, tra cui Spagna, Stati Uniti, Portogallo, Brasile, Filippine, Colombia e lo Zimbabwe.

Nel contesto del grande Giubileo del 2025, il Seminario ha scelto come focus una delle caratteristiche essenziali della comunicazione nella Chiesa: il suo orizzonte evangelizzatore. Come sottolineava San Paolo VI, l’evangelizzazione nel mondo contemporaneo assume la forma del dialogo: “La Chiesa deve entrare in dialogo con il mondo in cui vive. La Chiesa diventa parola; la Chiesa diventa messaggio; la Chiesa diventa dialogo” (Ecclesiam suam, 34). E aggiungeva che il dialogo è “un’arte della comunicazione spirituale” che richiede “chiarezza, affabilità, fiducia, prudenza” (Ecclesiam suam, 37). Da allora questo aspetto è stato sottolineato dai papi, fino alle recenti catechesi di Papa Francesco sull’evangelizzazione.

Questo obiettivo è presente anche nel lavoro dei dipartimenti di comunicazione della Chiesa. La loro forma di dialogo riunisce caratteristiche come il primato della carità, l’amore per la verità, il rispetto della persona e della sua libertà, la promozione del pluralismo. Inoltre, le varie dimensioni della comunicazione della Chiesa fanno riferimento all’orizzonte dell’evangelizzazione: la comunicazione interna, le relazioni con i giornalisti, la creazione di media e canali, la presenza sui social network, l’ascolto, la diffusione di contenuti e le relazioni istituzionali. Tutte queste attività devono rendere la Chiesa capace di annunciare Cristo, la buona notizia.

“Ogni autentica azione evangelizzatrice è sempre ‘nuova’” (Evangelii Gaudium, 11), perché il contesto, i protagonisti e gli interlocutori cambiano. Il Seminario “Comunicazione ed evangelizzazione: contesto, atteggiamenti ed esperienze” è un’occasione per riflettere sulle chiavi del contesto contemporaneo e sui contenuti più rilevanti per il mondo di oggi; sulla partecipazione dei credenti ai diversi forum di comunicazione; sulle questioni di stile che facilitano o ostacolano il dialogo sulla fede; sulle esperienze che sono fonte di ispirazione.

Il Giubileo Ordinario del 2025 pone molte domande sul legame tra evangelizzazione e comunicazione: come gli uffici di comunicazione della Chiesa possono contribuire a portare all’attenzione dell’opinione pubblica la realtà di Dio e del suo amore per tutti gli uomini? Come raccontare storie che trasmettano questa realtà? Come garantire che la comunicazione della Chiesa contribuisca a portare la luce del Vangelo in tutti gli ambienti, specialmente quelli più bisognosi? Come la comunicazione può contribuire a “veicolare speranza” in un contesto polarizzato e spesso polemico? Come mantenere l’attenzione di questi uffici sulle questioni essenziali?

L’ethos cattolico ha sempre prestato attenzione alle vie per la conoscenza di Dio. Nel solco di questa tradizione, i dibattiti del Seminario si sono articolati attorno a diverse vie che facilitano la comunicazione della fede: la via della testimonianza, la via della ragione e della scienza, la via della carità e del servizio, la via della cultura e dell’arte, la via della guarigione e del perdono, la via della relazione, la via della gioia e della pietà popolare, tra le altre.

Tra i principali argomenti del Seminario, spiccano le sfide poste dalla cultura digitale e dalla cosiddetta “economia dell’attenzione”, con interventi che rifletteranno sull’adattamento della comunicazione della Chiesa ai nuovi linguaggi e media.

Dopo la Presentazione del seminario da parte di Gema Bellido, del Comitato Organizzatore del XIV Seminario Professionale, seguirà la Conferenza inaugurale affidata all’Arcivescovo Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione e Coordinatore degli eventi del Giubileo Ordinario 2025, il quale rifletterà su Evangelizzazione e contemporaneità. Orientamenti per l’attività comunicativa della Chiesa. Seguirà l’Introduzione del Prelato dell’Opus Dei, Mons. Fernando Ocáriz Braña, Gran Cancelliere della Pontificia Università della Santa Croce.

