La Fanfara dei Carabinieri di Palermo disdice la partecipazione alla Festa della Patrona dell’Arma dei Carabinieri a Pietraperzia

Locandina
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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 23.11.2024 – Vik van Brantegem] – La vicenda della Diocesi di Piazza Armerina rimarrà una storia infinita, finché il Papa non si deciderà di rimuovere l’attuale vescovo dal suo incarico. In questi giorni si è aggiunto un’altra tegola su suo zucchetto viola, con la disdetta della Fanfare dell’Arma dei Carabinieri del XII Reggimento “Sicilia” di Palermo di partecipare alla celebrazione domani 24 novembre a Pietraperzia della patrona dell’Arma dei Carabinieri Virgen Fidelis, la cui festa ricorre il 21 novembre, data che coincide con la data in cui la Chiesa celebra la Presentazione di Maria Vergine al Tempio. Era stato annunciato che la Fanfara si sarebbe esibita in un concerto in piazza Vittorio Emanuele, seguito dal Corteo verso la Chiesa Madre e la celebrazione della Santa Messa presieduta dal Vescovo di Piazza Armerina, Mons. Rosario Gisana. Poi, nel pomeriggio di ieri 22 novembre 2024, il Sindaco di Pietraperzia ha comunicato “che a causa di problemi organizzativi dell’Arma dei Carabinieri, l’esibizione della Fanfara dei Carabinieri è rinviata a data da destinarsi”.

Distante 30 km da Piazza Armerina, Pietraperzia fa parte nel Libero Consorzio Comunale di Enna e nel territorio della Diocesi di Piazza Armerina, che si estende fino ad Agrigento, contando ben 12 Comuni, tristemente famoso da alcuni anni perché è nelle mani del Vescovo Rosario Gisana, l’insabbiatore di casi di abusi sessuali del clero, tra cui il caso di Don Giuseppe Rugolo.

Il centro storico di Pietraperzia raccoglie molti monumenti e palazzi storici, tra cui la Chiesa Madre di Santa Maria Maggiore. La Matrice di Pietraperzia è tra le chiese più grandi della zona. Fu costruita nel 1712 all’interno di un sito, sul quale fino al XVI secolo sorgeva la Chiesa normanna di Pietraperzia. I lavori per la costruzione della Chiesa Madre furono interrotti nel 1842, così che non furono mai aggiunti i due campanili e il porticato antistante la Chiesa, previsti dal progetto originale. I resti della precedente Chiesa del XII secolo e la cripta raccontano la storia ecclesiastica di Pietraperzia. La pala dell’altare maggiore rappresenta la Madonna del Paladini.

La vicenda di Don Giuseppe Rugolo e del suo ordinario, il Vescovo insabbiatore di Piazza Armerina, Mons. Rosario Gisana, da tempo ha superato ogni decenza, con l’aggravante che il Papa continua a sostenerlo a suo posto, non cacciandolo.

Il processo penale di primo grado con rito abbreviato al Tribunale di Enna, a carico di Don Giuseppe Rugolo, il prete 40enne di Enna che era stato arrestato il 27 aprile 2021, con l’accusa di violenza sessuale aggravata su tre minori, secondo gli articoli 81 e 609 del codice penale, era iniziato il 7 ottobre 2021. Fu condannato il 7 marzo 2024 in primo grado a 4 anni e 6 mesi ex articolo 609 bis e quater del Codice penale, per violenza sessuale aggravata e tentata violenza su minori di 16 anni, con interdizione per 5 anni dai pubblici uffici e interdizione perpetua dall’insegnamento nella scuola di ogni ordine e grado. Alla fine, Rugolo è stato condannato per il tentativo di violenza ai danni di Antonio Messina, la vittima che ha denunciato Rugolo, e per violenza sessuale aggravata a danno di altri due minori. La prescrizione per gli abusi dal 2009 al 2012 denunciati da Antonio Messina nel 2013 è maturata a novembre 2023, data per la quale era prevista la conclusione del processo, anche grazie a rinvii, perizie ed incarichi dati a dibattimento già in corso.

Alla luce delle evidenze emerse dalla sentenza di condanna di primo grado, emessa dal tribunale penale di Enna nei confronti di Rugolo, che per la giustizia ecclesiastica resta nel suo stato clericale, siamo obbligati a rimarcare il fatto grave, che la Curia di Piazza Armerina è stata “condannata in solido” a causa delle “gravi responsabilità ascrivibili al Vescovo di Piazza Armerina”, che resta ordinario, comodamente seduto al suo posto per volere sovrano di Papa Francesco, a gestire anche la stampa complice e compiacente. Mons. Rosario Gisana continua a godere del pieno ed esplicito consenso del Papa, di cui nei colloqui privati pure si vanta, nonostante ha ammesso in una conversazione telefonica con Don Giuseppe Rugolo – intercettata dagli inquirenti e agli atti del processo – di aver insabbiato il caso, al contrario di quanto fa dichiarare a sua discolpa.

