“Barlumi nell’Oscurità”: il secondo volume della serie di fumetti “I Giusti tra le Nazioni”

Copertina libro
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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 07.01.2024 – Vik van Brantegem] – È uscito con l’editore Plein Vent il secondo volume della serie di fumetti che raccontano la magnifica storia degli eroi nell’ombra, intitolato Les Justes parmi les Nations (I Giusti tra le Nazioni), i cui primi tre volumi sono dedicati al dipartimento delle Alpi Marittime. Abbiamo annunciato il lancio della serie il 2 aprile 2023 [QUI], con la presentazione del primo volume, intitolato Les réseaux de la liberté (Le reti della libertà) [QUI]. I fumetti di questa serie si basano interamente su fatti e figure storiche; solo il narratore è fittizio, che funge da filo rosso per i tre album della serie. Lo scopo è far conoscere la storia e onorare la memoria di uomini e donne di ogni estrazione, uniti da un coraggio eccezionale in circostanze tragiche, pronto a correre tutti i rischi di fronte alla barbarie nazista. Hanno rischiato la vita per salvare degli Ebrei, secondo l’elenco ufficiale riconosciuto dallo Stato di Israele.

Il secondo volume della serie Les Justes parmi les Nations (I Giusti tra le Nazioni), intitolato Lueurs dans les Ténèbres (Barlumi nell’Oscurità) [QUI], scritto da Yvon Bertorello, Éric Stoffel e Serge Scotto, illustrato da Frédéric Allali e Jean-Jacques Dzialowski, uscito il 20 novembre 2024, continua a esplorare le traiettorie personali dei Cristiani che rischiarono la vita per salvare degli Ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale, a Nizza e nella sua regione.

Il 10 settembre 1943, nel sud della Francia, i Tedeschi invasero l’ex zona italiana, fino ad allora conosciuta per essere piuttosto ospitale. La caccia agli Ebrei raggiunse quindi il suo culmine, rilanciata dal famigerato Aloïs Brunner, che si stabilì a Nizza. I rastrellamenti aumentano, la numerosa popolazione di rifugiati, che vengono braccati giorno e notte. Nascosti all’interno dell’Istituto Don Bosco, il piccolo Lazare e i suoi fratelli riescono a fuggire all’ultimo momento. A volte da soli, a volte con le loro famiglie, molti bambini verranno salvati, spesso attraverso reti segrete ben preparate e ben organizzate, ma a volte semplicemente da semplici cittadini coraggiosi, pronti a correre tutti i rischi di fronte alla barbarie. Sono queste traiettorie, questi salvataggi, nelle loro forme più diverse, che testimoniano il meglio e il peggio dell’umanità come barlumi sparsi nell’oscurità dell’Occupazione, che questo secondo album traccia.

Troviamo in particolare il ruolo importante della Rete Marcel di Moussa Abadi in queste azioni rischiose e il coinvolgimento personale del Vescovo di Nizza, Mons. Paul Rémond. Lo scenario dispiega queste storie, mette nomi dietro gli eroi nell’ombra, ma anche su questi bambini, queste famiglie che vivevano nella paura di essere arrestate, soprattutto quando i Tedeschi sostituirono gli Italiani come truppe di occupazione, dal settembre 1943.

Il giovane Gabriel Calef, la cui famiglia fu arrestata a Lione, internato a Montluc, prima di essere deportato e sterminato ad Auschwitz, riuscì a fuggire, travestito da prete, dall’Istituto Don Bosco dove era nascosto. Il Dottore Georges Mazet cerca di portare un po’ di conforto ai bambini nascosti, ma è costretto dai nazisti a passare attraverso l’Hotel Excelsior di Nizza per esaminare gli ebrei e aiutarli nell’identificazione, con Abraham Drucker, il padre di Michel, che è stato trasferito da Drancy e costretto a sostenere le SS e Aloïs Brunner nella loro disastrosa impresa.

È evocato ancora la personalità colorata dell’Abbé Coeuret, ex ufficiale dei carri armati, avendo partecipato come riservista alla Campagna del 1940, di giorno guidava la sua motocicletta e di notte codificava e trasmetteva telegrammi. La resistenza e la solidarietà sono anche collettive, come nel villaggio di Villars-sur-Var dove si vigila e suona se necessario l’allarme, dalla signora al telefono al direttore delle poste, comprese le campane della chiesa. A volte i genitori non sanno nemmeno dove vengono sistemati i propri figli, per garantire la massima sicurezza.

Sono ancora molti gli affascinanti viaggi dei Giusti menzionati in questo secondo volume, e questa memoria è ancora più necessaria in questi tempi di recrudescenza degli atti antisemiti.

Il disegno nell’insieme è convincente. I paesaggi dell’entroterra nizzardo sono resi magnificamente e il tratto utilizzato per rappresentare i volti dona a questo volume un’atmosfera unica. Complimenti per questa serie delle edizioni Plein Vent che attraverso le storie raccontate, rivela frammenti di umanità e di speranza che brillano nell’opprimente oscurità della barbarie nazista, andando oltre le divisioni religiose.

La qualità della documentazione è innegabile. Ogni pagina di questo album è una vera e propria miniera di informazioni, offrendo al lettore un’immersione totale nel mondo che l’opera evoca. L’attenta ricerca e i dettagli storici forniscono una profondità e un’autenticità che arricchiscono notevolmente la lettura, che permette di comprendere e illustrare perfettamente il passato.

Gli sceneggiatori

Yvon Bertorello è un regista di documentari e reportage, che da diversi anni è anche autore di fumetti e libri illustrati per diversi editori, prevalentemente in ambito storico.

Éric Stoffel è uno sceneggiatore, designer, colorista e professore di arti applicate, che ha prodotto più di cinquanta opere tradotte in tutta Europa, comprese diverse serie storiche.

Serge Scotto è un autore, artista visivo e performer, che ha prodotto una trentina di fumetti e più di venti romanzi. Nel 2019 è entrato a far parte del duo Bertorello-Stoffel con il quale collabora a numerosi lavori.

I disegnatori

Frédéric Allali è un designer specializzato in arredamento e architettura, che precedentemente ha collaborato con Éric Stoffel a più di quindici album sul tema dell’aviazione.

Jean-Jacques Działowski è un fumettista, che ha lavorato in Francia per Semic e Bamboo; negli Stati Uniti per la Marvel e su Batman per la DC Comics.

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