Auguri papa Francesco

Papa Francesco
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“Beatissimo Padre, nel giorno del Suo 88° compleanno, vogliamo rivolgerLe un pensiero affettuoso e farLe giungere l’abbraccio di tutte le nostre comunità. Auguri di cuore! Più volte nel Suo Pontificato ci ha richiamato all’importanza del cuore, quest’anno ci ha consegnato la Lettera Enciclica ‘Dilexit nos’, una vera e propria bussola per il nostro mondo che sembra aver smarrito la rotta, sempre più in balia della tempesta della violenza, delle guerre, del cinismo e dell’indifferenza. In questo tempo cupo, dove si addensano le nubi dell’odio e della vendetta, l’ago della bussola punta a Cristo, che ci rende ‘capaci di relazionarci in modo sano e felice e di costruire in questo mondo il Regno d’amore e di giustizia’ (Dilexit nos, 28)”: questo è l’inizio del messaggio dei vescovi italiani per gli auguri in occasione del compleanno di papa Francesco.

Nel messaggio augurale i vescovi hanno sottolineato l’essenzialità del cristianesimo, riprendendo la costituzione pastorale ‘Gaudium et Spes: “Vogliamo allora impegnarci per tornare all’essenza, per riscoprire la forza propulsiva di bene che sgorga dai nostri cuori, ‘aprendo gli occhi sul mondo intero e su tutte quelle cose che gli uomini possono compiere insieme per condurre l’umanità verso un migliore destino’. Vogliamo imparare da Cristo, Dio che ha scelto la tenerezza e la fragilità di un bimbo per ‘reinventare l’amore’ laddove la capacità di amare è sopraffatta dall’individualismo, dalla cattiveria e dal disprezzo”.

E’ un’apertura alla realtà in ascolto del popolo: “Vogliamo ascoltare il battito della nostra gente, che a volte fa fatica a trovare ragioni per andare avanti e continuare a sperare. Vogliamo ricordare, cioè ‘portare nel cuore’, tutti coloro che sono ai margini, che non hanno voce, che sperimentano la solitudine, lo sconforto, la sofferenza. Vogliamo aprire la porta santa del nostro cuore per vivere al meglio il Giubileo, questo anno di grazia che ci viene donato, e per rendere la nostra Chiesa più missionaria e più accogliente, così come ci chiede il Cammino sinodale nazionale”.

Ed anche il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ha inviato gli auguri al papa in nome del popolo italiano: “Nel farlo, mi rendo sicuro interprete dei sentimenti di affetto che il popolo italiano nutre nei confronti della Sua persona. Mentre molteplici focolai di guerra, anche in aree prossime all’Italia, continuano a provocare lutti e a lacerare il tessuto sociale di intere comunità, le Sue parole e i Suoi richiami costituiscono, per credenti e non credenti, un punto fermo cui guardare nei momenti di più profonda angoscia o di intima inquietudine”.

E’ un ringraziamento per la testimonianza di fede del papa: “Con la predicazione coraggiosa, con l’intensa attività pastorale, con i numerosi viaggi apostolici, Vostra Santità ha ricordato, anzi, ha testimoniato l’anelito di ogni persona a una quotidianità vissuta in pace e concordia, nel segno della libertà, della solidarietà, del rispetto reciproco. A tale riguardo, particolarmente incisivo è il monito espresso nella Lettera Enciclica ‘Dilexit Nos’ affinché il senso stesso della dignità umana non dipenda da cose che si ottengono con il potere del denaro”.

Ed infine un pensiero all’imminente giubileo: “Il Giubileo di cui è ormai prossimo l’inizio si aprirà nel segno de ‘La speranza non delude’, come riporta il titolo della Bolla con la quale Vostra Santità lo ha indetto. Possa questo richiamo alla concretezza della virtù della speranza indurre tutti (soprattutto coloro che rivestono ruoli di responsabilità nei diversi campi della vita politica, economica e sociale) a compiere scelte coraggiose per la giustizia e il bene comune”.

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