I Papi al primo concistoro
22 febbraio 2014: è questa la data scelta da Papa Francesco per il suo primo concistoro per la creazione di nuovi cardinali. 11 mesi dopo la sua elezione al pontificato dunque Jorge Mario Bergoglio provvederà a rimpinguare le fila del Collegio Cardinalizio. In questo momento, mancando tre mesi abbondanti all’evento, sarebbe fuori luogo, e soprattutto inutile, fare nomi e dare i numeri. Vogliamo ripercorrere invece – brevemente – la storia dei primi concistori dei Papi degli ultimi 110 anni, partendo dal pontificato di Pio X.
Il primo concistoro di Papa Sarto risale a soli tre mesi dopo la sua elezione a Romano Pontefice. Due i cardinali creati il 9 novembre 1903: il 38enne Rafael Merry del Val, Segretario di Stato e il Vescovo di Padova Giuseppe Callegari.
La prima imposizione di berrette rosse nel pontificato di Benedetto XV risale al 6 dicembre 1915, quindici mesi dopo essersi insediato sulla Cattedra di Pietro. Il Papa creò 6 cardinali, 5 dei quali italiani: unica eccezione l’austriaco Andreas Franz Frühwirth, Nunzio Apostolico in Germania.
E’ l’11 dicembre 1922 quando Papa Pio XI – Successore di Pietro da 8 mesi – impone per la prima volta le berrette rosse ai nuovi cardinali, precisamente otto tra i quali anche il suo successore alla guida dell’Arcidiocesi di Milano Eugenio Tosi.
Sorprendente – se non ci fosse stata di mezzo la terribile e lunga tragedia della Seconda Guerra Mondiale – la lunga attesa per il primo concistoro di Pio XII, datato 18 febbraio 1946 – a 7 anni di distanza dall’avvio del pontificato pacelliano. Ben 32 i cardinali creati: da Gregoire Pierre Agagianian ad Adam Sapieha, da Francis Joseph Spellman a Josef Frings fino al futuro beato Clemens van Galen.
Risale a neanche due mesi dopo l’elezione, invece, il primo concistoro di Papa Giovanni XXIII che assegna 23 porpore, a partire da quella destinata all’Arcivescovo di Milano Giovanni Battista Montini, che gli succederà alla guida della Chiesa universale. Vengono creati cardinali, tra gli altri, anche il Patriarca di Venezia Giovanni Urbani ed il Segretario di Stato Domenico Tardini.
Paolo VI ha aspettato oltre un anno e mezzo per distribuire le sue prime berrette rosse, ben 27. Il 22 febbraio 1965 Papa Montini crea cardinali tre patriarchi delle Chiese orientali cattoliche, l’Arcivescovo Maggiore di Leopoli Josyf Slipyj, l’Arcivescovo di Lione Jean Marie Villot (che presto sarebbe diventato suo Segretario di Stato) ed il suo successore a Milano Giovanni Colombo.
10 mesi sono stati sufficienti a Giovanni Paolo II per convocare il suo primo concistoro. 14 i nuovi porporati creati dal Papa polacco, più uno in pectore – il cinese Ignatius Kung Pin-mei che sarà pubblicato soltanto dodici anni dopo, nel 1991. Nella prima infornata di neoporporati creati da Giovanni Paolo II figurano Agostino Casaroli, Segretario di Stato, Marco Cè, Patriarca di Venezia e Franciszek Macharski, successore dello stesso Karol Wojtyla alla testa dell’Arcidiocesi di Cracovia.
E’ il 24 marzo 2006, sono passati 11 mesi dall’elezione a Vescovo di Roma, quando Benedetto XVI decide di creare i primi cardinali del suo pontificato. 12 con diritto di voto in Conclave, 3 ultraottantenni, 15 in totale. Papa Ratzinger concede la berretta rossa al Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede – suo successore – William Joseph Levada. Crea cardinali anche il Primate di Spagna Antonio Canizares Llovera, il francescano Arcivescovo di Boston Sean Patrick O’Malley e l’ex segretario di Giovanni Paolo II Stanislaw Dwiwiz, nominato dallo stesso Benedetto XVI Arcivescovo di Cracovia.
E adesso l’attesa è tutta rivolta al prossimo 22 febbraio quando sarà Papa Francesco ad imporre la berretta rossa ai nuovi cardinali, ai quali ricorderà che il cardinalato è un servizio alla Chiesa, usque ad sanguinis effusionem.