Figure tra altri, come Frère Paul-Adrien, Sacerdote domenicano e Youtuber (Come trasformare un discorso dogmatico su temi sensibili in predicazione popolare; la mia esperienza con un canale YouTube) mercoledì 22 gennaio 2024 alle ore 16.15, e Prof.ssa Ngozi Okpara, docente di Etica e comunicazione della Pan-Atlantic University of Nigeria (L’economia dell’attenzione in un’epoca di distrazioni. Una prospettiva comunicativa dall’Africa), giovedì 23 gennaio 2025 alle ore 09.15, porteranno esempi pratici e prospettive internazionali.

Il seminario esplorerà inoltre diverse vie di evangelizzazione, tra cui carità, ragione, spiritualità, bellezza e testimonianza.

Non mancheranno approfondimenti sulla digitalizzazione e le sue implicazioni per l’evangelizzazione. Mercoledì 22 gennaio 2025 alle ore 18.15, il Prof. Giovanni Tridente presenterà una comunicazione su Intelligenza Artificiale e Vita Consacrata e venerdì 24 gennaio 2025 alle ore 16.00 converserà con Don Luca Peyron su Intelligenza Artificiale ed Evangelizzazione, analizzando i rischi e le opportunità dell’intelligenza artificiale. Interventi dedicati ai social media offriranno strategie per affrontare fenomeni come la polarizzazione.

In arrivo un documento sull’intelligenza artificiale della Santa Sede

Il Dicastero per la Dottrina della Fede sta attualmente lavorando a una serie di documenti su diversi argomenti, tra cui uno sull’intelligenza artificiale (IA), redatto in collaborazione con il Dicastero per l’Educazione e la Cultura.
Il Cardinale Víctor Manuel Fernández, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, ha dichiarato al National Catholic Register il 15 gennaio 2025 che il documento sull’IA sarà pubblicato “alla fine del mese”.
La notizia del documento sull’IA arriva dopo che Papa Francesco ha ricevuto in udienza privata il Cardinale Fernández e il Cardinale José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per l’Educazione e la Cultura, insieme ai Segretari di entrambi i Dicasteri. È probabile che il documento sia stato firmato durante questa udienza.
Negli ultimi dieci anni, la Santa Sede ha partecipato attivamente a discussioni e iniziative riguardanti l’intelligenza artificiale, sottolineando l’importanza delle considerazioni etiche e della dignità.
L’intelligenza artificiale comporta numerosi rischi che potrebbero avere un impatto significativo sulla società, sulla sicurezza e sui diritti individuali. Ad esempio, viene già utilizzata per diffondere informazioni e immagini false e può perpetuare pregiudizi esistenti derivati dall’uso di Internet, portando a risultati discriminatori. L’IA rappresenta inoltre una minaccia per la sicurezza quando viene impiegata nei sistemi d’arma, e l’uso eccessivo della tecnologia potrebbe ridurre nel tempo la creatività umana e le capacità cognitive essenziali.
Dal 2016, la Santa Sede organizza dibattiti di alto livello con scienziati, esperti di etica e leader tecnologici per affrontare le implicazioni etiche delle tecnologie emergenti.
Nel febbraio 2020, la Pontificia Accademia per la Vita ha collaborato con giganti tecnologici come IBM e Microsoft per redigere il documento intitolato Rome Call for AI Ethics. Questo testo promuoveva l’“algor-etica”, enfatizzando trasparenza, inclusione, responsabilità, imparzialità, affidabilità, sicurezza e privacy nelle tecnologie di IA, con l’obiettivo di garantire che l’IA serva l’umanità in modo etico.
Nel luglio 2023, il Dicastero per l’Educazione e la Cultura ha pubblicato un’introduzione a un manuale etico di 140 pagine per l’industria tecnologica, redatto dall’Istituto di Tecnologia, Etica e Cultura dell’Università di Santa Clara in California.
Lo scorso anno, Papa Francesco ha dedicato il suo Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace al tema “Intelligenza artificiale e pace”, evidenziando l’urgenza di estendere la riflessione etica all’educazione e alla legislazione per garantire che l’IA contribuisca positivamente alla giustizia e alla pace.