Il Tribunale di Enna nelle motivazioni della sentenza di condanna di Don Giuseppe Rugolo, smentisce Papa Francesco: il Vescovo di Piazza Armerina, Mons. Rosario Gisana non è un perseguitato o calunniato, ha agito per omissione con colpa. Con il processo Rugolo in corso, Mons. Gisana era stato elogiato da Papa Francesco, definendolo un perseguitato vittima di calunnie. Nell’udienza al Palazzo Apostolico Vaticano, concessa il 6 novembre 2023 all’associazione Piccola Casa della Misericordia di Gela, il Papa elogiò il Vescovo di Piazza Armerina, affermando: «Saluto il Vescovo di Piazza Armerina, Monsignor Rosario Gisana: bravo, questo Vescovo, bravo. È stato perseguitato, calunniato e lui fermo, sempre, giusto, uomo giusto. Per questo, quel giorno in cui andai a Palermo, ho voluto fare sosta prima a Piazza Armerina, per salutarlo; è un bravo Vescovo».

La festa del 24 novembre 2024 a Pietraperezia

Il 14 novembre 2024 Tele Pietraperzia ha pubblicato sulla propria pagina Facebook il seguente post: «Buon giovedì 14 novembre a tutti. Evento imperdibile a Pietraperzia domenica 24 novembre. I dettagli nella locandina».

Il 16 novembre 2024 sulla pagina Facebook di Salvuccio Messina, Sindaco di Pietraperzia in provincia di Enna, Diocesi di Piazza Armerina, è pubblicato il seguente AVVISO ALLA CITTADINANZA: «Il Sindaco avvisa che Domenica 24 Novembre in piazza Vittorio Emanuele alle ore 10.30 si esibirà la FANFARA DEI CARABINIERI. A seguire sarà celebrata la Santa Messa alla Chiesa Madre presieduta dal Vescovo Mons. Rosario Gisana. Considerata l’importanza della manifestazione, tutta la cittadinanza è invitata a partecipare».

Il 18 novembre 2024, il sito Radioluce.it pubblica il seguente articolo a firma di Gaetano Milino: «PIETRAPERZIA. Festa “Virgo Fidelis”, Patrona Arma dei Carabinieri, con la Fanfara di tale Corpo Militare. Le celebrazioni, domenica 24 novembre 2024 con inizio alle ore 10,30. Patrocinio oneroso a cura del Comune di Pietraperzia. Collaborazione della famiglia Tragno di Pietraperzia.  Alle ore 10,30 esibizione, in piazza Vittorio Emanuele, della Fanfara dell’Arma dei Carabinieri XII Reggimento Palermo. Seguirà, il corteo verso la Chiesa Santa Maria Maggiore Chiesa Madre, per la celebrazione, alle ore 11,30, della Santa Messa. La celebrazione eucaristica presieduta da Monsignor Rosario Gisana – vescovo della diocesi di Piazza Armerina – e concelebrata dal clero pietrino. Alla manifestazione invitate tutte le autorità civili e militari».

Il 19 novembre 2024 Tele Pietraperzia scrive sulla propria pagina Facebook: «Pietraperzia. Domenica 24 novembre in piazza Vittorio Emanuele, appuntamento imperdibile con la Fanfare dei Carabinieri per festeggiare la patrona dell’Arma la Virgo Fidelis. In diretta su questa pagina Facebook: Tele Pietraperzia sul canale YouTube: Eventi in Sicilia dalle ore 10:30».

Poi, nel pomeriggio di ieri 22 novembre 2024 sulla pagina Facebook di Salvuccio Messina, Sindaco di Pietraperzia è pubblicato un successivo AVVISO ALLA CITTADINANZA: «Si avvisa la cittadinanza che a causa di problemi organizzativi dell’Arma dei Carabinieri, l’esibizione della Fanfara dei Carabinieri prevista per Domenica 24 Novembre è rinviata a data da destinarsi». Infine sull’edizione online di Palermo de la Repubblica di oggi è riferito [QUI]: «“Il vescovo non denunciò il prete pedofilo”: la Banda dei Carabinieri rinuncia alla festa religiosa a Pietraperzia nell’Ennese. Il prelato Rosario Gisana compare nelle intercettazioni dell’inchiesta sul sacerdote poi condannato Giuseppe Rugolo. La locandina dell’evento, patrocinato dal Comune, è stata diffusa su vari profili Facebook, compreso quello del parroco Osvaldo William Brugnone [nel frattempo rimosso] della chiesa madre di Pietraperzia, in provincia di Enna, ma all’improvviso tutto è stato rimandato a data da destinarsi, ufficialmente “per ragioni organizzative”.

Caso Rugolo – Indice [QUI]

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