Il Vescovo di Piazza Armerina indagato. Mons. Rosaria Gisana avrebbe coperto Don Giuseppe Rugolo condannato in primo grado per abusi sessuali

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[Korazym.org/Blog dell’Editore,14.12.2024 – Ivo Pincara] – Mons. Rosario Gisana, da tempo contestato dai fedeli della Diocesi di Piazza Armerina, che dopo aver costituito un comitato ne chiedono le dimissioni [QUI], adesso dovrà rispondere dell’accusa di falsa testimonianza per le dichiarazioni fatte durante l’inchiesta e poi nel processo a carico di Don Giuseppe Rugolo. Lo riporta Salvo Palazzolo sull’edizione online di Palermo de la Repubblica [QUI] del 13 dicembre 2024 (oggi 14 dicembre 2024 sull’edizione cartacea sulla prima pagina e le pagine 2 e 3) informando che al Vescovo di Piazza Armerina e al Vicario giudiziale e Giudice del Tribunale ecclesiastico diocesano, Mons. Dott. Vincenzo Murgano, Parroco della chiesa madre del capoluogo, è stato notificato un provvedimento di chiusura dell’inchiesta. Ora, gli indagati hanno trenta giorni di tempo per chiedere di essere interrogati. Secondo la Procura avrebbero favorito Don Rugolo, condannato in primo grado per abusi sessuali a danni di minore.

L’indagine della Procura di Enna è una coda del processo al sacerdote ennese Don Giuseppe Rugolo, che si è concluso lo scorso 5 marzo con una condanna a 4 anni e 6 mesi per violenza sessuale a danno di minori. Dopo la conclusione del processo, la parte civile, il giovane archeologo Antonio Messina, ha presentato un esposto in procura e ora i pm vogliono approfondire la vicenda. Messina è il giovane molestato, che ha denunciato nel 2020 i fatti accaduti 12 anni prima quando era minorenne e di cui aveva parlato anche con Mons. Gisana, il quale aveva offerto 25 mila euro in contanti in cambio del silenzio e che aveva avviato una indagine interna approdata in un nulla di fatto.

«A fronte delle tante bugie emerse nel corso delle indagini e anche nelle deposizioni in aula, mi sarei aspettato che il Tribunale trasmettesse autonomamente gli atti in procura. Così non è stato. Oggi apprendo che comunque la Procura sta andando avanti», ha detto Antonio Messina all’ANSA [QUI].

I giudici del Tribunale di Enna, nelle motivazioni della sentenza di condanna a Don Giuseppe Rugolo, hanno stigmatizzato il comportamento del Vescovo di Piazza Armerina per avere «omesso qualsivoglia iniziativa a tutela dei minori, facilitando l’attività predatoria di un prelato già oggetto di segnalazione».

Agli atti del processo c’è anche un’intercettazione tra Don Rugolo e Mons. Gisana in cui questo ammette di avere insabbiato i fatti, affermando: «Il problema è anche mio, perché io ho insabbiato questa storia. Pazienza, vedremo come poterne uscire» [QUI]. Il Tribunale di Enna ha anche dichiarato la responsabilità civile della Curia di Piazza Armerina.

Sul sito della Diocesi di Piazza Armerino, ieri è stato pubblicato questo post in Primo Piano: «Serenità e fiducia nella Verità e nella Magistratura. Indagine sul Vescovo e sul Vicario Giudiziale. “Sono sereni e manifestano fiducia nella Verità e nella Magistratura”. L’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali conferma che nei giorni scorsi è stato notificato al Vescovo mons. Rosario Gisana e al Vicario Giudiziale “l’avviso, in quanto indagati, della conclusione delle indagini preliminari”. L’atto è collegato al processo a carico del sacerdote ennese Giuseppe Rugolo per violenza sessuale a danno di minori, che si è concluso lo scorso 5 marzo con una condanna a 4 anni e 6 mesi per il sacerdote. Dopo la conclusione del processo, la parte civile ha presentato un esposto in procura che ha dato avvio alle ulteriori indagini dei pm».

Caso Rugolo – Indice [QUI].

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