Dante e le leggi dell’attrazione umana

Dante
Condividi su...

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 10.12.2024 – Aurelio Porfiri] – Qualche anno fa (2020), mi aveva incuriosito la notizia che avevo letto sulla edizione online del giornale Il Messaggero. Una notizia che in effetti non era così strana, se si osserva con attenzione quello che viene pubblicato dai giornali, cartacei o online, in questi ultimi anni. La notizia faceva riferimento alle molestie che alcuni uomini metterebbero in atto nelle palestre nei confronti delle donne.

Leggiamo qualche riga:

“Le molestie durante gli allenamenti, tra pesi e cyclette. Quel tipo che ti passa accanto e allunga la mano, quell’altro che ti segue ad ogni passo e te lo ritrovi sempre accanto, o chi fa apprezzamenti e battutacce. Quando la palestra si trasforma in un incubo. L’81% delle donne ha invece dovuto cambiare programma, perché c’era si sentiva pedinata da qualcuno che la seguiva dappertutto tra i diversi esercizi e le diverse macchine. Il 54% ha detto di aver evitato determinate aree della palestra a causa di molestie già ricevute. Il 90% ha dichiarato infine di non apprezzare di essere fissata mentre si esercita e l’80% non ama parlare durante l’allenamento”.

Ora, cerchiamo un momento di fare qualche distinzione, visto che questi temi sono rimasti comunque ben vivi anche nel dibattito odierno. Innanzitutto va detto che nessuno dovrebbe essere mai molestato, uomini o donne. Quindi, le donne che venissero molestate hanno il diritto di rivalersi coinvolgendo l’autorità giudiziaria. Su questo non devono esserci tentennamenti. Il vero uomo non dovrebbe mai fare cose del genere, chi lo fa ha dei seri problemi e va fermato. Ma, comunque, bisogna intendersi su cosa si intende per “essere molestati” in quanto nell’articolo sopra si fa riferimento a vari comportamenti. Per esempio, se un uomo tocca una donna, che non desidera essere toccata, senz’altro questo è un comportamento molesto. Non ci sono dubbi, anche se c’è una differenza enorme, a mio avviso, fra l’essere toccati su un braccio o in parti intime. Ma se l’uomo guarda una donna, o se la donna “si sente molestata dallo sguardo”, a mio avviso, si entra in un’area più pericolosa.

Se dovessimo pensare a proibire gli sguardi di un uomo, che possono essere delle più varie forme e gradazioni, allora bisognerebbe fare anche una legge contro il corteggiamento. Un uomo che corteggia una donna, senz’altro si compiacerà di poterla ammirare. Uno sguardo ammirato è molestia? Certo in un uomo che corteggia una donna c’è desiderio, e questo fa parte delle naturali leggi dell’attrazione. Leggi che, non dimentichiamolo, valgono anche per le donne. Quante volte ci sono donne che si fermano ad ammirare degli uomini particolarmente belli, ma non troverai mai un uomo che si sogna di denunciarle perché si sente molestato dai loro sguardi. Come ripeto, gli uomini che sono insistenti oltre il dovuto, varcano certamente un limite che non deve essere varcato. Ma qui si rischia di rimanere paralizzati per paura di non poter dimostrare nessuna attenzione che non possa essere fraintesa.

Dante Alighieri poetava:

Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia, quand’ella altrui saluta,
ch’ogne lingua devèn, tremando, muta,
e li occhi no l’ardiscon di guardare.
Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente e d’umiltà vestuta,
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare.

Gli occhi che non ardivano nel guardare la bella donna di Dante, in realtà la guardavano eccome, visto che comunque la “laudavano” perché pareva venuta dal cielo a mostrarsi come un miracolo. Ecco, nel bel linguaggio poetico di Dante, vengono enunciate le leggi dell’attrazione umana, leggi che possono essere a volte infrante, a volte violate, a volte fraintese; ma che non devono essere mai rimosse.

Questa riflessione è stata pubblicata dall’autore sul suo sito Traditio, per conoscere tutto su tradizione e tradizionalismo [QUI].

151.11.48.50