Intelligenza Artificiale: le linee guida per lo Stato della Città del Vaticano

Lo Stato della Città del Vaticano ha adottato regolamenti interni sull’IA: un decreto entrato in vigore questo mese vieta l’uso discriminatorio dell’intelligenza artificiale e istituisce una commissione speciale per supervisionare la sperimentazione di nuove tecnologie nello Stato della Città del Vaticano.
Una bussola per orientare il cammino nel rispetto della dignità, dell’etica e della trasparenza: così viene definito il Decreto DCCII della Pontificia Commissione Stato della Città del Vaticano, il documento approvato a metà dicembre e ora in vigore.
Una norma volta a fornire dei binari per l’uso di quello che Papa Francesco – nel discorso durante la sessione del G7 sul tema lo scorso giugno – aveva definito uno “Strumento affascinante e tremendo”, lanciando un appello perché si compissero “passi verso una sana politica, che sapesse orientare questa intelligenza artificiale alla costruzione del bene comune e di un futuro migliore”.
In attesa che vengano stilate regolamenti e le leggi attuative, si può già capire quali sono gli ambiti in cui questo strumento sarà utilizzato e con quali limiti.
Il primo passo sarà la nomina di una commissione. Il campo per l’uso dell’IA viene indicato in alcuni settori: è possibile il suo utilizzo in sistemi e modelli che “contribuiscano al miglioramento della salute della persona e della tutela della sanità”. In questo settore, oltre a garantire l’informazione ai pazienti, l’uso dell’intelligenza artificiale non deve “arrecare pregiudizio o limitazioni alla valutazione decisionale degli esercenti la professione medica”.
Un altro settore in cui si rileva la possibilità dell’utilizzo dell’IA riguarda la “conservazione, gestione, valorizzazione e fruizione del patrimonio artistico-museale dello Stato della Città del Vaticano”.
Per quanto riguarda l’utilizzo di sistemi e modelli di intelligenza artificiale nella riproduzione, estrazione e creazione di contenuti testuali, musicali, fotografici, audiovisivi e radiofonici e delle arti figurative, non c’è un divieto ma la richiesta di identificare questi contenuti “mediante l’acronimo IA”.
Anche questi contenuti multimediali avranno un copyright: sarà il Governatorato “titolare, in via esclusiva, del diritto di paternità e dei diritti di utilizzazione economica sui contenuti testuali, musicali, fotografici, audiovisivi e radiofonici e delle arti figurative creati, attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale”.
Si indica infine che questi contenuti non debbano arrecare “pregiudizio all’onore, reputazione, decoro e prestigio del Sommo Pontefice, della Chiesa Cattolica e dello Stato della Città del Vaticano”.
Altre norme disciplinano infine l’uso dell’IA nel lavoro, nell’amministrazione e nella giustizia.

Tra gli eventi speciali a cui sono ammessi anche i giornalisti, venerdì 24 gennaio 2025 in Aula Magna Giovanni Paolo II, dalle ore 12.30 alle 13.15 verranno proiettate alcune scene del musical Bernadette de Lourdes, accompagnato da un incontro con i produttori e attori. Nel pomeriggio dalle ore 14.00 alle ore 15.45 verrà proiettato il film sul miracolo dell’Eucaristia Jesus Thirsts, seguito da un dialogo con il produttore esecutivo e alcuni realizzatori.

Venerdì 24 gennaio 2025, festa di San Francesco di Sales, avrà luogo la Sessione finale dal tema Invitare tutti, ovunque: la visione di Alpha per il 2033. Introdotto da Fernando Puig, Rettore della Pontificia Università della Santa Croce, Alessandro Sona, Direttore di Alpha Italia, intervisterà il pastore anglicano Nicky Gumbel, Pioniere di Alpha Course. Alle ore 17.45 seguiranno i Saluti finali di Marco Carroggio, del Comitato Organizzativo del Seminario Professionale.

A conclusione del Seminario Professionale, alle ore 18.00 i Partecipanti partono per la Basilica di San Giovanni in Laterano, per la celebrazione alle ore 19.00 della Santa Messa di apertura del Giubileo del Mondo della Comunicazione, fino al 26 gennaio 2025.

A questo evento giubilare sono particolarmente invitate tutte le figure professionali del Mondo della Comunicazione (giornalisti, operatori dei media, dirigenti e direttori di testata, membri dei Consigli di Amministrazione, videomaker, grafici, copywriter, pierre, social media manager, tecnici audio e video, tipografi, informatici, ecc.).

Il Programma del Giubileo del Mondo della Comunicazione in Vaticano [QUI]

Il Programma completo del Seminario [QUI]

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