21 novembre, Presentazione della Beata Vergine Maria e Maria, Madonna della salute

Presentazione di Maria nel Tempio
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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 21.11.2024 – Vik van Brantegem] – La Presentazione della Beata Vergine Maria, memoria liturgica della Chiesa Cattolica di origine devozionale ed è anche una delle dodici grandi feste della liturgia della Chiesa orientale, denominata Introduzione al Tempio della Santissima Theotokos (Madre di Dio). Ricorda il giorno in cui Maria fu presentata al Tempio di Gerusalemme dai suoi genitori, Gioacchino e Anna, che la consacrarono a Dio. Ciò che interessa alla Chiesa è il sottolineare non tanto l’evento storico in sé, di cui non c’è traccia nei Vangeli, quanto il dono totale di sé, che nell’ascolto – “Beati coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano” – preparò la giovane donna di Nazaret a diventare “tempio del Figlio”. La Presentazione della Beata Vergine Maria è un annuncio della prossima grande solennità, il Natale.

La descrizione di questo evento nell’infanzia della Theotokos è nota dal Protovangelo di Giacomo, un testo apocrifo risalente al II secolo: «Maria nel Tempio. Passarono i mesi per la fanciulla. Quando la bambina aveva due anni, Gioacchino disse: “La porteremo al tempio del Signore per adempiere la promessa che abbiamo fatto, affinché il Sovrano Signore non mandi [a noi un castigo] e il nostro sacrificio sia rifiutato”. E Anna disse: “Aspettiamo finché abbia tre anni, affinché non cerchi suo padre e sua madre”. E Gioacchino disse: “Aspettiamo”. La bambina aveva tre anni e Gioacchino disse: “Chiamiamo le figlie degli ebrei che sono senza difetto e prenda ciascuna una lampada; si accendano le lampade, affinché non torni indietro e il suo cuore non sia imprigionato lontano dal tempio del Signore”. E così fecero finché giunsero al tempio del Signore. E il sacerdote li accolse e la baciò, benedicendola e disse: “Il Signore Dio esalterà il tuo nome fra tutte le nazioni. Per mezzo tuo, negli ultimi giorni, il Signore mostrerà la salvezza ai figli d’Israele”. E la fece sedere sul terzo gradino dell’altare, e il Signore le mandò la grazia, ed ella si alzò in piedi, e tutta la casa di Israele l’amava. E i suoi genitori se ne andarono ammirando, lodando e lodando il Signore Dio onnipotente, perché lei non si era rivoltata contro di loro. E Maria era nel tempio del Signore, e viveva come una colomba, e veniva nutrita dall’angelo». Il Protovangelo di Giacomo nell’Oriente Cristiano contribuì alla creazione sia dell’iconografia che del culto mariano. La festa dell’Introduzione al Tempio della Santissima Theotokos fu istituita nei secoli IV-VIII e, secondo la tradizione, il primo tempio della Presentazione della Beata Vergine Maria fu ordinato dall’imperatrice Elena.

In questo stesso giorno, 21 novembre, si celebra anche la più conosciuta festa di Maria, Madonna della salute, istituita nella Repubblica Veneta nel 1630 ma poi diffusasi ovunque. Tale ricorrenza e tradizione trae origine dopo la peste che colpì tutto il Nord Italia tra il 1630 e 1631, di cui ne fa cenno anche Alessandro Manzoni ne I Promessi Sposi. Di fronte al diffondersi della malattia e non sapendo come porvi rimedio, il governo della Repubblica organizzò una processione di preghiera alla madonna a tal punto che il 22 ottobre 1630 il Doge fece voto di erigere un tempio a lei dedicato se la città fosse sopravvissuta. Poche settimane dopo, ci fu un brusco crollo dell’epidemia e nel novembre 1631 si dichiarò superata l’emergenza dovuta all’epidemia. Da allora fu stabilito di chiamare la Madonna con il titolo “della Salute”. Il Doge aveva fatto voto e, individuata l’area, venne eretta la basilica, inaugurata il 28 novembre 1687.

La Festa della Madonna della Salute è sicuramente tra le feste veneziane quella dall’impatto meno “turistico”, tradizione che evoca un sincero sentimento religioso popolare. A tutt’oggi, il 21 novembre, migliaia di persone percorrono il ponte votivo di barche eretto per l’occasione sul Canal Grande che unisce Santa Maria del Giglio alla punta della Dogana e vanno in pellegrinaggio alla chiesa della Salute a rendere omaggio alla Madonna e ad accendere un cero affinché interceda per la loro salute. Sfilando in migliaia davanti all’altare maggiore dell’imponente chiesa della Salute i Veneziani perpetuano il secolare vincolo di gratitudine che lega la Città alla Vergine Maria. Durante tutta la giornata, nella basilica, tenuta aperta senza interruzione, vengono celebrate in continuazione Messe e recitati Rosari, con un afflusso continuo di fedeli.

“Oggi viene condotta nel Tempio l’Immacolata Vergine per divenire la dimora del Dio dell’universo e nutrice di tutta la nostra vita. Oggi il purissimo santuario viene introdotto nel Santo dei Santi come una giovenca di tre anni. Gridiamole con l’angelo: Ave, o sola benedetta tra le donne” (Lodi alla Vergine di Leone Magistro, teologo bizantino del IX secolo, tratto dalla Minea, libro liturgico con letture composte secondo i mesi dell’anno liturgico).

“Ti onoro come agnella immacolata; ti annuncio come la piena di grazia, ti mostro come la Sposa di Dio scelta fra tutte le generazioni. Io esalto te, che tra poco accoglierai il Tempio del cielo, ti conduco nel Tempio del Signore come un purissimo tesoro; inneggio a te come la Nuova Alleanza nella quale Cristo, indicato come Messia” (San Tarasio, 784-806, Omelia sulla Presentazione di Maria al Tempio).

Preghiera alla Madonna della Salute: “Vergine Santissima, da noi venerata sotto il titolo di Madonna della Salute, ottienici da Dio la sanità dell’anima e del corpo, affinché, purificati da ogni colpa e rinvigoriti nelle membra, possiamo sempre meglio a Lui servire in tutti i giorni della nostra vita, così da meritare il premio eterno. Amen”.

Sempre il 21 novembre, la Chiesa – per volontà di Papa Pio XII, dal 1953 celebra anche la Giornata delle Claustrali.

Foto di copertina: frammento del mosaico del monastero di Dafni in Grecia, XI secolo.