La storia di un pellegrino in viaggio nella vita
[Korazym.org/Blog dell’Editore, 11.12.2024 – Jan van Elzen] – Il libro La voce di un silenzio sottile. Un cercatore di Dio racconta (Terra Santa Edizioni 2024, 268 pagine [QUI] è il suggestivo diario in cui Don Johannes Maria Schwarz racconta la sua vita, i suoi viaggi e le sue scelte, che hanno messo al centro non solo l’evangelizzazione, ma anche la testimonianza di valori controcorrente: la capacità di vivere con poco e di condividere, il silenzio e la bellezza, l’amore per la vita e l’accettazione della finitudine.
Questa è la storia di un sacerdote ed eremita, un cercatore di Dio che racconta il suo percorso verso una nuova vita, tra eremitaggio, ascolto del silenzio e ricerca della bellezza, che cammina a piedi dal 2013. Sono pagine uniche come unico e originale è l’autore che dopo una gioventù vagabonda fra l’Europa e l’Australia, da artista di strada con la passione per la fotografia e i documentari, viene folgorato ad Assisi. Si riavvicina al Cristianesimo e decide di farsi sacerdote dopo il Cammino di Santiago percorso a piedi senza zaino e senza soldi. In questa sua nuova vita si trova a percorrere a piedi le vie del mondo come quando dal Liechtenstein è arrivato a Gerusalemme e, una volta tornato dopo oltre un anno, ha percorso prima tutto l’Appennino tosco-romagnolo, poi tutto l’arco alpino, inventando la «Via Alpina Sacra». Non si è fatto mancare neppure il Cammino di San Colombano dall’Irlanda all’Italia.
«Il silenzio del deserto non l’ho vissuto come un vuoto spaventoso. No. Quel silenzio era pieno della presenza più solida e inamovibile che sta a fondamento della terra». Con queste parole descrive nelle prime pagine del suo racconto l’esperienza nel deserto del Neghev da cui è nata la sua scelta di vita eremitica. Oggi trascorre metà dell’anno nei boschi del Monte Vandalino, presso Torre Pellice, in Piemonte. I tanti cammini affrontati con pochi mezzi hanno fatto maturare in lui la convinzione che la sua vita si sarebbe svolta in modo semplice testimoniando il Vangelo.
La storia personale dell’autore è parte essa stessa del percorso che lo ha portato a scrivere. «Quando mi è stato chiesto di scrivere queste pagine e di raccontare la mia storia come una parte del “Libro del Tutto”, ero riluttante. Sono ben consapevole che la mia vicenda non è affatto superiore a quella di altri. E non è certo emozionante come quelle che si trovano nella maggior parte delle biografie. È solo l’ennesima storia di un pellegrino in viaggio nella vita».
A proposito del libro, «perché allora dovreste leggerlo? – prosegue l’autore nell’introduzione –. Solo perché a tratti è divertente e più spesso sciocco? Forse perché qualcuno dovrebbe trarre insegnamento dai miei tanti fallimenti? Forse… O forse ho trascorso anni in un eremo sulle Alpi italiane e quindi potrei ispirare una profonda saggezza? Mi dispiace deludervi. Tutto quello che posso davvero sperare condividendo la mia storia è che non sia solo il resoconto di un uomo che ha compiuto un breve viaggio, ma una pausa di ascolto e un invito a riflettere sul proprio percorso».
A proposito della pausa di ascolto, data dalla lettura del suo testo, aggiunge: «Mentre racconterò un anno vissuto da eremita (part-time) e i sentieri che mi hanno portato a vivere questa solitudine in montagna, proverò a unire al passato alcune riflessioni sul mondo in cui si svolgono tutte le nostre storie. Si tratta di frammenti, come lo sono le nostre vite nella maggior parte dei casi. Spero che alcuni pensieri esposti in queste pagine possano servire come luce sul cammino, come invito a esplorare sentieri nuovi, che prima potevano sembrare troppo strani o oscuri. Come gioia condivisa nella magnificenza dell’arazzo con cui i fili della nostra esistenza sono intessuti, in un insieme più grande che va oltre la nostra povera comprensione».
Mettersi in ascolto della voce di questo eremita contemporaneo commuove e non lascia indifferenti. Leggendo questa avventura umana e spirituale ci si rende conto anche della straordinaria unicità di ognuno di noi e dei momenti che la Provvidenza destina ai nostri incontri sulle vie del mondo, mai casuali o superflui.
L’autore
Johannes Maria Schwarz. Cresciuto in Austria vicino a Linz, dopo aver trascorso un anno all’estero, in Australia, ha frequentato la scuola d’arte. Dopo il diploma, ha studiato teologia presso l’Istituto Teologico Internazionale nella Certosa austriaca di Gaming. Ha completato la formazione con un dottorato presso la Facoltà di Teologia di Lugano. È stato ordinato sacerdote nel 2004. Il 1° maggio 2013 è partito dal Liechtenstein per un pellegrinaggio a piedi fino a Gerusalemme ed è tornato il 2 agosto 2014. Nell’estate del 2018 ha intrapreso un pellegrinaggio di quattro mesi lungo la Via Alpina, mappando i più importanti santuari delle Alpi. È una voce molto conosciuta nel mondo Cattolico: sul proprio canale YouTube, infatti, l’autore ha 95.000 iscritti e quasi un milione di visualizzazioni. Le sue parole si rivolgono a un pubblico trasversale ed estremamente eterogeneo, interessato alle storie di vita e di fede e ai cammini a piedi.